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Autore: Sinfony    17/03/2008    4 recensioni
Una piccola fiction per il mio compleanno, per me e per tutti coloro che la leggeranno e\o commenteranno!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chad Danforth, Taylor McKessie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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prova Maledizione! Sono in ritardo...questa volta la Darbus non me la fa passare liscia!...non che le altre volte lo abbia fatto eh!

Corri, miseria, corri Chad! Fai Basket no? Corri tutto il giorno dietro ad un pallone, che ti ci vuole a corre per raggiungere quella sottospecie di carcere, prima delle otto e cinque? Vada a farsi friggere poi questo sole, pure a giugno devo andarci a scuola!
Mi passo una mano sulla fronte, asciugandomi il sudore e le mie gambe sembrano muoversi da sole, come lo zaino che balla sulla mia schiena, odio correre con lo zaino, non è mica semplice! Continua a muoversi e sbilanciarsi sulle spalle, quasi avessi un animale al posto dei libri!

"Ehi Chad!"

Le gambe smettono di correre lentamente e mi volto verso la strada, una mini gialla si accosta a me, il finestrino abbassato dal quale sbuca il caschetto riccioluto di Silvy Nicholey.
Corpo da pantera, occhi grandi e verdi da gatta, in cui affoga la malizia. Mi sorride con quelle morbide labbra rosse, sottili ed affilate come coltelli.

"Dai sali!" mi dice sbattendo le ciglia chiare più volte, probabilmente un tic, le capita spesso...
Dovrei accontentarla? Naaaa quella cambia strada e a scuola ci arrivo sta sera...

"No...vai! Io arrivo da solo, devo tenermi in allenamento!" rispondo ridendo, ignorando il lamento delle mie gambe, che implorano di fermarsi e occupare quel posto comodo...

Sembra sia delusa, va bè, sorride e riparte dopo avermi fatto un cenno con la mano. La vedo scomparire all'orizzonte e ritorno a correre...

Finalmente riesco ad intravedere la mia mitica East High, l'orologio segna le otto e due, ho esattamente tre minuti a disposizione, accingo alle ultime forze che mi rimangono e parto in quinta verso la scuola.
Attraverso la piazzola, deserta, mammina è proprio tardi!
Salgo le scale, percorro i corridoi.
Non sento nulla, forse la prof sta già spiegando...
Arrivo finalmente alla mia classe, inchiodo e spalanco la porta di vetro.

La luce è spenta, i banchi vuoti, le tapparelle abbassate, la lavagna pulita.

No...

Zia peppina, dimmi di no ti prego...

Sollevo il polso ed alzo la manica della felpa, l'orologio segna le 8.05 del 16 marzo 2008...domenica 16 marzo 2008...domenica...e alla domenica non c'è scuola!

Mi lascio sprofondare nel mio banco e mi prendo la testa fra le mani.
Acciderbolina però! Perché non mi va mai nulla per il verso giusto?!?!?

"Ma cosa...Chad?"

Alzo il volto dal banco e sorrido, sorrido ancora e ancora e ancora...davanti a me Lei mi fissa stranita, con quei grandi occhi marroni, storta quella bocca morbida e muove quei dolci boccoli castani, Taylor sta davanti a me e mi guarda interrogativa e forse un poco preoccupata.

"Ciao Scienziatella" Oddio ma che ho detto?? Scenziatella?? Ma perché mi vengono fuori sempre cose strane, quando parlo con lei???

Taylor stringe le labbra e inarca le sopracciglia, segni evidenti che la mia simpatica battuta non è poi tanto simpatica...

"Che ci fai qui, troglodita?"

Arrossisco, come posso confessarle che credevo fosse giorno di scuola? A lei? Alla mia Dea, all'alunna più diligente e seria di tutta la East High? Sarebbe umiliante e vergognoso, non mi degnerebbe più nemmeno di un saluto e io, dovrei negarmi il suono della sua melodiosa voce, per il resto di quella che sarebbe un'inutile vita, senza di lei.

"Mi mancava la mia classe" rispondo beffardo, ma qualcuno i può spiegare perché faccio lo sbruffone con quell'angelo?

"Naturalmente..." mi risponde lei ironica, rotea gli occhi e mi sorpassa. La seguo con lo sguardo fino a che non raggiunge la cattedra e apre alcuni cassetti.

"Ma che fai?" chiedo, non ditemi che la studentessa modello vuole rubare i compiti in classe? Ma sopratutto, ditemi perché no ci ho pensato io!

"Non farti strane idee" ribatte secca, mentre emerge da sotto la cattedra con un fascicolo giallastro stretto al petto "Devo fare un lavoro per la scuola"

"Di che si tratta?" mentre parlo mi alzo e inizio ad andarle dietro cercando di spiare l'interno del fascicolo

"Non credo possa interessarti" fa lei brusca stringendo ancor di più i fogli

"Chi te lo dice?"

