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Autore: michiyo1age    10/09/2013    4 recensioni
Due brevi prospettive in prima persona di Temari e Shikamaru che lottano con i propri sentimenti l'uno verso l'altro, uscendo sconfitti, disarmati appunto da entrambi i confronti.
* La lotta di lei:Lo odio.
Tutta questa emozione per cancellare il pensiero contrario. Ho l'insana convinzione che se lo ripeto al mattino appena alzata e al pomeriggio dopo pranzo e alla sera, prima di andare a letto, questa frase si avvererà.
Vana speranza di una persona resa folle dal proprio animo.
*La lotta di lui:Ah?
No, assolutamente no. Questo non può essere amore. Prima di tutto perché l’amore non esiste: è solo un’invenzione di scrittori visionari che volevano far vendere di più i loro libri. Che questa loro insana supposizione sia poi andata a sfociare in una psicosi di massa, non è colpa mia. [Partecipante all'iniziativa: "Te l'avevo detto!" indetta da The Black Parade]
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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lei Lo odio.
Lo odio.
Lo odio.
Tutta questa emozione per cancellare il pensiero contrario. Ho l'insana convinzione che se lo ripeto al mattino appena alzata e al pomeriggio dopo pranzo e alla sera, prima di andare a letto, questa frase si avvererà.
Vana speranza di una persona resa folle dal proprio animo.
Traditore.
Maledetto.
E voltagabbana.
Se si era deciso che non ci si sarebbe mai innamorati di una persona, si fa come si era stabilito.
Non si decide che quel ragazzo incontrato per caso un giorno in mezzo a tante persone diventi il fulcro di una serie di innumerevoli fantasie che prima prendono il cuore, ma poi ti catturano tutta e ti portano via.
Insomma non è mica valido.
Se  si stabilisce qualcosa, tale deve restare.
Che poi, anche il caso ci si è messo proprio di impegno per farci incontrare più e più volte.
Tu dici di no, ma la sadica dea bendata continua imperterrita a farci proseguire fianco a fianco nella via della vita.
Alla fine, quando ti rassegni, quando ti inginocchi sconfitta davanti a te stessa e ammetti che non riusciresti più ad essere completamente in pace con il mondo se non potessi vedere quel codino alto e quegli occhi profondi, accade  il disastro.
L'apocalisse.
Proprio quando la contemplazione puramente platonica ti lascia insoddisfatta, quando ti ritrovi a spenderci più pensieri di quelli leciti che la semplice contemplazione del bello, c'è la rovina.
Perchè?
Perchè se vuoi che si vada oltre alla pura occhiata di sfuggita, alla pura alzata di sopracciglia di approvazione per una tal parte del corpo, dovrai muoverti. Si muoverti, darti una mossa, mostrare le tue carte.
Insomma dovrai trovare un modo per approcciarlo.
Sono stata piuttosto fortunata, il caso mi aveva portato a lui. Però se si vuole trasformare la conoscenza in amicizia bisogna essere piacevoli.
Io non sono, di solito, una persona particolarmente piacevole con quel tipo di individuo.
Ovvero ragazzo, marmocchio, distaccato dal mondo e dalla gente.
Proprio non il tipo che mi serve.
Donna (hey sono più grande di lui), socievole, ma altera.
Ma io ci ho provato!
Giuro, ho provato ad essere sorridente, accondiscendente, servile anche, ma...ma...non ce la faccio!
Non è nella mia natura, per me è un prendere o lasciare.
E mi aspetto anche che, chiunque mi stia davanti, faccia lo stesso.
Non è pretendere troppo no?
Essere accettati per come siamo e non per come gli altri vogliono che appariamo, non è il male più grande della società?!
Ci sono gli usurai, i corruttori, ci sono le guerre e le carestie; che vuoi che importi al mondo se io non mi voglio abbassare?
Io mi sono fatta la domanda e io mi do la risposta (così si evitano i conflitti): nulla!
Appunto...
Che stavo dicendo?
Ah si, eravamo fermi al punto in cui cerco di parlare con lui.
E cosa scopro?
Che non lo sopporto.
Proprio no.
Non lo sopporto.
