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Autore: DanzaNelFuoco    11/09/2013    2 recensioni
Spoiler 4x22
Cosa accade quando Alicia decide di non poter più lavorare per Lockhart/Gardner e si unisce a Cary in un nuovo studio.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’m in. Anyway.
 
“Sono dentro.”
Cary sorrise. “Come mai?”
“Colin Sweneey mi ha telefonato. Ha detto che sperava che io passassi con voi…”
Cary Agos non era mai stato scemo.
“Andiamo, Alicia; da quando segui i consigli di Sweneey?”
“Da adesso.”
 
La decisione di aprire uno studio e allontanarsi dalla Lockhart/Gardner era stata sofferta, ma necessaria.
Certo lei era una socia con partecipazione, ma il motivo vero non era politica o denaro.
Will.
Se voleva salvare il suo matrimonio doveva andarsene.
Contattò Sweneey e gli chiese se lo sconto sull’affitto in cambio di consulenza legale fosse ancora valido, visto che lei passava al lato oscuro. Inutile dire che l’uxoricida con evidenti problemi di etica e morale fu felicissimo di rinnovare l’offerta.
Aveva contattato anche Mr. Bitcoin, che si decise a seguire Alicia dopo che questa aveva ringraziato Anonymous per l’aiuto al caso di stupro –aiuto non richiesto e per il quale li avrebbe volentieri denunciati se solo non avesse avuto bisogno di ingraziarsi l’hacker e avesse conosciuto i nomi degli anonimi. Tra l’altro, dopo che Lochkhart&Gardner avevano rifiutato la class action, non si sentiva più molto legato a quello studio.
Infine era riuscita persino a convincere Khalinda, nonostante l’investigatrice non fosse molto contenta del doppio gioco che Cary aveva fatto con Robyn, facendo leva sull’amicizia e sul senso di colpa mai sopito.
Si era proprio meritata il primo nome dello studio.
Florrick, Agos & associati.
Suonava bene.
Ora si trattava di fare il passo più difficile: congedarsi. Alicia sperava ardentemente che non fosse un passo più lungo della gamba.
 
Entrò decisa nell’ufficio di Will.
Poteva ancora tornare indietro, dire che le serviva aiuto su un qualunque caso, persion che David Lee le aveva fatto lo sgambetto… Invece aspettò che Will alzasse lo sguardo dal documento che stava esaminando e disse: “Mi licenzio. Queste sono le mie due settimane di preavviso.”
“Cosa?” sgranò gli occhi l’avvocato.
“Mi licenzio.”
“Perché?” chiese alzandosi e avvicinandosi.
“Tu…” Alicia si era preparata a quella domanda eppure in un battito di ciglia la risposta era evaporata non appena aveva sentito il profumo di Will.
“Alicia, tutto bene?”
Si allontanò bruscamente, cancellando dalla mente le immagini dei loro corpi nudi sotto le lenzuola in camera di lui… e in quell’hotel tanto carino… per non parlare della prima volta, in quella suite, quando lui per l’emozione non era nemmeno riuscito ad aprire la porta… basta!
“Tu mi distrai… mi distrai dal mio compito. Sono la moglie di Peter, devo restargli accanto senza saltarti addosso ogni volta che rimaniamo da soli.”
Ripensò al bacio in macchina dopo un’intera notte svegli solo perché Zach, suo figlio, pensava di aver trovato un’ urna per votare manomessa dall’avversario di Peter, Kresteva… e a quello che si erano dati urlandosi contro, perché i soci avevano ritirato le promozioni e diamine sì, lei era una vittima…
Will la guardò ferito, con quello sguardo da cane bastonato che tirava sempre fuori quando lei lo lasciava.
“Sai almeno chi è l’uomo che vuoi al tuo fianco?”
“Io… certo. Sto con Peter da quindici anni ormai” rispose confusa.
“Penso che dovresti guardare questo, prima di decidere.” Le disse tornando dietro la scrivania e aprendo un file del computer.
Girò lo schermo verso di lei, che guardò il video. Una telecamera mostrò un furgoncino bianco parcheggiare e da quello scese Jim Moody, un collaboratore di suo marito. Lo riconobbe subito. Lo vide aiutare a scaricare quell’urna con il sigillo spezzato per la quale aveva tanto dibattuto, quella per cui suo figlio era stato costretto a testimoniare.
La verità la colpì forte come uno schiaffo.
Peter.
Peter aveva inventato quei voti.
E lei aveva lottato perché fossero conteggiati.
Una mano risalì a coprirle la bocca schifata.
Suo marito aveva imbrogliato. 
Lo stesso marito che l’aveva tradita con un prostituta, che l’aveva fatta diventare il fenomeno mediatico dell’anno, che l’aveva resa Santa Alicia per tutti i frequentatori di Twitter, quello che le aveva promesso che non le avrebbe mai più fatto passare uno scandalo come quello di tre anni prima.
‘In fondo, ha mantenuto la promessa. Nessuno scandalo.’ disse una vocina cinica e ironica nella sua testa.
“Alicia…” la chiamò Will tentando di riportarla alla realtà.
Will.
Will era stato sincero. O no? O l’aveva ferita apposta, solo perché non lo lasciasse definitivamente.
Sapevano entrambi che tra loro poteva finire solo in un modo o non sarebbe mai finita. Sarebbero stati insieme o si sarebbero presi e mollati per il resto dei loro giorni. Tertium non datur.  E invece lei aveva trovato la strada per uscire da quel circolo vizioso di tira e molla in piedi sin dal college. Solo che lui non voleva che uscisse.
Era per questo che l’aveva fatto? Per non farla uscire? O forse le aveva rivelato la verità per metterla in guardia.
In fin dei conti la domanda era: le aveva mostrato quel video per fare del bene a lei o per fare del bene a sé stesso?
“Alicia…” tornò a chiamarla Will, distraendola dai suoi pensieri.
Decise che non le sarebbe importato della risposta e avrebbe seguito la sua strada.
Si voltò verso l’uomo e lo baciò.
Sulla bocca. Nell’ufficio di lui dove le pareti erano di vetro e tutti potevano vederli. In pieno giorno e non di notte come facevano di solito.
Le loro bocche si mossero in sincrono per qualche istante, poi si separarono.
Alicia uscì dalla porta e improvvisamente tutte le conversazioni di interruppero per riprendere dopo il suo passaggio. Per una volta non gliene fregava niente che le segretarie chiacchierassero, tra due settimane non le avrebbe viste più.
Nella cammire verso il suo ufficio si lasciò alle spalle un sorpreso Will Gardner e un preoccupato Cary Agos.
 
Nel pomeriggio ricevette una telefonata.
“Pronto?”
“Pronto, Alicia, sono Cary.”
“Cary?” chiese sorpresa.
“Sì. Alicia, non per pressarti, ma dopo lo spettacolino di questa mattina nell’ufficio di Will a noi associati del quarto anno è venuto un dubbio. Non è che abbandoni, no?”
“Sono dentro. Comunque.”
“Ah, bene. Ok…” disse imbarazzato.
“Senti Cary…”
“Sì?”
“Non è che uno dei nostri nuovi avvocati è per caso un divorzista, vero?”
 
  
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