"Vediamo... il tuo essere illogicamente egoista, presuntuoso e non meno importante, troglodita"

"Grazie"

"Di nulla"

"Ora me lo dici?"

"Danford!"

"Dove stiamo andando?"

"Io in un posto, tu non lo so"

"Io vengo con te"

"Se proprio devi..."

Annuisco e sorrido continuando a seguirla, certo che la scuola vuota fa tutto un altro effetto, sembra più tranquilla, quasi quasi mi piace di più così!

"Ci vieni tutte le domeniche?"

"No, solo oggi "

"E che sei venuta a fare?"

"Uffa! Ti ho detto che non te lo dico!"

"Tanto ora lo scopro!"

"Allora puoi aspettare benissimo"

Ma quanto è testarda! Meglio che non glielo dico però, è capace di prendermi a pugni e non ci tengo...meglio seguirla, è bello seguirla.

Ad un tratto svolta a destra, in un aula dove non sono mai stato, la luce è spenta, le tapparelle abbassate, la porta si richiude dietro di me...
Magari...
No Chad, quelle sciocchezze maliziose non fanno per lei e quindi nemmeno per te...

Improvvisamente non la vedo più, scompare in quelle tenebre...

"Taylor..." la chiamo cercando di raccapezzarmi in quel buio. Vado a sbattere contro qualcosa e impreco, prendendomi il ginocchio fra le mani e maledicendo me e un po' anche Taylor.

Sto saltellando per la stanza quando...
Le luci si riaccendono.
I contorni della stanza ricompaiono, e non solo quelli...

"AUGURI!"

Un grido complessivo rimbomba fra le pareti

Lascio il ginocchio e mi guardo intorno stupefatto.
Troy sta con Sharpay in un angolo e ridono abbracciati soffiando stelle filanti rosse e bianche in aria,
Ryan e Gabriella spuntano da sotto un tavolo di stuzzichini, patatine e dolcetti e mi tirano un pallone da basket che per fortuna afferro al volo,
dopo di loro escono fuori Zeeke, Jason, Martha, Kelsie e tutti i wildcats che urlano tanti "Buon compleanno" mentre io riesco a ricordare che oggi, 16 marzo...è il mio compleanno...18 anni! E nemmeno lo ricordavo! Ha ragione Taylor, ho la memoria di un pesce rosso....

A proposito...dove è finita? Mi guardo intorno ma non la vedo...
Io ho assoluto bisogno di vederla, potrei avere una crisi di astinenza!!! Guardo Troy che si allontana da Sharpay per abbracciarmi, mentre lo fa mi dice all'orecchio quella frase che rimarrà nella storia

"Nell'altra stanza...non le piacciono le feste" Sorrido e lo ringrazio con un cinque e una pacca sulla spalla, prima di mollarli tutti e fiondarmi nell'aula adiacente.

Apro la porta e la vedo, sta piagando alcuni festoni e prendendo qualche piatto di plastica, nemmeno si è accorta della mia entrata trionfale. 

"Ciao" riesco solo a dire...patetico, sono solo patetico...

Lei si volta e mi sorride. Rimango estasiato, non mi aveva mai sorriso! Mi ripeto per l'ennesima vola quanto è bella la mia principessa, che non è mia...

"Ciao" dice avvicinandosi "Auguri"

"Grazie..." ma che risposta scontata e banale..."Perché non vieni di là...con gli altri?"

"Preparavo il tuo regalo..." ribatte

"Sono lusingato..."

"Bene...allora...auguri wildcat"

Si avvicina radiosa, mi cinge il collo con le braccia sottili e si avvicina, nei grandi occhi intravedo forse un po' di timore, si alza sulle punte e mi stringe a sé, si avvicina e in pochi attimi unisce le sue labbra alle mie.
Rimango impietrito.
Scioglie quel meraviglioso bacio quasi subito, si volta e continua il suo lavoro...crede di poter finire così?? Non credo proprio...
Le prendo il polso. La faccio girare verso di me di nuovo e la intrappolo contro il tavolo dietro di lei. Le cingo la vita con un braccio. La guardo negli occhi, spaventati ma desiderosi, come i miei. La bacio a mia volta, con passione, con fervore. Le passo le mani fra quei capelli lucidi e la sento ricambiare...

Quando ci separiamo la tengo ancora stretta a me.

"Non te ne andrai più ora..."

"E chi vuole farlo?" sorride e si avvicina ancora cercando le mie labbra come io cerco le sue.

La amo, un giorno glielo dirò...


Una piccola creazione per me perchè oggi è il mio compleanno, magari fosse stato così!
ciaooooooo Baci

Sinfony
  
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