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Autore: Epo    11/09/2013    3 recensioni
Scorpius Malfoy ha poche certezza. Una di queste è che le riunioni di famiglia sono un assoluto spasso. L'altra è che andrà a vivere con Albus Severus Nientepopodimenoche Potter.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Astoria Greengrass, Famiglia Malfoy, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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sul campanello

Titolo: Sul campanello di casa
Autrice: Epo
Avvertimenti: Slash, Nuova generazione, Fluff
Personaggi: Scorpius/Albus, famiglia Malfoy-Greengrass
Rating: Pg

Sul campanello di casa

Scorpius Malfoy non aveva molte certezze, ma poteva affermare con discreta sicurezza che le riunioni di famiglia erano un assoluto spasso. Malfoy e Greengrass intorno a uno stesso tavolo era un'esperienza non troppo frequente, ma innegabilmente... vivace.

Astoria, cara, se non avessi infangato il tuo cognome sposandoti col figlio di un Mangiamorte in pensione, a quest'ora sì che potrei sedermi in tutti i salotti magici standomene a testa alta!”

A testa alta? Se Draco non l'avesse sposata, ora sareste a commerciare pollame e concime di Doxy!”

Beh, in effetti erano divertenti se ti premunivi di osservare con scientifica ironia la capacità di tutto il parentado di ripetere di volta in volta sempre le stesse zuffe, anno dopo anno. Cosa che Scorpius aveva iniziato a fare all'incirca durante le vacanze estive del suo quarto anno a Hogwarts, quando aveva cessato di offendersi alle osservazioni di nonno Malfoy, che immancabilmente gli chiedeva quando avrebbe cominciato a metter su un po' di muscoletti virili e a giocare nella squadra di Quidditch (a quanto pareva la poca prestanza fisica e la scarsa predisposizione allo sport andavano di pari passo con il suo altro peccato principale, l'appartenenza all'ignobile Casa di Tassorosso).

Quell'anno, nonno Lucius aveva ventilato l'ipotesi di chiedere alla Preside un permesso speciale che gli permettesse di giocare in squadra coi Serpeverde (“Forse ti sentiresti più a tuo agio, in questo modo. Non possiamo lasciare che tu venga rovinato dall'errore di valutazione di uno stupido cappello rimbambito di vecchiaia”), e Scorpius aveva deciso che l'unico modo per uscire vivo – e sano di mente – da quelle riunioni era stamparsi un sorrisetto in faccia, ridere tra sé e sé alle loro spalle e mandarli tutti quanti a quel diavolo di Merlino.

Per questo quel giorno di metà luglio, circa una settimana dopo la conclusione dei suoi esami finali come Pozionista Farmaceutico, si godette silenziosamente le loro solite baruffe e si mise in quieta attesa. Perché stavolta aveva anche lui qualcosa da dichiarare.

Prima fu la volta dei piagnistei di zia Daphne sulla perduta gioventù e sulle bellezze dell'adolescenza, poi delle bizze tra nonni Greengrass e nonni Malfoy su chi avesse più diritto di tenere la testa alta con orgoglio, tra una famiglia di commercianti borghese e rispettabile e una dinastia aristocratica ricca sfondata con una carriera tramandata in Mangiamorte. Infine, il momento dedicato alle eterne lamentele sul suo assoluto stato di celibe alla veneranda età di ventiquattro anni – età in cui nel Mondo Magico usualmente ci si preparava all'entrata dei figli a Hogwarts. Fu a quel punto che Scorpius si assestò comodamente sulla propria poltroncina in vimini, un'immensa fetta di torta di compleanno in bilico su un piattino, e approfittò dell'attenzione riservata alla sua vita per dichiarare con tutta tranquillità che:

Volevo comunicarvi che vado via da Malfoy Manor. Vado a vivere con Albus.”

Controllò rapidamente che né suo padre né nonno Lucius avessero un infarto – nonostante il modo addolorato con cui si tenevano una mano contro il petto potesse lasciar credere il contrario – e affondò la forchetta in fragole e pan di spagna. Pronto a godersi la successiva esplosione.
Forse nonno Lucius non aveva poi tanto torto: c'era un po' di Serpeverde anche dentro di lui.



*


Secondo gli standard di famiglia Malfoy, una casa poteva definirsi tale solo se organizzata su dieci piani e intorno ad altrettanti boschi e giardini.

Ingrato Scorpius se da ragazzino pensava fosse imbarazzante invitare i suoi amici a giocare non nella sua camera, ma nelle sue “stanze al terzo piano dell'ala Ovest”.

