Questa ff per me ha un significato molto particolare, mi è occorso molto
coraggio per scrivere quello che ho scritto.
E' dedicata ad un uomo speciale, che ha toccato il mio cuore con una semplice
frase, aprendomi un mondo di libertà e rispetto e amore, ricordandomi qualcosa
di veramente importante, come il suo cuore generoso che ha saputo parlare al
mio.
Dedicato ad A.
Ed ad una amica, cara, preziosa, che ha saputo leggere con il cuore e trovarvi
il mio …
L’ultima speranza
“Dillo ancora una volta. Fammi sentire la tua bella voce pronunciare ancora
quelle parole … non vuoi farmi piacere Severus?”
Gocce dense, rosse, scendono sfiorando l’angolo delle labbra, in bocca un sapore
di ferro e di freddo. Ansimante chiudo gli occhi per pronunciare la più dolorosa
verità della mia vita “Tu sei il mio Signore”.
La risata fredda e beffarda esplode sulla spiaggia. Gore rosso incendio
raggrumano la sabbia.
Torture, violenza, disumanità, questo sei tu. La tua forza è l’usurpazione nelle
vesti di un vigliacco, ti accanisci con i deboli … non ho mai sopportato la tua
potenza codarda.
“Direi che ora le cose sono sistemate Severus” dici soddisfatto “Spero che ti
sia servita la mia lezione. Peccato che non avrai modo di dimostrarmi la tua
fedeltà. Sono sicuro che non mi avresti deluso di nuovo” mi manca la forza per
alzarmi “Ma di certo tu capisci che non posso rischiare.”
Mi sorprendo a pensare come il tuo volto non ha mai mostrato un’emozione di
dolcezza, come sei stato solo capace di odio, rabbia e vendetta e piacere del
dolore altrui.
Il respiro inciampa, tossisco e mi si squassa il torace.
“Deve essere molto doloroso quello che stai vivendo Severus, la giusta
ricompensa per chi non rispetta gli ordini. Credevi di potermi ingannare con le
tue false indicazioni, ma io ora so con esattezza dove andare per cogliere
Potter di sorpresa e questa volta sarò io a vincere”
Bruciano come carboni ardenti le parole nella tua bocca serrata, per me sono
solo pace e gioia, qualcosa che tu non assaporerai mai.
Lucius ti è accanto, fedele scudiero pagato dal desiderio di potere, sorride
soddisfatto, deve farlo anche se forse non vuole. Nel nostro rapporto di alti e
bassi sento che una parte di lui mi è stata amica.
“Scusami Severus se non resto qui a guardarti morire, ma la vittoria mi attende”
Nemmeno davanti alla morte provi compassione, nemmeno per un istante l’umanità
vive nella tua anima di ghiaccio.
Sei gelo di assenza di vita.
Il tuo corpo esiste, ma la tua anima non l’ha mai abitato, inutile cercare del
buono in te, la speranza risiede lontano dai tuoi occhi e dal cuore che non hai.
“Addio Severus Snape” ridi ancora mentre scompari, seguito da Lucius.
Mi hai lasciato qui solo e sanguinante, incapace di difendermi e sofferente.
Riesco a scorgere il riflesso della luna fra le onde.
Tento di spostarmi di fianco per ammirare la meraviglia del mare che calmo segue
il suo flusso.
Sto per morire.
Nessuno verrà a salvarmi, nessuno mi troverà.
Il mio corpo è solo una pura espressione di dolore, i miei occhi a tratti mi
abbandonano.
Se faccio uno sforzo magari riesco a vedere quest’ultimo bagliore di luce, per
me che sono stato così a lungo oscurità.
Sono Severus Snape, l’uomo del mistero, l’uomo implacabile e crudele, l’uomo
giudicato e condannato, sono l’uomo che ho scelto di essere.
Ma qui in questi ultimi istanti posso essere me stesso, finalmente posso
abbandonarmi ai miei pensieri e sorridere e pensarti e ricordarmi del Severus
che ho lasciato alla spalle, il giovane pieno di sogni e di speranze.
La vita è così breve … vorrei poter rinascere ancora e ritrovarti, tornare da te
mia dolcissima, sorprenderti con una parola nuova, con un candido fiore,
cullarti la notte quando fa freddo, stringerti a me e dirti che niente potrà mai
separarci.
