April, sconvolta, tentò di ribellarsi. Il giovane l'afferrò per un polso, stringendola a se.
L'uomo che sostava al suo fianco piegò le labbra in una smorfia divertita. “Ben fatto, Ezra. Tienila buona. E l'altra?” sibilò poi.
April sgranò gli occhi, il fiato pesante. “L'altra? Quale altra?” sussurrò, incerta.
E in quel momento, una sagoma alta e snella emerse dall'oscurità. I lunghi capelli biondi a contornarle il viso affilato. Gli occhi di April si curvarono in un misto di odio, dolore e perplessità. “Tu.” disse, semplicemente.