Ma nessuno ci vuole credere.
Ovvero non lo vuole credere la mia metà idiota. Quella cretina che si è andata ad infilare in un postaccio del genere e adesso vuole che IO  la tiri fuori con che cosa? La bacchetta magica? Serve anche il coniglio nel cappello o basta solamente dire “Abracadabra”?
Come si può volere una larva che è pigra, lunatica, estremamente indisposta se la si sveglia la mattina presto (orari normalissimi che intercorrono tra le 6 e mezzogiorno), totalmente concentrata su se stessa, e con questo intendo dire, concentrata sui suoi ritmi sonno-veglia, e  con una grande propensione al fancazzismo?
Io sono una persona pragmatica, precisa, lavoratrice, non sopporto gli scansafatiche o chi pensa di uscire vivo da una situazione per puro culo. Naturalmente ho sempre la mia rivincita su questo genere di esseri infestanti del mio universo perché senza lavorare non si ottiene nulla.
Ma lui? Lui no. Perchè? C'è qualcuno di così perfido nell'universo che l'ha fatto capitare proprio davanti a me in quella maledetta arena? Beh se si, vai sinceramente a morire nel voragine del vulcano più rabbioso e caldo del mondo e se questo non ti bastasse fatti mangiare da una bestia feroce, orso o leone che sia, a te la scelta, e fatti digerire lentamente dal serpente che queste bestie si erano ingurgitate in precedenza.
Lui è un genio.
Quindi non deve neanche fare la fatica di noi comuni mortali. Può essere tutto quello schifo che è e continuare ad esistere e anche essere un vincente. All'inizio ammiravo questa sua capacità, ammiravo il talento e la prontezza mentale.
Ora.
No.
Ora vi sembra, miei giudici, che la mia affermazione precedente su tale soggetto, sia giusta, nevvero?
Non lo sopporto.
Eppure continuo a parlarci, continuavo a inventare scuse per prolungare i nostri incontri, per crearne di nuovi. Non lo rifuggo come la peste e non lo evito come un gatto l'ora del bagnetto.
Ciliegina sulla torta?
Io mi preoccupo di lui, quando è stato sgridato dal padre, quando si è rotto la gamba, voglio conoscere tutto di lui, vorrei poterlo aiutare in qualche modo.
E lui se ne frega di me.
Che viva o che muoia per lui fa lo stesso.
Non capisco che gli possa passare per quella piccola mente brillante ed intricata. Non riesco a penetrare i suoi pensieri, le sue aspirazioni nulla. L'unica cosa che sembra interessargli è lo shogi. E di quello si, te ne parla, fino allo sfinimento, senza un minimo di sforzo. Lui ha ragione, lui sa. Lui, porco di quel mondo, vince. Ogni volta. E io perdo. Ogni volta.
E in più sono gelosa! Come...com'è possibile? Vorrei che quella maledetta bionda che gli gironzola sempre intorno gli stesse molto molto alla larga. Alle volte penso che nella sua testolina piccola e bruciata dall'ammoniaca del colore per capelli, ci sia il sospetto che quelle occhiate di fuoco che le lancio siano dei raggi laser omicidi minati alla fine della sua esistenza.
Ho detto forse, non ci credo molto.
Riesco ad essere gelosa anche dei suoi amici. Lui li apprezza, io, chissà?
Magari è gay, magari non mi bada per quello.
Qualsiasi ragazzo di diciotto anni vedrebbe il davanzale che la natura mi ha donato! Quel cane no.
Quel piccolo bastardino no.
È preoccupante. Se fosse gay, sarebbe davvero la fine.
Perché?
Ehh perché....
Perché lo odio.
Lo odio.
Lo odio.




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Salve!
Uso gli ultimi scampoli di libertà per postare questa piccola creatura nata ormai anni orsono che non hai mai avuto l'occasione di essere pubblicata.  Beh non c'è molto da dire, tranne che avrà un suo "pensierino" speculare dalla parte del nostro grande e bistrattato errore, Mr Shikamaru Nara. Quando?
Naturalmente il 22 settembre, giorno del suo compleanno, festeggiato in grande stile dalla Black Parade con un'iniziativa ad hoc: "Te l'avevo detto"!photo prova_zpsc6fec43a.png



A prestissimo!
   
 
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