Tossisco ancora, la luce della luna sembra scomparire, fa freddo, tanto freddo.
“Severus amore mio, rientriamo fa freddo” sorridi radiosa mentre mi carezzi con
lo sguardo.
Slaccio il mantello e te lo metto sulle spalle stringendoti forte. “Così non
avrai freddo”
Ti accoccoli fra le mie braccia e sento forte il profumo dei tuoi capelli che mi
sfiorano il viso.
“Questo mantello profuma di te e delle tue erbe” dici sorridendo felice, è la
nostra magica vacanza, quella in cui ti ho confessato che sono un mago.
Alti, sopra le scogliere irlandesi, il vento che ci sospingeva verso terra,
l’oceano con il suo odore di profondità marine, di vita nascosta.
Ero felice … lo eri anche tu.
Ma un altro giorno nello stesso posto, il vento non parlava, l’oceano era
silenzioso, solo il suono della tua voce, tagliente e sofferta e le lacrime
inarrestabili.
La tua sofferenza mi sconvolgeva l’anima, mentre, fra le lacrime, ti accanivi
contro di me ed ogni parola era una lama infuocata nella mia pelle e nel tuo
cuore.
Straziavo del tuo dolore più che del mio, il tuo assoluto devastante dolore che
combatteva con il tuo infinito amore che fino al giorno prima mi aveva avvolto.
La verità doveva essere detta … la verità …
“Perché? Come hai potuto farlo Severus?” urlavi guardandomi in faccia, il viso
in fiamme.
“Come hai potuto uccidere e torturare? Come hai potuto fare quelle cose
orribili? Non hai mai pensato a quelle persone, al dolore che infliggevi?
Nessuno ha il diritto di uccidere … non c’è nessuna ragione, nessuna che
giustifichi alcun tipo di tortura, NESSUNA”
Mi stai urlando contro con tutta la violenza della tua rabbia, è l’amore che
provavi per me che ti fa urlare, che si ribella, che mi urla perché l’ho
tradito.
“Io ti amo Severus, sei l’unico uomo che io abbia mai amato. Maledizione … io
non riuscirò ad amare nessuno come amo te, perché mi hai fatto questo? Perché?”
Ora piangi inconsolabile inginocchiata a terra, non posso avvicinarmi, non posso
più toccarti. Ormai sei lontana anche se mi basterebbe allungare una mano per
sfiorarti.
“Perché Severus? Perché? Io non posso accettare questo … no… non posso … non
posso. Ti amo così tanto … ma come faccio a perdonarti … e se fossi stata io una
di quelle persone? Se fossi capitata io in una delle vostre mattanze? Seguire un
essere così abietto, spregevole, che aborrisce la vita in un modo così feroce.
Dov’è l’uomo che amo? Dov’è?”
“Sono qui, sono io, lo stesso uomo che ha seguito Voldemort … credimi, ti
scongiuro credimi. Non c’è giorno che non pensi a quello che ho commesso, non
c’è notte senza che i fantasmi non tornino ad ossessionarmi. Ero come drogato,
ero in suo potere. Appena ho potuto, appena sono riuscito, me ne sono andato.
Darei qualunque cosa per cancellare quegli incubi che mi ossessionano … vorrei
poterti dire che sono sempre stato l’uomo di cui ti sei innamorata … ma non ho
voluto nasconderti nulla, perché ti amo più della mia vita e sono pronto a
qualunque cosa per te, perché tu non soffra a causa mia …. Ti scongiuro credimi
… non ti chiedo di perdonarmi … la mia vita è nelle tue mani, farò tutto quello
che tu vorrai, tutto pur di renderti libera dal dolore che ti ho inflitto”
Vorrei solo stringerti a me, vorrei tu potessi capire, come il vortice oscuro di
Voldemort mi ha avvolto nascondendo a me stesso la mia coscienza e la mia
volontà, vorrei raccontarti di un uomo antico che mi ha parlato con il cuore, e
mi ha risvegliato da quell’incubo, vorrei poterti dire come l’uomo che ami è
vivo e libero e farebbe tutto per te, solo per te … perché sei l’amore che non
speravo di trovare, sei la felicità che avevo dimenticato esistere.
I tuoi occhi muti mi osservano, le lacrime sono finite.
Ora dirai la tua sentenza e io la accetterò qualunque sia, condanna o salvezza.
