Piccolo yandere

Era una mattina come le altre all’istituto Raimon; ormai si era arrivati a maggio ed erano rimasti solo gli ultimi giorni di scuola.

Ma con tutto quel caldo nessuno riusciva a concentrarsi seriamente. Persino il professore spesso spiegava lezioni a vanvera, dopo un faticoso anno scolastico.

Gouenji era seduto nel suo banchetto vicino alla finestra, con la sua solita espressione seria, intento a cercare un po’ di fresco.

Lui amava il calore, ma quello era troppo anche per lui!

Si guardò per un attimo intorno, nella classe. Da quanto si poteva capire nessuno dei suoi compagni ascoltava l’insegnante, così si concentrò su quello che doveva scrivere sul proprio banco con una penna rossa.

Dopo qualche minuto il ragazzo sentì una leggera gomitata proveniente dalla sua destra, dove era seduto Fudou Akio.

Non appena Shuuya si voltò nella sua direzione notò lo sguardo beffardo stampato sulle labbra, di cui non ci si poteva mai fidare.

“Cosa vuoi?”-chiese con tono atono, come sempre.

“Neh, Gouenji, che cosa hai scritto lì sul banco?”

Shuuya d’istinto spostò lo sguardo dal ragazzo a poco sotto di lui, quasi si fosse già dimenticato di quella scritta.

Non appena vi posò gli occhi sopra arrossì violentemente. Perché quello stupido di Akio non perdeva mai l’occasione di prendere in giro i suoi amici?

Finalmente le lezioni erano terminate!

Non ne poteva più di quel caldo in classe, persino Gouenji sembrava soffrirne, e non era una cosa da tutti i giorni.

Ma ovviamente l’energico capitano Mamoru non voleva rinunciare ai suoi amati allenamenti per “un po’ di calore”, con grande disapprovazione da parte di tutti i compagni.

Così ora Fubuki si trovava a camminare accanto a Kazemaru verso il campetto, sotto il sole cocente.

A quanto pare non poteva andare peggio…

E invece si sbagliava. Vide con la coda dell’occhio Toramaru avvicinarsi al suo Shuuya. Strinse i pugni e aggrottò la fronte. Era molto geloso nei suoi confronti, non voleva di certo farselo portare via.

Lui l’aveva aiutato a superare il suo problema, qualche tempo prima. Senza contare che era l’unica persona che gli rimaneva, dopo la scomparsa della sua famiglia.

“Shirou.”

Gouenji si diresse verso il suo ragazzo, stampandogli un leggero bacio sulla guancia.

“Che ti è preso prima?”

Fubuki arrossì leggermente nel sentire quelle parole. Non avrebbe mai immaginato di essere capace di arrabbiarsi in quel modo, così stette in silenzio non sapendo che dire.

”…sei geloso per caso?”

Shirou si risvegliò all’improvviso, neanche lui sapeva bene la risposta.

“È solo che mi da fastidio il fatto che ti stia sempre attorno. Mi devi un favore per avertelo tolto di mezzo.”

Il biondo alzò gli occhi al cielo.

“Sei decisamente uno yandere.”-disse Shuuya con un sorriso.

Dopo qualche attimo anche Fubuki iniziò a sorridere.

“E va bene, io sarò anche uno yandere, ma tu sei uno tsundere.”

Allo sguardo interrogativo del suo fidanzato Shirou cominciò a ridere.

“Akio mi ha detto quello che hai scritto sul banco, tsundere. Chi se lo sarebbe mai immaginato da un impassibile come te?”

Gouenji  avvampò, sperando che Fudou non avesse spifferato tutto a tutti, aggiungendo poi:

“Beh… è sempre la solita storia noiosa, gli opposti si attraggono, come tsundere e yandere. Ora se permetti ti restituisco il favore.” –e lo attirò in un lungo e appassionato bacio, che finì solo quando mancava il respiro a tutti e due.

“Shuuya… mi restituisci un altro favore?”

Ora Gouenji Shuuya era felice di aver scritto quella stupida cosa adolescenziale e smielata a scuola, ancora presente sul suo banco.

“Shuuya + Shirou = Amore x sempre”

Angolo Autrice Esaltata~

Hola MInna ^^

Buon GouFubu Day a tutti!

Si, Noema, questa è per te, per il tuo compleanno passato =D

Spero ti sia piaciuta, cara♥

Ti conosco da pochissimo (neanche personalmente) ma già mi sei simpatica e ti vojo bene **

Beh, ora vi saluto. Spero di aver fatto un buon lavoro *spera*

Un bacio a tutti e ricordate, GouFubu is in the air♥

Tety ;D