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Autore: Dragonheart 95    10/09/2013    2 recensioni
Jimmy si è sempre chiesto dove andava una persona quando moriva. Aveva iniziato a domandarselo dopo che il suo amato nonno spirò quando lui aveva 8 anni. Pochi giorni dopo la morte dell’anziano il bambino iniziò a fare delle domande alla madre.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jimmy si è sempre chiesto dove andava una persona quando moriva. Aveva iniziato a domandarselo dopo che il suo amato nonno spirò quando lui aveva 8 anni. Pochi giorni dopo la morte dell’anziano il bambino iniziò a fare delle domande alla madre:
(Flashback)
J: Mamma dove è andato il nonno?
M: Il nonno è andato in un posto bellissimo tesoro.
J: Davvero e che posto?
M: Un posto tranquillo dove ognuno può rilassarsi.
J: Che bello, è un posto dove vanno tutti?
M: Solo chi ha fatto il bravo può andarci.
J: E io sto facendo il bravo?
M: Sei bravissimo tu tesoro.
Gli accarezzò i capelli e poi gli diede un bacio sulla fronte.
J: Che bello potrò andare dal nonno.
M: Un giorno piccolo, un giorno andremo tutti.
J: Ma io voglio andare adesso.
Mise il broncio e poi fissò sua madre con le braccia conserte. Lei fece una risatina, aveva a che fare con un bambino era normale che volesse visitare un posto nuovo che non conosceva.
M: non è possibile adesso tesoro, ci andrai solo quando sarà il momento. Devi crescere almeno quanto il nonno per poter andare dall’altra parte.
J: Uffa ma io ci voglio andare adesso.
La madre rabbrividì, ok era un bambino ma che volesse ingenuamente morire la spaventava. Doveva farlo desistere dal suo proposito.
M: Ma no Jimmy non si può, ci andrai solo quando il Signore ti chiamerà a sé, come ha fatto con il nonno.
J: E quando mi chiamerà?
M: Quando sarà il momento. Adesso non lo è, sei troppo piccolo per essere chiamato.
J: Uffa.
Disse sconsolato il bimbo.
La mamma lo abbracciò e lo baciò, intimandogli poi di andare a giocare.
(Fine Flashback)
Da quel giorno della conversazione erano passati 2 anni, Jimmy ora ne aveva 10. Molte volte si era sempre domandato come fosse il posto in cui il nonno attualmente viveva e la curiosità di conoscere il luogo e di visitarlo era tanta. Spesso accadeva che per 3 volte al giorno Jimmy domandava al padre e alla madre se era giunto il momento in cui lui potesse andare nel luogo dove viveva il nonno e la risposta era la medesima ogni volta:
“ Jimmy sei troppo piccolo, quando il Signore ti chiamerà ci andrai. Ma deve passare tanto tempo.”
Il bambino si era stufato di aspettare, lui voleva vedere dove era andato il nonno e tutte le altre persone che muoiono.
 
Quel giorno i suoi genitori erano a fare compere e lui sarebbe rimasto a casa da solo tutto il giorno. Allora il bambino pensò che era arrivato il momento che lui dovesse visitare il luogo dove c’era suo nonno.
Andò nella sua cameretta e prese il suo zainetto giallo dei Gormiti, ci mise dentro due magliettine, due paia di pantaloncini e qualche cambio di biancheria, poi scese in cucina dove prese un paio di biscotti fatti dalla mamma la mattina presto e li infilò nello zaino. Contento e soddisfatto del suo bagaglio se lo mise in spalla dirigendosi con passo deciso verso la porta, pronto per visitare il luogo che sua madre aveva chiamato “l’altra parte”.
Arrivato alla porta appoggiò la mano sul pomello e cercò di girarlo per poter uscire di casa, ma la sua azione non andò a buon fine, la porta era chiusa a chiave!
Sicuramente i suoi genitori temevano che potesse uscire da solo di casa lo avevano chiuso dentro per proteggerlo, ma così ostacolavano il bambino. Jimmy però non si arrese e si guardò attorno per cercare una via d’uscita, magari qualche finestra aperta, ma non ve ne erano. Stava per rinunciare ai suoi propositi ma improvvisamente un illuminazione lo colse: la finestra della sua cameretta era aperta, l’aveva vista quando era andato a prendere il suo zaino. Così tutto contento il bambino tornò nella sua cameretta e con somma gioia vide che la finestra era davvero aperta, così Jimmy salì grazie all’ausilio di una sedia sul cornicione della finestra e felice si apprestò ad uscire. Non aveva fatto i conti però con una cosa banale: l’altezza.
La sua camera era al secondo piano della casa e quindi abbastanza alta per il povero bambino che appena mosse un passo in avanti esso calpestò il vuoto sbilanciandolo e facendolo cadere di sotto.
 
Jimmy si risvegliò in un luogo buio dopo la caduta, era tutto nero e regnava un silenzio inquietante. Tutto ciò mise paura al piccolo che si sedette a terra con le lacrime agli occhi. Fece per sfilarsi lo zaino, ma si accorse di non averlo più!!
J: Ehi dove è finito il mio zainetto? L’ho perso!
Jimmy si alzò e iniziò a cercarlo, ma no lo trovò. Intorno a lui c’era solo nero.
J: Che brutto posto!
Iniziò a piangere e a singhiozzare.
J: Voglio tornare a casa, voglio la mia mamma!!! Buaaaaaa!!!
Il suo divenne un pianto a dirotto.
 
Il giorno dopo sui giornali comparì una scritta in prima pagina:
Bambino di 10 anni morto suicida: I testimoni in strada lo hanno visto buttarsi dalla finestra. Aveva con se uno zainetto giallo. Il piccolo si chiamava Jimmy Dustdone.”
 
Jimmy non sarebbe più tornato a casa, non sarebbe più tornato dalla sua mamma. Perché lui adesso era “dall’altra parte”.
 
 
  
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