Ho messo la mia vita nelle tue mani, perché è vero, io non merito perdono per il
male che ti sto facendo.
Avrei dovuto fuggire dai tuoi sorrisi, invece che ricambiarli, avrei dovuto
allontanarmi invece che sfiorare la tua mano e quando il cuore m’implorava di
cercarti, sarei dovuto scomparire dal tuo orizzonte.
La colpa è mia, ho condotto l’inferno della mai vita con Voldemort fino a te e
non potrà esserci peggiore condanna che vedere il mostro che sono stato,
attraverso i tuoi occhi sofferenti, la tuo voce straziata e il tuo cuore che mi
chiama mentre si allontana da me.
“Severus” dici piano respirando a fatica ancora inginocchiata a terra “Potrei
anche accettare di restare con te, perché ti amo … ti amo con tutto di me”
Stringi di nuovo gli occhi come per scovare un coraggio inesistente. Ogni parola
è sofferenza che si materializza nei tuoi tratti.
“C’è una cosa che devo dirti”
Mi guardi di nuovo e io già tremo al pensiero di perderti, anche se so di
meritarlo.
“Io aspetto un bambino, un figlio tuo. L’ho saputo due giorni fa ed ero così
felice”
Scuoti la testa mentre io mi sento volare a quella notizia … avrò un figlio,
sarò padre …
“E’ per mio figlio che ora ti dico queste parole, e ti prego di non rispondere.
Se dirai una sola parola non avrò la forza di lasciarti. Invece devo farlo
proprio per il mio bambino. Non voglio che cresca subendo la colpa di suo padre
… non voglio che si debba vergognare delle azioni dell’uomo che lo ha generato.
Io devo proteggerlo da te e da Voldemort … e nessuno saprà mai quanto mi costa
questo… Mi hai donato l’amore che non speravo di vivere … e mi hai tolto l’anima
.. ora posso solo andare avanti per mio figlio. Addio. Se è vero che mi ami non
cercami mai più”
Sei andata via senza voltarti.
Sei andata via per sempre.
E io ho finito di esistere in quel preciso istante…
Adesso però su questa spiaggia rivivo, Voldemort ha creduto al mio inganno e non
sa che si sta dirigendo verso la trappola che lo distruggerà per sempre.
Forse ora saresti fiera di me amore mio.
E’ stato solo per questo che non mi sono gettato dalla scogliera quel giorno.
Dopo essermi visto attraverso l’orrore dei tuoi occhi, dopo averti sentita
morire dentro nel dolore della mia verità e aver dovuto rinunciare a mio figlio
per sempre, volevo solo smettere di esistere.
Ma ho resistito, l’ho fatto per te, volevo donarti un ultimo fiore, di quelli
che tu ami tanto, un fiore di campo gentile e semplice, fresco come la brezza
del mare e candido come l’anima del nostro bambino, che non saprà mai degli
orrori commessi da suo padre.
Gli ultimi brandelli della mia vita sono il mio fiore per te, l’ultima assurda
speranza che tu possa perdonarmi, che in un angolo del tuo cuore l’amore
infinito che mi hai donato sia ancora rimasto.
Solo per poter pensare in questo istante, in cui tutto si fa oscuro e i sensi mi
abbandonano che tu possa avermi perdonato e che possa aver smesso di soffrire a
causa mia.
Nessuno verrà a dirti della mia morte e non saprai mai del mio dono. Ed è giusto
così, non merito nemmeno questa ultima speranza.
Il paesaggio intorno scompare, il gelo sale, la mente si vuota.
Amore mio … amore mio … perdonami.
“Mamma, mamma guarda” il piccolo correva felice sulla scogliera.
“Attento, vai piano”
“Guarda mamma il fiore che tu ami tanto è sbocciato. Com’è bianco”
La donna si accucciò a terra per sfiorarne i petali, mentre il bimbo correva
dietro al vento ridendo.
Non posso raccoglierlo, non si uccide la speranza … pensò mentre si alzava.
“Mamma, mi racconti ancora del mio papà?”
La donna sorrise triste “Il tuo papà amore mio, era un uomo coraggioso e buono,
un uomo speciale … “
“Tu lo amavi, vero, mamma?” il visino rivolto verso la donna, i capelli neri
ribelli ondeggianti alla brezza, e gli occhi profondi e scuri.
“Lo amerò per sempre tesoro mio”