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Autore: Letizia_M    11/09/2013    10 recensioni
Ed eccosi qui, per la 3 sera con una gale!!!
*clap clap clap* basta basta grazie ahahahah ringrazio
levy-chan00 e Minato_kushina99 e tutti gli altri per il sostegno e per la voglia che mi hanno rimesso di scrivere
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Infine capirai che i sogni non sono così irraggiungibili.
 “Smettila di far finta di niente!”
Urlò la piccola ragazza dai capelli blu al ragazzo che camminava davanti a lei.
“ Di cosa parli gamberetto?” disse voltandosi verso di lei.
Per fortuna quella volta erano andati in missione da soli, Lily era rimasto alla gilda con la febbre.
#Flashback#
Erano partiti da 2 giorni, ma avevano finito tutto il lavoro in un giorno solo, quindi la sera erano andati in una locanda per rilassarsi, bere e mangiare. Qualcosa però andò storto, e Levy a fine serata, era decisamente un po’ troppo brilla, quindi Gajeel se la caricò in spalla e l’accompagno nella stanza d’albergo.
Arrivati sulla porta la fece scendere e le diede la buonanotte, poi si rigirò e fece per andare via ma si senti tirare per la manica della giacca. Si girò e ritrovò gli occhi di lei ben piazzati nei suoi, la cosa lo fece arrossire, non sembrava neanche più ubriaca.
“Gajeel-kun… io…” La piccola Levy iniziò a piangere, lui non credeva a ciò che stava succedendo, credeva queste scene imbarazzanti si verificassero solo nei telefilm per ragazzine.
Levy con la testa bassa stava tremando, ma riuscì ad aprire gli occhi e vedere la sua piccola mano stringere stretta la giacca del ragazzo che più le aveva fatto male, e più l’aveva fatta innamorare.
Si fece coraggio e alzò la testa per vedere quel viso tanto misterioso da fargli perdere la testa, quegli occhi neri così profondi da perdercisi dentro, quella meravigliosa bocca da baciare, quei lineamenti così duri che nascondevano un cuore puro.
Fu tutto automatico, e in un nano secondo successe, lo baciò un bacio a stampo che le sembrava fosse durato un eternità. Quando si staccò, si aspettava qualche reazione dal ragazzo, che però non arrivò, si limito a dirle una semplice frase che le fece crollare il mondo addosso e che la riempì di rabbia.
“Vai a letto gamberetto, è tardi e sei ubriaca. Buonanotte” disse voltandosi e andandosene, non era ubriaca, sapeva cosa stava facendo e voleva farlo da troppo tempo.
Pianse tutta la notte, per la rabbia, la tristezza, la delusione. Pianse perché sentiva che era l’unica cosa che poteva fare.
#Fine flashback#
“Sai di cosa parlo, di ieri sera cretino!!” le lacrime le facevano pizzicare gli occhi pronte a uscire ma lei glielo impedì.  Gajeel non resse lo sguardo della ragazza e abbasso gli occhi, lei non resistettè e iniziò silenziosamente a piangere, si lasciò sfuggire un singhiozzo che fece alzare lo sguardo al giovane che vedendola in quello stato si sentì morire.
“Levy io…”
“No zitto! Ho capito tutto, la cretina di turno qui sono io, quella che si è innamorata di quella faccia da cane che ti ritrovi, quella si perde in ogni tuo sguardo e che si scoglie a ogni tuo sorriso! Ho giocato la partita da sola, mi sono ritrovata a pensare che tutte quelle piccole attenzioni che mi regalavi volessero dire qualcosa! E invece evidentemente ti stavi ancora sdebitando per la !crocifissione’.” Ora che aveva sfogato la sua rabbia gli era rimasta solo la tristezza la tristezza di chi ha il cuore spezzato, i sogni infranti e le speranze perduto, la tristezza di chi si ritrova solo.
“Non hai fatto nulla da sola… hai ragione, come sempre Levy, hai sempre avuto ragione tu.” Disse guardandola negli occhi e avvicinandosi stringendo i pugni lungo i fianchi.
“Cosa stai dicendo?” chiese lei incerta incatenando i loro sguardi.
“ Ogni singola parola che le tue labbra hanno pronunciato è vara, sono un cretino, le attenzioni che ti dedicavo erano per la crocifissione ma…” non potè fini la frase che uno schiaffo sulla guancia lo colpì.
Si era illusa per l’ennesima volta, era proprio una scema, ci cascava sempre.
“Ma…erano perché non volevo più vederti soffrire in quello stato, non volevo più sentire le tue grida di dolore, non volevo più vede i tuoi occhi così spenti e il tuo corpo così ricoperto di sangue, e il tuo profumo non volevo che venisse rimpiazzato dall’acre odore del sangue. Tutto questo perché lì a Fairy tail mi avete reso un pappamolle, tu mi hai reso un debole” fece una pausa per vedere che espressione aveva la ragazza davanti a lui, la trovò confusa ma ogni sua fibra brillava di felicità come non mai.
“Ti devo ringraziare per questo, per avermi fatto ricordare che sono umano e che provo anche io delle emozioni oltre la rabbia e mille volte più forti di essa. Ho capito, sai, perché quel demente di Salamander è così forte, sfrutta quello che ha nel cuore, la voglia di proteggere le persone che ama. Lui mi ha fatto capire che… voglio proteggere il mio gamberetto.” Dicendo questo arrossì e consapevole baciò la ragazza con tutta la passione con cui avrebbe voluto ricambiare il bacio di ieri. La baciò per unire le loro anime così diverse eppure così complementari.
A Levi sembrava di vivere un sogno sentendo quelle parole, ma quando sentì quelle labbra sulle sue e quelle braccia forti come il ferro afferrarle la vita capì che non si sarebbe mai più svegliata.
I loro cuori, nell’attimo del loro bacio, si curarono a vicenda e ognuno entrò ancora di più nei sogni di vita dell’altro, e capirono che i sogni non sono così irraggiungibili.
 
  
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