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Autore: dalialio    11/09/2013    3 recensioni
Non illuderti, Cas, gli diceva la voce nella sua testa. Non credere che Dean sia comprensivo e capisca le tue intenzioni. Non l'ha mai fatto. Non inizierà certo ora. [...]
Fagli credere che gli obbedirai. Prenditi il tuo tempo. Sì, prenditi tutto il tempo che ti serve. Goditi gli ultimi istanti che passerai con lui. Poi, al momento giusto, lascialo andare. È questo che si fa per la persona che si ama, no?

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Ispirata alla canzone Take Your Time dei Lydia
[Spoiler ottava stagione]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Ottava stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Carry on my wayward 'song''
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Take your time
Attenzione! Nella storia sono presenti degli spoilerini sull'ottava stagione (non ancora andata in onda in Italia). Quindi se non l'avete ancora vista, non iniziate nemmeno a leggere, chiudete subito la pagina!
Lettore avvisato, mezzo salvato!





Titolo: Take your time
Personaggi: Castiel, Dean (nominato)
Genere: Angst, Triste
Rating: Verde
Contesto: Ottava stagione
Canzone: Take your time, Lydia











Take your time



I never want to go, I never want to leave here,
Darling take your time, yeah take your time.



Castiel non aveva voluto che andasse a finire in quel modo.
Dal momento in cui era apparso in Purgatorio ed era fuggito da Dean il più velocemente possibile, aveva cercato in tutti i modi di tenere a freno l'impulso che gli urlava di lasciar stare la sua terribile idea e di tornare da lui. Ma aveva continuato a resistere, ripetendosi che lo stava facendo per il bene di Dean, perché lui era un angelo in mezzo a degli abomini e i Leviatani gli erano addosso in ogni momento.
Non poteva rischiare la vita di Dean per un capriccio.
Era riuscito a tener fede alla propria promessa, anche se con qualche difficoltà, finché Dean non era apparso in quella radura con al seguito quel mostro di serie C.
E Cas aveva visto crollare tutti i suoi sforzi.
In quel momento, mentre erano alla ricerca di quello spiraglio che il vampiro affermava essere la via di fuga dal Purgatorio, Cas non poteva far altro che dare la colpa a se stesso. Chiunque gli stesse attorno era in pericolo perché aveva sempre la sensazione che ci fosse qualcuno nascosto dietro un albero a tendergli un'imboscata. Ed era già successo un paio di volte.
Non sapeva da quanto tempo fossero in viaggio, se da giorni, settimane o mesi, ma ciò di cui era sicuro era che un'idea si stava formando nella sua mente mano a mano che il tempo passava.
Dean gli aveva promesso che non se ne sarebbe andato da lì senza di lui. Castiel avrebbe fatto in modo che non mantenesse la parola.
Che senso aveva, per lui, tornare sulla Terra? Che senso aveva, se ogni volta faceva la cosa sbagliata, anche se per il motivo che a lui sembrava giusto? Che senso aveva andare via, se lì aveva modo di espiare i propri peccati?
La verità era che Cas non voleva andarsene dal Purgatorio. Non voleva lasciare quel posto, per quanto fosse grigio e pieno di pericoli. Perché era proprio quello che gli serviva: doveva toccare il fondo, per potersi poi risollevare.
Dean poteva dire quello che voleva, fare quello che voleva, ma Castiel non sarebbe tornato indietro con lui.
Non illuderti, Cas, gli diceva la voce nella sua testa. Non credere che Dean sia comprensivo e capisca le tue intenzioni. Non l'ha mai fatto. Non inizierà certo ora.
Cosa avrebbe dovuto fare Castiel, allora?
Fagli credere che gli obbedirai. Prenditi il tuo tempo. Sì, prenditi tutto il tempo che ti serve. Goditi gli ultimi istanti che passerai con lui. Poi, al momento giusto, lascialo andare. È questo che si fa per la persona che si ama, no?
Sì, forse era quello. Forse Cas avrebbe dovuto tenerlo all'oscuro delle proprie intenzioni e agire solo quando Dean non avrebbe potuto fare più niente. Non lo avrebbe fatto solo per non vederlo soffrire, ma anche perché sapeva che, se Dean avesse iniziato a fargli la solita ramanzina su quanto tenesse a lui, sarebbe riuscito a dissuaderlo.
E Cas non voleva essere dissuaso, non quella volta. Perché, se fosse stato convinto a tornare sulla Terra e a rinunciare alla punizione che credeva di meritare, avrebbe dato la colpa a Dean per essere stato strappato dal Purgatorio. E lui non voleva che ciò accadesse.
Quindi avrebbe agito all'ultimo momento, quando fosse stato sicuro che Dean era in salvo. Avrebbe finto di non riuscire ad entrare nello spiraglio o qualcosa del genere e sarebbe rimasto lì.
Poi si sarebbe preso tutto il tempo per godersi la sua punizione.

   
 
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