Prologo : Destination London
 
“You’re so pretty when you cry, when you cry. Wasn’t ready to hear you say goodbye..”
La mia amata sveglia iniziò a suonare e,di malavoglia, spostai una mano sul comodino per cercare di spegnerla. Mi alzai e mi fiondai giù per la colazione. Mia madre era seduta a capotavola con il computer in mano.
”vieni ho una cosa per te!” mi disse lei.
Mi avvicinai e mi lasciò il posto vicino al computer. Vidi che c’era un E-mail non letta e l’aprì scoprendo,con mia grande sorpresa, chi era il mittente.
“Zia Marie!” urlai di gioia prima di iniziare a leggere la posta arrivata da poco.
“Vanessa,
Sono felicissima che tu sia stata promossa con il massimo dei voti! Io e i tuoi genitori abbiamo pensato di farti un regalo speciale, prepara le valige, non troppe robe pesanti … stranamente qui in questo periodo fa caldo!
Ci vediamo presto,Zia Marie”
Così si concluse l’ e-mail che mia zia Marie aveva mandato direttamente da Londra.
Chiamai Eleaonor,una delle mie migliori amiche, conosciuta via face-book, per darle la bella notizia. Lei abitava a Manchester e io non l’avevo mai vista.
“Elll! Devo dirti una cosa!”
“si,ciao,siediti”disse lei velocemente.
“ma..”
“SIEDITI!!!”urlò lei e così mi sedetti,anche se era dall’altra parte dell’Europa mi faceva paura.
“aspetta, devo dirti una cosa!”ribattei io.
“so già tutto!te la devo dire io un’altra cosa!”disse.
“ah…ok, dimmi..”
 “io, oltre venire con te a Londra” non riuscì a trattenermi e lanciai un urlo di gioia che scaturì le bestemmie di mio fratello maggiore.
 “stavo dicendo che…”continuo lei.
 “ che?“ la incitai.
“noi andremo al concerto dei One Direction alla O2 arena a Londra.”lo disse con calma..come se fosse una cosa di tutti i giorni.
“ragazza dall’altra parte dell’Europa,che hai detto?”dissi shoccata.
“che andremo al-“ non la feci nemmeno finire di parlare che urlai ancore di gioia iniziando a saltare da tutte le parti.
“ El sei grande!!” gli urlai dal telefono.
“non ringraziare me ma i tuoi genitori!”
“ok El ciao ti voglio bene a presto” dissi velocemente chiudendole il telefono in faccia.
Andai da i miei genitori riempendoli di grazie.
“tu sei pazza” disse dolcemente mio fratello, Andrea . Gli feci la linguaccia e,con il biglietto aereo fra le mani,mi diressi in camera mia a preparare le valigie.
Domani mattina sarei partita, non mi importava più di nulla.
Destinazione:LONDRA!!