Siamo tutti pronti ormai, io e i miei compagni di band abbiamo provato così tanto che il fumo potrebbe uscirci dalle orecchie.
Io sono Andy, il leader e cantante dei Black Veil Brides, e in questo momento stò aspettando che inizi la musica per entrare in scena.

Oggi ci esibiremo seguendo le tracce dell’album “Wretched and Divine”, l’ultimo CD che abbiamo pubblicato, e che ha fatto impazzire tutti i nostri fan, comunemente chiamati “Fallen Angels” che ricorda infatti il titolo di una nostra canzone, dell’album precedente, “Set the world on fire”.

Finalmente la chitarra inizia a farsi sentire, grazie a Jake, il nostro chitarrista leader, e Jeremy, conosciuto come Jinxx; la loro abilità nel pizzicare le corde in quel modo è assolutamente sorprendente, anche io anni fa ci ho provato, ma non è andata così bene come speravo, perciò mi sono buttato sul canto, cosa che ha funzionato perfettamente.
Nel frattempo anche la batteria è partita, e grazie all’energia di Christian, soprannominato CC, continua con un ritmo frequente e regolare, mi sbrigo ad entrare.

Appena metto piede sul palco i fan urlano ancora di più, perché come dice Ashley, il bassista: “Sono attirate dai tuoi occhioni azzurri, Andy! “
Inizio a cantare piano, proprio come ho fatto durante le prove; poco dopo inizio a sentire il suono del basso, che per l’appunto è quello meno udibile di tutti.

Corro sul palco, scambiandomi di posto anche con i chitarristi e Ashley; la canzone che stò cantando in questo momento non è una delle più famose, ma a parer mio una delle più belle, si tratta di “Days Are Numbered”.

Vado sul limite del palco appoggiandomi a terra con le ginocchia, portando la mano libera verso il pubblico, che frenetico si avvicina a me, porgendomi le mani.
Mi alzo dopo qualche secondo quando arriva una delle mie parti preferite di questa canzone; torno dove l’asta del microfono, dove lo appoggio.
Pronuncio le parole “Living like a demon” portandomi due dita verso la testa, facendo un segno simile a delle corna, quasi si potesse ricordare una vera e propria figura di un demone cattivo.
 

Non è una canzone lunga, anzi sono solo tre minuti e quaranta secondi, e infatti fra poco dovrebbe terminare, perché siamo arrivati all’assolo di Jake che per l’appunto conclude tutto.

Il concerto è ancora lungo, ma la mia energia è sempre la stessa; sono convinto che questo modo di vivere proseguirà ancora per molto tempo, e lo spero anche, perché senza questa adrenalina, non sarei più me stesso.