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Autore: LittleFrost    10/09/2013    2 recensioni
I Lemonade Mouth. Cinque ragazzi. Tanti problemi. Non solo amici...una famiglia. Nel bene e nel male, cosa ha significato la nascita della band per Stella, Charlie, Mo, Wen ed Olivia?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Always more than a band...forever!
Everything changes but one thing is true 
Understand, 
We'll always be more than, a band
Per Stella era arrivato il momento che aspettava da sempre...il momento di brillare. Dopotutto se i suoi genitori l'avevano chiamata così un motivo ci doveva essere, no? Farsi notare era nel suo destino. Essere unica, eccezzionale...non era questo che voleva. Lei voleva solamente essere "qualcuno" per i suoi genitori. Genitori che l'avevano sempre ignorata perchè lei non era un "genio" come i suoi fratelli e non avrebbe mai inventato niente di eccezzionale, come il padre. Però lei era determinata, e quando voleva una cosa, ci arrivava, costi quel che costi. E alla fine anche sua madre se ne era accorta, aveva aperto gli occhi: per merito di chi? Della band. Dei Lemonade Mouth, che le hanno permesso di far vedere a tutti di che pasta fosse fatta Stella Yamada. L'unica, irripetibile, insostituibile batterista dei Lemonade Mouth. Lei aveva creato la rivoluzione. E ora tutti stavano seguendo il suo esempio. Tutto stava cambiando...una sola cosa sarebbe rimasta sempre uguale...loro non sarebbero mai stati solo una band...loro sarebbero sempre stati molto di più....
Be who you wanna be
Always stand tall
Not gonna let you fall

Charlie era sempre stato soffocato dalla presenza di Tommy. Quando viveva a casa le attenzioni dei suoi genitori erano sempre per lui: "ma quanto è bravo Tommy? Che bella partita Tommy! Ottima pagella Tommy!" Queste erano le solite frasi che si sentivano in casa sua. Una nenia interminabile di cui nemmeno suo fratello sembrava troppo contento. Quelle rare volte che i suoi genitori si rivolgevano a lui, quello che dicevano invece era: "Charlie, perchè non giochi a calcio come Tommy? Perchè non alzi i tuoi voti? Guarda Tommy che bravo! Diamine Charlie, sii più simile a Tommy!" La sua vita, prima che Tommy andasse al College, era un inferno. E quando Tommy andò al College? Idem. Non cambiò praticamente niente. A casa sua vigeva ancora il culto della perfezione del fratello. Solo che ora, non essendoci più Tommy, le attenzioni dei suoi genitori erano tutte votate al far assomigliare Charlie al fratello. E lui non ce la faceva più. Non ce la faceva più a fingere di giocare a calcio, a fingere di studiare...quando tutto quel che voleva era solo suonare la sua batteria. Stava per scoppiare. Sarebbe imploso, distruggendo tutte le cose belle che aveva dentro di sè. Poi sono arrivati loro. Ed è entrato a far parte di qualcosa che lo rendeva davvero felice. Un qualcosa che lo rendeva capace di essere ciò che volesse, dove tutta la sua passione per la musica poteva essere sfogata. Una famiglia che lo accettava per quel che era. I Lemonade erano e sarebbero sempre stati la sua famiglia. Una famiglia che ci sarebbe sempre stata per lui e che, qualsiasi cosa avesse voluto fare, lo avrebbe appoggiato, sostenebdolo. Non lo avrebbero mai lasciato cadere.
But know that I'm here
Know that I'm real

A volte Mo credeva che tutta la sua vita fosse una finzione: con il padre fingeva di essere la perfetta figlia indiana, che rispetta tutte le regole e fa solo quello che le dice la famiglia, senza prendere iniziative; con Scott fingeva di essere la tipica ragazza americana, a cui piace andare ai concerti rock ed essere la ragazza di qualcuno; con il corpo docenti fingeva di essere la studente modello, che fa sempre i compiti a casa e che ha ottimi voti. Ma tutta questa finzione la stava soffocando, facendo in modo che il suo vero "Io" non uscisse mai fuori. Ma chi era davvero Mo Benjaree? Non lo sapeva nessuno, e neanche lei stessa era davvero certa di saperlo. Stava lentamente cadendo nel buio, e, cosa ancor peggiore, stava diventando "qualcun altro"....la Mohini che tutti volevano, ma che lei non era sicura di apprezzare. Poi sono arrivati loro...i suoi nuovi amici, la sua band. Qualcosa che le aveva fatto capire chi era la vera Mo, quella che per anni aveva lottato per uscire, ma che lei aveva tenuta nascosta in un armadio, per paura del giudizio altrui. Quei quattro l'avevano trasformata, fatta sentire viva,come non era mai stata. Le avevano dato qualcosa per cui combattere: la libertà. Libertà di essere chi voleva,quando voleva, con chi voleva! Ed ora lei era libera di brillare, come era sempre stato suo destino.
Reach for my hand cuz' it's held out for you
My shoulders are strong but you can cry on them too

