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Autore: christhebest    11/09/2013    1 recensioni
Non potevo non farla. Questa fic è dedicata ai personaggi di Super Paper Mario, ma ad alcuni in particolare: gli Sgherri del Conte Cenere (Dimensio escluso e leggerete il perchè) Vi avverto che contiene spoilers sul finale chi non ci ha giocato non lo legga. Buona lettura.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Non ci posso credere… di nuovo una storia mielosa… Mi è venuta in mente sentendo Promise… Non potevo non fare un tributo ai poveri sgherri del Conte Cenere… Buona lettura!
 
 
Promise
 
 
 
 
Erano passati due mesi dalla sconfitta del malvagio e crudele Dimensio, padrone delle dimensioni, e dalla scomparsa di Blumierè e Farfallà. Ognuno degli ex-sgherri del Conte gli era rimasto sempre fedele. Ma ognuno di loro si sentiva come... Tradito. Il Conte se n'era andato  senza di loro, era andato via con fare egoistico, lasciandoli da soli, per poter andare via con la sua sposa. A volte gli veniva in mente che Dimensio poteva aver avuto ragione: il Conte avrebbe soltanto ottenuto quello che voleva e poi li avrebbe abbandonati. Ma nessuno di loro era convinto di quello che aveva detto quel giullare dannato. Tutti gli sarebbero rimasti fedeli perchè sapevano che un giorno il Conte sarebbe tornato da loro.  Nastasia ogni giorno andava alla colonna del primo Cuore Puro a portare delle rose blu scuro. Sapeva perfettamente che erano i fiori preferiti del Conte e della sua compagna. Lei ne era ancora innamorata, ma sapeva che lui sarebbe rimasto fedele solo alla sua sposa. Ogni volta che guardava il Cuore Puro, sospirava tristemente. Quel giorno non era sola. Dopo aver appoggiato i fiori ed aver guardato la colonna, sentì un altro sospiro ed una mano che le si appoggiava sulla spalla.
"Er Conte erano n'omo de fede! Non ne esiste tanta gente come lui."
"Concordo pienamente, Pugnazzo." 
Pugnazzo era anche lui uno sgherro del Conte e gli aveva giurato fedeltà eterna. Tuttora la rispettava, vegliando su Nastasia.
"So securo che un giorno retornerá! L'ha promesso!"
"Ne sono certa al cento per cento."
Si grattò i capelli e dalla tasca estrasse una pergamena.
"Nassy..." sentendo quel soprannome detto da Pugnazzo, la ragazza arrossì un po’  "Ho fatto na promessa ad Conte e ora la devo mantenè. Me disse de darte questo ar momento giusto."
Nastasia aprì tutta tremante la pergamena e dato una rapida occhiata riconobbe la scrittura:
 
Cara Nastasia,
Quando leggerai queste parole forse non sarò più a comandarvi. Sto scrivendo questo messaggio prima che gli Eroi arrivino... E che mi sconfiggano. Sì Nastasia, so che sarò sconfitto. Se non mi sconfiggeranno loro, mi arrenderò io perché ho capito che ho sbagliato e ho intenzione di far finire la profezia... Per stare con la mia Farfallà. So che Dimensio mi tradirà, perché l'ho previsto dall'inizio. Ho affidato a Pugnazzo questo messaggio. Dì agli altri solo questo: non perdete la speranza, ritornerò.
Saluti,
Lord Blumierè.

 

Nastasia era in lacrime e non riuscì a trattenersi. Liberò tutte le lacrime che aveva conservato in quei mesi e Pugnazzo per consolarla l'abbracciò.
"No piangere! Sta tranquilla! Sentime, andiamo da Cipollina e facciamoce un bel pranzetto"
Sentendo che quelle parole non avevano convinto la ragazza continuò.
"Te giuro sur mio nome che se Er Conte ritornerà..."
"Non promettermi nulla... Sono felice che il Conte abbia scritto questo messaggio per noi... E sono pronta per continuare... Dopotutto come hai detto tu è un uomo di parola! Se ha detto che tornerà, tornerà!" Pugnazzo le sorrise.
"E brava! E ora andiamo a mangiar qualcosa de bono!"
"E se invitassimo anche Mimi?"
"Faremmo na bella riunione! Dai chiammamola!"
 Nastasia prese il suo cellulare e compose il numero della Villa di Merluna.
 
