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Autore: Hybrid Soldier    12/09/2013    3 recensioni
[TRATTO DAL TESTO]
-Credo che dovremmo dare un bel po' di fette a Genta! Sai com'è fatto: se non mangia molto poi si lamenta!-
-Lo so bene, dottore. Come so bene che questo è un suo chiaro tentativo di implorarmi di lasciarle mangiare grande quantità di carne. Peccato però che l'abbia smascherato e che l'abbia stroncato sul nascere!- conclude la bambina con un sorrisetto malizioso, come quello che fa Conan quando riesce a capire chi è il colpevole.
Il dottore le rivolge uno sguardo seccato, infastidito dal fatto che il suo piano sia andato già in fumo.
"Davvero avere una diciottenne in casa porta a queste conseguenze? Non pensavo che una ragazza di questa età potesse essere così protettiva...
Dopotutto, non mi pento di averla portata con me quella notte, anzi..."
Il dottor Agasa, pur continuando a preparare il pranzo, si perde nei suoi ricordi.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Altro Personaggio, Detective Boys
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un rapporto speciale


Inizio del mese uguale campeggio.
Ormai questa equivalenza è diventata un'abitudine per i Detective Boys, che ne approfittano per praticare attività all'aria aperta: escursioni nel bosco, ricerca e cattura di insetti e...ricerca di tesori. Infatti basta solo accennare di mappe o codici segreti per risvegliare il loro senso avventuriero e spingersi in avventure più o meno pericolose, arrivando, alla fine, a un tesoro non tanto desiderato o che non può essere portato via.
In questo momento i cinque bambini, accompagnati dal dottor Agasa, si stanno dirigendo verso le montagne di Gunma, in un'area campeggio vicino a un posto pieno di azalee*, che fioriscono esattamente in questo periodo. Genta sta già pregustando il barbecue che faranno una volta arrivati, Mitsuhiko sta esponendo le sue conoscenze sull'azalea agli altri, ascoltato da un'attenta Ayumi e da Conan, incuriosito e stupito del bagaglio culturale del ragazzino, mentre Ai guarda il paesaggio che le si presenta davanti con aria annoiata, disinteressandosi completamente dal discorso dell'amico.
-Bene, ragazzi. Siamo quasi arrivati! Siete pronti?- esclama il dottor Agasa, dopo aver visto il cartello che indica l'ingresso all'area
-Sìììì!- urlano in coro, con in sottofondo le poco entusiaste esclamazioni di Conan e Ai, al pensiero di doverli sopportare per due giorni.
Una volta scesi dall'auto si precipitano subito a occupare il loro spazio, a montare la tenda e a sistemare le loro cose.
-Ho fame, perché non iniziamo a cucinare la carne?-
-Calma, Genta! Innanzitutto abbiamo bisogno di legna per accendere il fuoco, poi dobbiamo tagliare le fette di carne...- dice il dottor Agasa
-Bene, allora mentre vado a cercarla iniziate a prepararla, così non perdiamo tempo!-.
Detto questo Genta si precipita all'interno del bosco, seguito poi da Ayumi e Mitsuhiko, che lo implorano di rallentare altrimenti lo perdono.
-Dottore, Haibara, io li seguo, così evito che si caccino nei guai come spesso succede!- dice Conan, con uno sguardo che sembra voler dire "Ma chi me lo fa fare?"
Mentre il bambino occhialuto si allontana, Ai inizia a tirare fuori le confezioni piene di carne e gli attrezzi da cucina, per poi posarli sul tavolo di legno pieghevole che il dottor Agasa ha appena tirato fuori dal bagagliaio della sua auto.
I due puliscono con cura le fette ed eliminano le parti grasse intorno alla carne, che, per quanto siano gustose, fanno, appunto, ingrassare.
-Credo che dovremmo dare un bel po' di fette a Genta! Sai com'è fatto: se non mangia molto poi si lamenta!-
-Lo so bene, dottore. Come so bene che questo è un suo chiaro tentativo di implorarmi di lasciarle mangiare grande quantità di carne. Peccato però che l'abbia smascherato e che l'abbia stroncato sul nascere!- conclude la bambina con un sorrisetto malizioso, come quello che fa Conan quando riesce a capire chi è il colpevole.
Il dottore le rivolge uno sguardo seccato, infastidito dal fatto che il suo piano sia andato già in fumo.
"Davvero avere una diciottenne in casa porta a queste conseguenze? Non pensavo che una ragazza di questa età potesse essere così protettiva...
Dopotutto, non mi pento di averla portata con me quella notte, anzi..."
Il dottor Agasa, pur continuando a preparare il pranzo, si perde nei suoi ricordi.