Wen non aveva mai avuto una vera famiglia. Sua madre se n'era andata troppo presto, e suo padre non era mai stato abbastanza. Non abbastanza per compensarla. Non se la cavava male, era un bravo padre, ma da quando aveva iniziato ad uscire con Sidney aveva rovinato tutto. Aveva rotto il già fragile equilibrio della sua famiglia. E lui si sentiva terribilmente solo, come dopo la morte della madre. Solo che in quel frangente era potuto correre tra le braccia del padre, invece in quel momento non aveva davvero nessuno. E non era triste, era arrabbiato: come aveva potuto suo padre sostituire sua madre? E poi con una...ragazzina, poco più grande di lui! Non era giusto, per niente. Giorgi si era già abituata al cambiamento, ma lui no. Lui non avrebbe mai accettato. Poi però tutto era cambiato. Si, sarebbe bello poter dire che era stata tutta la band a farlo crescere, ma, in verità, il merito di tutto era di una sola persona. La persona più...più meravigliosa, più luminosa, più bella che lui avesse mai conosciuto: Olivia. Ragazza di cui era stato per troppo tempo segretamente innamorato, e che ora finalmente aveva trovato il coraggio di corteggiare. E aveva scoperto che anche lei, dopo l'iniziale diffidenza, ricambiava. Lei gli aveva insegnato cosa volesse dire perdere la propria famiglia, e quanto lui fosse fortunato ad averne una. Lei gli aveva aperto gli occhi, come solo sua madre sapeva fare. Lei l'aveva veramente amato, e gli aveva mostrato come anche suo padre e Sidney lo amassero. L'aveva accettato, con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti, e l'aveva incoraggiato a compiere quel viaggio così difficile che era stato la nascita della band. Lei che ormai era il suo tutto, il suo mondo, la sua vera famiglia. Lei che aveva riportato l'equilibrio in quel caos che era la sua vita. E lui la amava per tutto questo...perchè era Olivia. La sua Olivia.
I never knew you could take me so far
I've always wanted the hope that you are the ones I need

Olivia non era mai riuscita a parlare del padre. La vergogna che provava verso di lui era tantissima. Aveva fatto quello che aveva fatto, e si era meritato la prigione. Lei gli voleva ancora bene: allora perchè non riusciva a rispondere alle sue lettere? Perchè lui ormai era un estraneo, non era più suo papà. Lei non aveva un padre. Lei non aveva una madre. Lei aveva solo sua nonna, e la gatta Nancy, ma quella si poteva chiamare davvero famiglia? No, non proprio... Famiglia per Olivia è sempre stato qualcosa di irragiungibile...praticamente lo scopo della sua vita. Costruirsi una famiglia, per darla ai suoi figli, perchè non vivessero l'infanzia che aveva vissuto lei. Famiglia non è una grande casa in campagna , come quelle che si vedono in tv, ma un luogo dove si è accettati per quello che si è, sempre. E Olivia non era certa che la sua casa fosse esattamente questo. La sua vita era monotona ed a volte si era chiesta se fosse davvero questa l'Olivia che voleva essere. Poi sono arrivato quei quattro: estranei, all'inizio, e forse anche un po' pazzi...ma da quel momento erano diventati tutti sempre più importanti per lei. Aveva imparato ad amarli tutti: Stella, con le sue rivolte, Mo, con i trucchi nascosti, Charlie, con tutte le sue paure...e Wendell. Il suo Wendell. Prima il suo migliore amico, ed ora suo ragazzo. Il primo che l'abbia mai fatta sentire amata in quel modo. In un modo tutto speciale, che solo loro due capivano. Tutti e cinque erano diventati molto più di una band...più di semplici amici...loro erano una famiglia. La famiglia migliore che Olivia avesse mai sognato.
We'll always be more than a band
 
Hey 
Eccoci arrivati alla fine di questo che è il mio primo esperimento in questo fandom! spero davvero che vi sia piaciuta! :D l'ho scritta con un pensiero in testa: "Everything changes". perchè è  vero, tutto cambia, e in modi che non ci aspettiamo. nel bene e nel male. a volte perdiamo cose importanti per noi, o persone, e a volte ne troviamo altre. così va la vita! u.u dopo questa lezioooneee moooolto filosofica, le solite dediche:
-ad una persona che per me è sempre più importante, che c'è nel momento del bisogno, per me! Grazie Giulia.
- ad una persona speciale, che, anche se non scriverò il suo nome, saprà di essere lei. 

Alla prossima, love, Mattyfm 

 
  
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