"Correte! Correte! Dovete essere forti ed energici! E soprattutto dovete dare energia! Così corrente gratis per un bel pò!"
Mimi si era abituata perfettamente al suo nuovo lavoro, anzi sembrava che lo facesse da anni. Il telefono principale suonò e andò a rispondere sbuffando.
"Villa di Merluna, chi parla?"
"Un tono più allegro no?"
"Nassy! Che piacere sentirti! E sento che hai una voce bella e vivace! Come va, tutto bene?"
"Sì, sto magnificamente... Senti perché non vieni da Cipollina? Siamo io, te e Pugnazzo."
Mimi sorrise maliziosamente. "Non me lo sarei mai aspettato da lui... Che romanticone!"
Sentì dall'altra parte del telefono Pugnazzo urlare.
"MADDECHÈ, AHOOOO? Siamo solo amici, ecco tutto!"
"Sì, sì, certo, certo. Vabbè, vi raggiungo subito!" Chiuse la telefonata e sorrise allegramente. " Mentre io sono fuori voi dovete e dico DOVETE continuare! E se scopro che avete fatto meno del dovuto..." "Sissignora!" dissero gli schiavi. E la ragazza soddisfatta, andò a prepararsi. Mentre prendeva i vestiti, prese un libretto rovinato e nero.
"È il caso che lo porti"
 
 Dopo due minuti, Pugnazzo era pronto ed elegante davanti al locale di Cipollina.
"Allora!" si ripeté a se stesso "Te devi impegnà, si galante. E recordati la settima regola der guerrieri: Donna felice, vita felice! O era a decima? No no quella era: se se dorme, bono, se no se dorme male pe voi! Oppure..."
Dovette ritornare con la testa per terra perché vide che arrivavano sia Mimì che Nastasia. Guardò in particolar modo Nastasia notando con suo profondo piacere che si era sistemata: non aveva più l'aspetto  da segretaria, aveva i capelli sciolti, portava sempre i suoi occhiali, era vestita con un abito bianco e una gonna sempre dello stesso colore. E vide anche che sorrideva. Non vedeva quel sorriso da quando si erano rifugiati a Svoltadilà.
"Che bella riunione!" disse Mimi appena arrivata.
"Mo' che ce stemo tutti, possiamo entrà."
Stava per entrare quando aprì la porta e con un inchino fece passare prima Mimi e Nastasia. 
"G-grazie..." disse Nastasia arrossendo.
"Hai fatto colpo" le disse Mimi sottovoce.
"Mimi!" "Mimimimimimimimi! Non ho resistito scusa! Mimimimi!"
Quando si sedettero e ordinarono qualcosa, Nastasia e Pugnazzo raccontarono a Mimi il contenuto della pergamena. A quelle parole a Mimi venne in mente una cosa.
"Ragazzi" incominciò lei "Dovete ASSOLUTAMENTE sapere una cosa... Sono tornata a Castel Cenere, ormai diventato una rovina, e ho trovato..."
Mimi prese due libri: uno era un libro nero con dei segni viola davanti, mentre l'altro era un quadernino sempre nero tutto impolverato.
 "... Questi." 
Tutti e tre rimasero paralizzati: il primo libro era il libro delle profezie oscure, il Profeticus Tenebræ. 
"Dovrebbe esse' distrutto... Cosa ce fa ancora qua?!?!"
"Pugnazzo... Il libro e le sue profezie sono andate distrutte."
La ragazza lo aprì e mostrò loro il contenuto: centinaia di pagine bianche. Ma a un punto preciso incominciava una storia.
"Quando l'ho letta sembrava uno scherzo e invece..."
I due lessero una parte della storia e rimasero scioccati: raccontava di tutto quello che avevano fatto Mario e Co. ma anche delle famose riunioni a Castel Cenere. 
"Ce sta scritto tutto parola pe parola! Ce sta addirittura la canzone che ma hai fatto canta'!"
"E quell'altro che cos'è?"
Mimi guardò il quardernino, imbarazzata.
"È... È il diario di Dimensio!"
"Che cosa?!?!" urlarono i due.
 Avevano parlato così ad alta voce che alcuni clienti si girarono nella loro direzione. Dopo essersi scusati, continuarono a parlare.
"Qua dentro ci sono scritti tutti i piani che Dimensio aveva progettato e che erano riusciti... Ma la cosa più terrificante è quello che c'è scritto in fondo."
I due presero il quadernino aprendo le ultime due pagine:
 
E così sono stato sconfitto. Pensano che io sia morto... Folli! Non sanno che io, Dimensio, padrone delle dimensioni ed imbonitore di folle, non posso morire! Ahahahahahahahah! So perfettamente che troveranno il mio diario quegli sciocchi! Così capiranno che io sono ... Invincibile! Ahahahahahahahahaha! Presto tornerò... E per ora posso dirvi solo una cosa...
 