-Non ci voleva! Devo tornare subito a casa per vedere quel programma e questa pioggia cerca di impedirmelo! Fortuna che ho portato con me l'ombrello...-
L'uomo baffuto correva il più velocemente possibile, nonostante sentisse gli acciacchi della sua età. Una volta arrivato davanti al cancello di casa sua si riposò prendendo un po' di fiato, poi frugò nelle sue tasche alla ricerca delle chiavi di casa. Il suo sguardo si spostò verso il cancello di casa Kudo, dove si vedeva qualcosa di bianco davanti a esso.
-Che cosa sarà mai?-
Il dottore, incuriosito, si avvicinò lentamente e rimase più che stupito quando scoprì che quella cosa bianca che vedeva era un camice da laboratorio, ma soprattutto che a indossarlo era una bambina di circa sette anni, coperta completamente da quell'indumento che le andava molto grande.
Agasa si inginocchiò davanti a lei: era fradicia e sembrava essere immobile come una statua, così, per sicurezza, poggiò due dita sul suo collo, tirando un sospiro di sollievo quando sentì che il battito c'era e che iniziava ad accellerare.
"Non mi sembra che qualcuno la stia cercando, nè mentre passavo ho visto persone chiamarla. Forse è scappata...
In ogni caso non la posso lasciare qui: morirebbe dal freddo!"
L'uomo si affrettò ad aprire il cancello e la porta di ingresso, poi prese in braccio la bambina e la portò all'interno della sua abitazione, posandola poi sul divano.
"Non è molto calda, dovrebbe avere solo dei decimi di febbre. In ogni caso, è meglio toglierle questi vestiti zuppi, poi le metto addosso una coperta e aspetto che si svegli, così le do alcuni vestiti di Conan e un bel tè caldo!"

Passata qualche ora a lavorare al conputer, Agasa sentì un fruscio alle sue spalle: era sollevato, perché significava che quella bambina si era appena svegliata. Lei, intontita dal risveglio e dai decimi di febbre, si guardò attorno, leggermente disorientata, e sobbalzò stringendosi attorno alla coperta quando vide il proprietario della casa.
-C-Chi è lei? Che cosa è successo?-
Lo scienziato si affrettò a rassicurarla, vedendola spaventata.
-Stai tranquilla! Ti ho visto svenuta davanti alla villa e ti ho portata qui dentro. Abito nella casa accanto!-
Sembrava che lei si fosse tranquillizzata ma subito dopo assunse uno sguardo serio, che non la faceva sembrare una bambina.
-Quindi lei è il dottor Hiroshi Agasa?-
Al sentire il suo nome l'uomo sobbalzò, chiedendosi come facesse a saperlo, e questa reazione la fece sorridere.
-Vuole sapere come conosco il suo nome? Semplice: sono la creatrice del veleno che ha rimpicciolito Shinichi Kudo, nonchè membro dell'organizzazione degli uomini che ha causato ciò! Il mio nome è Shiho Miyano!- disse ciò con un sorrisetto sulle labbra.
Agasa indietreggiò spaventato dopo aver saputo che quella bambina conosceva l'identità di Shinichi ma soprattutto che faceva parte di quell'organizzazione criminale.
-T-T-Tu fai parte di...quella banda di criminali? Ma sei solo una bambina!- disse lui con un tono di stupore misto a paura
-In realtà ho 18 anni e anche io ho assunto quel veleno!-
-Come mai?-
Anche se era una persona molto riservata, Shiho sentiva in cuor suo che poteva fidarsi di quell'uomo, così gli raccontò tutto. Parlò della sua posizione all'interno dell'organizzazione, della sua infanzia, della morte di sua sorella, di come sapeva cos'era successo a Shinichi e del perché aveva deciso di ingerire quel veleno, il tutto mentre sorseggiava il thè caldo che l'uomo le aveva preparato per riscaldarsi.
Lo spavento iniziale sparì per fare posto a un sentimento di compassione verso quella bambina, anzi, ragazza, per la sua infanzia burrascosa e terribile, da come l'aveva raccontata, e anche per il solo fatto di essere stata costretta a commettere azioni poco lecite sotto ricatto e di essere sola al mondo.
-È straziante, la tua storia. Dev'essere veramente brutto non avere nessuno che ti stia vicino e che ti vuole bene...- disse l'uomo con tono triste e compassionevole
-Già. Ma, nonostante tutto, ormai ci ho fatto l'abitudine!-
-Però non posso fare a meno di provare compassione per te...-
Il dottore si alzò per prendere la tazza e metterla nel lavello, per poi lavarla e posarla nell'armadietto sopra.
Shiho approfittò di quel momento per mettersi i vestiti che le aveva dato il dottor Agasa e dirigersi verso la porta per andarsene ma lui la sorprese proprio mentre stava per uscire.
-Dove credi di andare?- le disse con tono di rimprovero
-Semplice: da qualsiasi altra parte, basta che quegli uomini non mi trovino!-.
Fece per uscire ma lo scienziato la bloccò afferrandola per una spalla, senza sembrare però troppo duro.
-Anche se in realtà sei una ragazza adolescente, agli occhi degli altri sei una bambina. Non credo che tu possa andare così lontano. Starai da me!-
La ragazza nascose il suo stupore con un sorrisetto.
-Forse non ha capito. Se rimango qui lei potrebbe rischiare molto! Quegli uomini in nero mi daranno la caccia una volta che avranno scoperto che sono fuggita e quando mi troveranno uccideranno tutte le persone con cui ho avuto a che fare, lei compreso.-
Shiho sperava che questo facesse desistere l'uomo, ma non ottenne il risultato sperato.
-Sarò disposto a correre il rischio! Mi prenderò cura di te, a patto che ti venga mai in mente di tornare in quella banda!-
A quell'affermazione lo stupore di Shiho aumentò: una persona normale avrebbe preferito non rischiare e l'avrebbe lasciata andare ma il dottore aveva deciso di accoglierla a braccia aperte, riponendo in lei molta fiducia. Nessun altro avrebbe fatto così. Lei sentiva che si poteva fidare di quell'uomo: le stava dando l'opportunità di ricominciare tutto, anche se il pericolo poteva incombere da un momento all'altro.
Non aveva altra scelta, perciò accettò la sua offerta.