Ingrato e assolutamente folle se aveva deciso di non dedicarsi alla gestione degli affari e delle proprietà di famiglia per applicarsi invece a una professione tanto materiale come quella del Pozionista. La meno nobile delle Arti Magiche, secondo suo nonno, che aveva insistito che “se proprio doveva lavorare” almeno avrebbe potuto dedicarsi alla elegante finezza intellettiva e potenziale di Incantesimi e Aritmanzia. Professione poco remunerativa, a sentire i Greengrass, sporchevole, a parere di sua madre. Persino suo padre, in genere pronto ad accontentarlo in ogni suo capriccio e desiderio, aveva osservato la non necessità di impegnarsi in un percorso di studi tanto lungo e gravoso. Sua nonna Narcissa, invece, aveva sorriso e gli aveva chiesto di prepararle uno speciale concime per le sue rose, difficile da reperire (e decisamente illegale, aveva scoperto dopo Scorpius).

Se l'idea di dedicarsi a una professione era stata accolta con disapprovazione e sconcerto, la sua scelta di condividere un appartamento di quattro stanze con Albus Severus Nientepopodimenoche Potter aveva scatenato il putiferio. Scorpius stabilì che per il momento non fosse necessario precisare quante, di quelle stanze, fossero le camere da letto.

Persino suo padre aveva perso le staffe e aveva quasi maledetto suo suocero che, al contrario, aveva preso a decantare l'arte di un “uomo che si fa da sé”, raccontando per la milionesima volta da che Scorpius aveva memoria di quando era partito per l'America, anni prima, armato solo di sé stesso e della propria bacchetta.

E guardate dove sono adesso!” stava esclamando compiaciuto, proprio mentre suo padre urlava: “Ti proibisco, Scorpius, ti proibisco di andare a infognarti con quella discendenza deviata! Non ti mischierai così tanto a della degenerazione Potteriana! E' già troppo che tu gli sia amico, sono stato molto paziente su questo, ma mi sembra assolutamente inappropriata una convivenza. Potter e Weasley hanno già riempito abbastanza il Mondo Magico, senza che inizino a occupare casa Malfoy!”

Le malattie, Scorpius, pensa alle malattie. Quella gente non è cresciuta come te,” stava dicendo invece sua madre con espressione preoccupata.

Ti ricordo che Albus è un Guaritore, mamma...” sospirò lui.

Appunto! Pensa le cose con cui viene a contatto ogni giorno!”

Mamma, ma dai... ma che dici...! Piuttosto, non sarebbe il caso di chiamare un Guaritore per nonno Lucius? Mi sembra un po' pallido, sta lì con lo sguardo fisso e in silenzio-”


*


Due ore dopo, la situazione pareva essersi precariamente stabilizzata. Scorpius era estremamente soddisfatto di sé. Sì, non aveva proprio dichiarato tutto tutto. Sì, aveva dovuto promettere che era solo un “tentativo” e non avrebbe lasciato Malfoy Manor per sempre nei secoli dei secoli, ma infine pareva essere riuscito a placarli. Fu a quel punto che intervenne sua nonna Narcissa, finalmente, aprendo con le proprie parole nuovi scenari Apocalittici, a parere di tutta la famiglia.

Scorpius, mio caro, ma non è che questo Albus Potter è, scusami se ti turbo con queste trivialità, dicevo... non è che è innamorato di te? È tanto tempo che me lo chiedo. Sai, certe cose sono gen- come si dice, quella roba nuova di origine Babbana.... gentetiche, ecco. Ricordo che suo padre aveva una spaventosa fissazione per Draco, sai? Lo seguiva molto spesso, di nascosto, di notte. Piuttosto inquietante, se ci pensi.”

Nonna, che intendi-”

Volevo solo consigliarti di stare attento. Non sai mai questi Potter che potere di persuasione nascondano nella manica. Tu sta' attento, e ricordati di chiudere bene la porta della tua camera...”

L'espressione inorridita dei suoi famigliari lo portò a decidere che forse non era il momento migliore per specificare che, a dire il vero, non sarebbe stato solo, in quella camera.


*


La convivenza Albus Potter – Scorpius Malfoy cominciò così. Tra una riunione di famiglia, la scelta di un appartamento tra Diagon Alley e la Londra Babbana, due nuovi impieghi al San Mungo (uno come Guaritore Pediatrico, l'altro nel reparto Pozionistico) e una lite per decidere quale dei due nomi andasse per primo sul campanello di casa.

Stavano fissando gli ultimi ritocchi ai nomi incisi sulla porta (infine aveva vinto Albus, ma del resto Scorpius non era finito a Tassorosso per caso, checché ne dicesse nonno Lucius), quando Scorpius iniziò a contare i mesi che mancavano per arrivare a Natale.

Hai già voglia d'inverno?” gli chiese Albus.

No, ma sarà il momento della prossima riunione di famiglia. Non trovi che l'atmosfera natalizia sia perfetta per comunicargli che io e te stiamo insieme da cinque anni e pensiamo di sposarci?”



   
 
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