Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: _Atlas    09/09/2013    1 recensioni
[titan!Marco x Jean]
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Comunque il soldato non si arrese e fece cenno al titano di avvicinare il viso a lui, per fare in modo che vedesse meglio, quindi serrò le dita della mano destra e si portò il pollice alle labbra, mimando la R dell'alfabeto dei segni.
"E' così che si fa." Sbuffò, socchiudendo gli occhi. "Forza, ricominciamo. Facciamo una lettera alla volta, prima io e poi tu."

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Zazzy diventa il nuovo Usain Bolt della scrittura -finisce con lo scrivere robe sempre più brevi XD - e ringrazia immensamente unicorn_inthemind per l'idea che spera di non aver rovinato troppo ^^ *abbraccia*
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jean Kirshtein, Marco Bodt
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Gentle Titan'
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Someone do Something

 

 

"No, no, no. Quella è la P, io ti ho chiesto la R!" Sbraitò Jean per l'ennesima volta, mentre Marco puntava il dito medio verso il basso, mimando la lettera sbagliata.

O forse lo stava semplicemente mandando a quel paese.

Comunque il soldato non si arrese e fece cenno al titano di avvicinare il viso a lui, per fare in modo che vedesse meglio, quindi serrò le dita della mano destra e si portò il pollice alle labbra, mimando la R dell'alfabeto dei segni.

"E' così che si fa." Sbuffò, socchiudendo gli occhi. "Forza, ricominciamo. Facciamo una lettera alla volta, prima io e poi tu."

E ripeterono per la quinta volta in quella mattina l'esercizio di memorizzazione.

Era stato deciso che Jean insegnasse al gigante l'alfabeto muto, principalmente in seguito a degli episodi spiacevoli capitati poco tempo prima con gli altri soldati. Problemi che erano sorti unicamente per difficoltà di comunicazione.

Infatti, mentre parte dello squadrone di Ricognizione stava compiendo il rientro da una delle numerosi missioni esplorative che erano state compiute per testare l'utilità di Marco, quest'ultimo -dopo essere stato perso di vista per qualche minuto- era rispuntato da un boschetto, correndo trafelato verso i compagni e sbracciandosi come un ossesso. I soldati, con i nervi già scossi per la giornata appena trascorsa, avevano pensato bene di provare ad accopparlo.

Così Jean si era trovato costretto a fare i salti mortali per frapporsi tra l'amico e gli altri, cercando di calmare gli animi. Ad un certo punto era anche stato costretto a sparare un razzo di segnalazione per intimare la calma generale.

Non avendo particolarmente a cuore il rischiare di ripetere l'esperienza, aveva accettato di buon grado il ruolo di "insegnante" affidatogli dai superiori. Purtroppo però, non si era rivelato semplice come aveva creduto.

In primo luogo, Marco non conosceva nemmeno lontanamente il linguaggio dei segni, mentre il soldato l'aveva imparato -ricordava ancora- da bambino, per scambiarsi messaggi di dubbia segretezza con gli amichetti del quartiere.

Inoltre il titano aveva una memoria terribile (quello però era tipico del suo amico già nella sua forma umana. Non era mai stato bravo a memorizzare concetti che non lo appassionavano), e questo complicava molto le cose.

Infatti, quando Jean gli intimò di ripetere l'alfabeto da solo, il gigante fece una gran confusione e scambiò la più parte dei segni. Però bisognava riconoscergli una grande immaginazione, visto che ne aveva inventati di nuovi ed elencato più lettere di quante ce n'erano.

Il ragazzo si piantò il palmo della mano sulla faccia.

"Ok, per oggi basta così, altrimenti rischiamo di farti confondere ancora di più." Sbuffò indispettito.

Marco, deluso, abbassò lo sguardo a terra, carico di sensi di colpa.

Jean gli si avvicino e, come d'abitudine, il titano lo sollevò all'altezza del volto, in modo che il soldato potesse appoggiargli una mano sullo zigomo.

"Va bene così, sei stato bravo. Ma da domani cambiamo metodo: impareremo solo parte delle lettere, piano piano. Vedrai che andrai benissimo." Sorrise, mentre accarezzava la guancia tiepida dell'amico e questi prendeva a fare le fusa, contento.

Già, ci sarebbe stato parecchio lavoro da fare, ma alla fine quelli erano i momenti migliori della giornata. Gli bastava stare con Marco, non importavano il come o il perché.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'Angolo di Zazzy

 

Ne, mi sto trasformando in Speedy Gonzales XD (si scrive così, vero..?) Ogni shot è sempre più breve…. *COFFCOFF*

Btw, un GRAZIE speciale pieno di cuoricini e gattini che fanno le fusa come Marco alla splendida unicorn_inthemind, che mi supporta in questi deliri ^^ scusa se ti ho storpiato l'idea XD

 

Marco riuscirà mai ad imparare il linguaggio dei segni? Sinceramente non ne ho idea. Vi giuro, io ho sempre cercato di farcela, e prontamente ho sempre fallito. SEMPRE.

Mi sento incapace :'3

 

Alla prossima! E mi raccomando, se avete idee da darmi… buttatele lì, che magari ci elaboro qualcosina come stavolta ^^ A me fa sempre piacere :)

(Soprattutto perché, come dicevo a unicorn_inthemind, l'ispirazione è inversamente proporzionale alla voglia di scrivere. E visto che in questo periodo ho una passione per la stesura, non ho idee LOL)

Conto su di voiH!

 

Bacioni <3 Zazzy

 

 

 

   
 
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