“RJ! RJ! RJ!”, tutta la folla uralava il nome del famoso cantante Rahul Jaykar, mentre il presentatore disse per la ottava volta “vi preghiamo di calmarvi, Rahul arriverà tra alcuni minuti, grazie”
dopodichè scese dal palco per andare dal manager di rahul, mentre un ragazzo continuava a chiedergli se poteva cantare al posto suo.
non appena vide il manager corse per raggiungerlo, “per favore, mi dica se oggi riuscirà a cantare per il mio spettacolo, la prego!”gli disse.
Il manager subito dopo aver fatto un gesto con la testa come per dire un ‘si’ andò nella camera nella quale l’artista stava bevendo alcolici tranquillamente,
“Rahul, devi cantare”, lui sorrise e disse “cos’è questa rottura? Mi hanno pagato, sono venuto qui per cantare, e senza cantare non me ne andrò ovviamente, infatti le persone che non vogliono nulla nella loro vita, fanno il loro lavoro con molta responsabilità, dai, vado..” disse Rahul alzandosi e dirigendosi fuori.
“ascoltami, se qualcuno cerca di fare rissa non dargli retta, e se succede qualcos’altro, sta tranquillo, le guardie faranno di tutto per sistemare le cose... però quello che deve stare sotto controllo sei tu.”
mentre il manager diceva questo a Rahul, quel ragazzo che voleva cantare al posto suo li sentì... aveva trovato il suo punto debole ed aveva tutte le intenzioni di rovinare lo spettacolo pur di non farlo cantare, era troppo invidioso.
“ed eccolo finalmente... Rahul Jaykar!!” gridò al microfono il presentatore.
Rahul salì sul palco, ed iniziò a cantare, normale? Non fin troppo.
il ragazzo che li aveva sentiti gli buttò una lattina aperta in faccia, Rahul quindi, preso dalla rabbia si butto dal palco ed incominciò a picchiarlo, ecco una rissa. Per fermarli intervenirono il suo manager e le guardie.
“non la voglio una sicurezza così! Non la voglio!” urlò Rahul tra la folla.
“mi presti il cappello, la sciarpa e gli occhiali da sole che hai addosso?” chiese ad un fan, che ovviamente fece così.
“lo so ma in piccoli spettacoli come questi accadono spesso queste cose” disse il manager, la risposta di Rahul fu solo un “amico, voglio andarmene, in un posto davvero lontano da qui”, “se vengo con te hai qualche problema allora?” chiese il manager, “no, nessun problema.. l’unica cosa che voglio fare è andare via da queste urla, da queste grida che tutti voi chiamate ‘fama’” disse lui andando via.
Il manager lo seguì, e rise “hahaha, grida? urla? ma quali urla? Sta finendo tutto, Londra, New York, Australia... dopo aver cantato in tutti questi posti, ora ci sono anche giorni nei quali non hai molto lavoro. Nessuno vuole lavorare con te! direttori di musica, idustria cinematrografica, case discografiche, spettacoli, album.. non hai nulla! Chi vorrebbe lavorare con uno sempre ubriaco? hun? nessuno ti tollera! Ed è per questo che stiamo lavorando in città così piccole e mi dispiace, ma in piccoli spettacoli come questi succedono tante cose, per esempio risse”.
“amico, anche nel mio cuore succedono tante cose, allora che faccio?” disse Rahul bevendo ancora un sorso di un’altro tipo di alcolico.
“non fare nulla.. solo inizia a smettere di bere!” disse il manager.
“hai detto ciò che volevi dire? Ora posso andare?”
“certo vai! Ma ti ricordo che qui non siamo nella nostra città.”
Rahul si mise seduto in macchina.
“Ehi! Fermo, dove vai? In una città sconosciuta dove vuoi andare? Sei ubriaco, non puoi guidare, ti ammazzeresti!”
“amico, tu mi conosci.. hahaha non bevo per morire, ma muoio per bere, ci vediamo” disse Rahul mettendosi gli acessori che aveva chiesto al fan di prima.
Si mise alla guida mentre beveva, ma poco tempo dopo rischiò di investire una ragazza, allora per evitarlo si schiantò contro un albero, e per sua fortuna non si fece male.
“Merda!!!”