Girarono la pagina dove c'era scritto in grande con un ottima calligrafia:
 
CIAO!
 
 
Erano a dir poco storditi... Gli sforzi che avevano fatto erano stati inutili... Tutto era andato perduto.
"Ma penso che sia una farsa... Dimensio avrà scritto tutto questo in precedenza sapendo che verrà sconfitto." disse Mimi con calma.
All'improvviso il Profeticus Tenebræ si aprì di scatto e continuò a scrivere dopo che era stata scritta la parola Fine.
In un altro mondo, tutto lucente e puro, vi si trovavano un uomo ed una donna. I due vivevano lì da mesi ed erano felici e spensierati. Quel giorno però la donna chiese al marito: "Ma perchè non torniamo nel mondo reale?" Le parole si fermarono di colpo.
Tutti e tre si guardarono negli occhi a vicenda e continuarono il pranzo senza dire altro.
 
2 settimane dopo.
 
Erano passate due settimane dagli strani eventi che erano successi al ristorante. Pugnazzo chiese ancora una volta di uscire a Nastasia e quel giorno i due si videro al ristorante. I due stavano ridendo e scherzando tra di loro quando sentirono una sorta di boato. Gli altri clienti sembrarono non sentire niente. I due andarono fuori e videro che c'era anche Mimi.
"Cosa è stato?"
"Me sembrava che provenisse dalla colonna der Core Puro!"
I tre si diressero verso la colonna, ma non videro e sentirono niente. Poi sulla colonna videro che c'era una figura abbastanza familiare che gli dava le spalle.
[Promise (E secondo voi non ce la mettevo???) = http://www.youtube.com/watch?v=d6o7sh4Ykik ]
"Non ce credo..."
"È... È lui ?!?!"
"Sì, è proprio lui... Come aveva promesso." disse Nastasia in lacrime.
 La figura si girò e si rivelò: aveva i capelli blu scuro, gli occhi azzurro chiaro, un mantello con risvolto bianco, un panciotto dello stesso colore e una tuba anch'essa bianca. Era proprio lui... Era il Conte Cenere, Lord Blumierè. Scese e guardò i suoi sgherri sorridendo.
"Bè? Nessuno mi viene a salutare?"
I tre corsero da lui piangendo e lo abbracciarono fortemente. Blumierè sembrava stesse soffocando, ma invece era felice di sapere che non lo avevano dimenticato. Vicino a lui comparve Farfallà. I tre guardarono la donna e rimasero stupiti: aveva i capelli rossi, gli occhi chiari e un sorriso smagliante.
"Mi dispiace... Mi dispiace tantissimo di avervi lasciato da soli con fare egoistico... Pensavo solo ad essere felice. Poi ho pensato a voi e mi sono vergognato del mio gesto... E avevo deciso di non tornare perché altrimenti non mi avreste mai perdonato sul serio... "
"Ma come po avè pensato na roba der genere?! Io le ho giurato eterna fedeltà! E rimarrà così pe sempre!" detto questo s'inchinò.
"E io che dovrei dire! Conte non esistono persone come lei né in questo né in altri mondi!" anche Mimi s'inchinò.
"Lei mi ha salvato la vita e io gliela devo. Farei qualunque cosa per lei... Lei dopotutto è un gran signore." anche Nastasia s'inchinò.
Blumierè li guardò e sorrise.
"Alzatevi... Miei fedelissimi sgherri... Torneremo tutti insieme a Castel Cenere e incominceremo una nuova splendida storia." 
Il gruppo incominciò a camminare verso quella meta, sicuri di avere uno splendido futuro davanti a sé.
Fine...
 

 
 
 
 
 
"E questo chi lo ha detto? Ahahahahahahahahahahahaha!!! AHAHAHAHAHAHAHAH! Sto per tornare... Conte Cenere. Ahahahahahaahah ! CIAO!"
 
Ed è finita un’altra mia assura pazzia mielosa… BLECK! Che schifo… A volte mi disgusto da solo… Bè piccoli annunci da fare. Con l’inizio della scuola (DOMANI T.T) scriverò meno del solito (come se avessi scritto tantissimo da quando sono ritornato…) e mi metterò a scrivere capitoli di sole due storie… SSBB High School e SSBB La resurrezione del male. Per le altre scriverò un capitolo ogni tanto… CIAOOOO!!! Ah nell'immagine Dimensio e Mr L sono degli intrusi XD
  
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