VI capitolo
-Sei impazzita?!?-
-Così impari a fare tardi- merda se n'era accorta.
-Non per questo puoi spaccarmi la testa-
-Io può, tesoro comunque io e tuo padre usciamo-
-E dove andate?-
-Andiamo dalla nonna-
-E perché non posso venire anch'io?- non vedevo mai mia nonna e le volevo un bene immenso lei mi capiva e con lei potevo parlare di tutto anche di ragazzi era una donna molto forte si trovava in ospedale in questi giorni perché si è fatta male alla caviglia ma ora per fortuna sta bene.
-Perchè sei in punizione e devi lavare la casa-
-Cosa?-
-Mi hai sentito benissimo-
Sbuffai. Non avevo voglia di fare i lavori di casa. Che palle. Beh almeno ne è valsa la pena. Ripensando all' altra sera mi venne un sorriso da ebete e mia madre se ne accorse.
-Stai bene?-
-sisi-
-Il pranzo è pronto se hai fame-
-Ok-
Poi se ne andò. Sentì un ciao collettivo e la porta d'entrata chiudersi. Scesi le scale per andare a pranzare. Avevo una fame nera. Lavai i piatti, misi apposto il letto, passai l'aspirapolvere, ecc…
Erano le quattro e la casa era pulitissima allora decisi di portare un po' Nana a spasso. Presi una maglia e dei pantaloncini corti dall'armadio. Mi vestii, presi il guinzaglio, un po' di soldi ed uscì. Percorsi il mio giardinetto. Raggiunsi il marciapiede e m'incamminai verso il parco più vicino a casa mia. Nel parco c'erano bambini che si rincorrevano e questo scatenava Nana, che tirava come me quando trovo una tavoletta di cioccolato incustodita sul tavolo della cucina,perché lei adora i bambini e giocare con loro. Non riuscì a trattenerla e il guinzaglio mi scappò dalle mani.
-Nana- urlai mentre la rincorrevo per le stradine cercando di schivare i bambini rincorsi da Nana che ridevano come matti. Ad un tratto persi di vista la cagna distratta dai mocciosi, girai l'angolo e andai a schiantarmi contro un ragazzo.
-Scusa- non lo guardai subito in faccia ma quello che aveva tra le mani attirò la mia attenzione.
-Oh Nana- dissi mentre mi accucciavo per sgridarla, rispresi il guinzaglio dalle mani del ragazzo.
-Che ci fai qui?- sentì rimproverarmi dal ragazzo. Alzai lo sguardo per vedere chi era con terrore. Era Louis.
-É incredibile quante volte me lo dici- dissi ironica.
-Vai via-mi disse facendo segno con la mano
-Adesso non posso portare neanche il cane?-
Lui non rispose e tenne lo sguardo basso.
-Credevo avessimo fatto pace- gli dissi cercando il suo sguardo che cercava di evitarmi.
-Credevi male.Ora vattene prima che ti veda Jack.-
Che c'entra lui? Non riuscì a chiederglielo che lui se n'era già andato.
Tirai Nana e me ne andai. Quel ragazzo non lo riconosco più. Sapevo che era strano ma non credevo così tanto. Cambia umore e idea continuamente. Che palle che ho di lui.
*EHY BELLE*
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