-Dottore? Dottore?-
La voce di Ai lo riporta alla realtà. Non sa quanto tempo è passato, sa solo che si è perso nei suoi ricordi.
-Ha l'aria di qualcuno che si perde nei propri ricordi! A cosa sta pensando?-
-A...quando ti ho trovata davanti al cancello della villa di Shinichi!- dice sorridendole.
In realtà quella volta l'aveva accolta in casa solo per paura che potesse tornare da quegli uomini e dire loro tutto, ma col tempo ha finito per affezionarsi a quella ragazza/bambina. Anche se ora la sua presenza in casa significa cibo sano e non quello che mangiava prima, prendersi cura di lei gli piace molto e si può dire che gli abbia sconvolto la vita.
Ormai la considera sua figlia.
-A proposito di quell'episodio, dottore...-
Il suo tono è serio, così come la sua espressione, ma subito dopo sul suo viso compare un sorriso.
-Non l'ho mai ringraziata per avermi accolta in casa sua. Nessun altro l'avrebbe fatto!-
Anche l'uomo ricambia il sorriso. Ora sa che anche lei ricambia lo stesso sentimento.
-Ma non creda che le dia comunque una porzione extra di carne!- dice continuando a tagliare la carne
-Lo immaginavo!- conclude ridacchiando.
I due sentono i quattro bambini ritornare dal bosco con la legna per il fuoco, così puliscono le ultime fette di carne e iniziano a cucinarle.
Il resto della giornata lo trascorrono davanti al fuoco mentre mangiano le fette di carne preparate da Ai e da Agasa per poi coricarsi nelle tende, visto che li aspettava una passeggiata nel bosco.
Peccato che sarà rovinata da un caso di omicidio proprio in quel campeggio.


Hybrid's corner
Avevo detto che avrei scritto questa OS subito dopo quella di prima, invece sono stata impegnata a tradurre episodi di DC per il Lab D:
L'importante, però, è che l'abbia finita! Meglio tardi che mai, no? ^^
Cavolo, è già settembre e la scuola o è già iniziata per alcuni o inizierà a giorni!
Io inizio venerdì, ma non vedo l'ora solo perché starò in una nuova scuola, quindi avrò dei nuovi compagni di classe :D
Ma, facendo il liceo classico ed essendo ripetente, sarà comunque dura D:
Mah, si vedrà...
Allora, che ne pensate di questa OS? Vi piace?
Mi raccomando, una recensione è gradita :3
Alla prossima!
   
 
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