-Karen! Karen!
È successa una cosa pazzesca!-
-Cioè?-
-Mi ha
baciata! Ti rendi conto? Mi ha baciata!-
-Calmati!
Innanzitutto: chi ti ha baciata?-
-Ma come chi?
William,no?-
-Sono felice
per te!-
Sono una
bugiarda.
Ma non
posso dirti la verità.
Ti ferirei.
Ti farei
soffrire.
E non
voglio.
-Che bello che
bello che bello che belloooooooooooooooooo!-
-Calma calma!
Raccontami!-
-Allora,mi
stavo provando quell’abitino fantastico da Macy’s…-
Già.
Macy’s.
Il mio
incubo.
Il tuo
sogno.
-…e a un certo
punto,mentre ero davanti al grande specchio del corridoio dei camerini…-
Io odio
quello specchio.
Mi fa
sentire brutta.
Che
patetica che sono.
Io sono
brutta.
-…e mi si
avvicina lui e mi fa: ‘Ciao,sei Amelia per caso?’ e io gli dico di sì. E allora
sai che mi ha detto?-
-No,non lo
so,non ero presente…-
Le avrà
detto che è molto più bella di come gliel’avevano descritta,poco ma sicuro.
-Mi ha detto:
‘Wow,sei molto più bella di come mi eri stata descritta’…-
Tipico.
-…e io gli ho
chiesto chi gli avesse parlato di me e lui mi fa: ‘A dire il vero non conosco
nemmeno il viso della persona che mi ha parlato di te. Era coperto dal
cappuccio. Mi si è avvicinata…o avvicinato? Non sono riuscito a capire se fosse
un uomo o una donna…e mi ha parlato di te. Poi si è avvolto nel suo cappotto ed
è svanito nel nulla.’…-
Infatti.
Se mi
avesse vista in faccia sarebbe scappato via a gambe levate.
-…e allora mi
ha invitata a prendere un gelato,abbiamo parlato un po’ e quando stavo per
salire sul taxi mi prende il mento e mi bacia…come nei vecchi film d’amore!-
-Che dolce!-
Eh,sì.
Sono
proprio una brava attrice.
-Sono felice
sono felice sono felice sono felice!!!!!-
-Si,ma
calmati,se no scoppi.-
-Hai
ragione…sono troppo felice! Ma che ore sono? Oddio! Le sette? Devo scappare
ciao!!!-
-Ciao ciao.-
Il mio
(finto) sorriso si scioglie.
Si
trasforma in una smorfia di disgusto quando scorgo la mia immagine riflessa
allo specchio.
Mi faccio
schifo da sola.
Ho un volto
patetico.
Mi viene da
vomitare solo a guardarlo.
Quindi è
meglio prendere la tenda d’emergenza e coprirlo.
Ecco.
Molto
meglio.
Vado in
camera mia e mi butto a peso morto sul letto.
Nemmeno
piango.
Tanto ormai
sono abituata a essere scartata.
Ancora
ricordo di quando Amelia mi presentò a John.
*FlashBack*
-John,lei è
Karen,la ragazza di cui ti ho parlato.-
-Tesoro,avevi
detto che è carina. Invece sembra un mostro.-
-Guarda che io
riesco a capire perfettamente quello che dici,sai?-
-E quindi? Ho
solo detto la verità. Se avessi la tua faccia mi chiuderei a casa e non uscirei
più.-
*Fine FlashBack*
Quanto odio
i miei ricordi.
Comprese le
foto.
Per i miei
diciotto anni me ne sono fatta scattare una sola.
E col viso
in ombra.
Non volevo
che si rompesse la macchina fotografica.
Ma ora è
tutto passato.
*FlashBack*
-Ora puoi
andartene.-
-Come hai detto,scusa?-
-Ho detto che
puoi andartene.-
-Mi stai
buttando fuori? Dopo quello che è successo?-
-Io cercavo
solo qualcuno con cui passare la notte. E visto che non c’erano belle ragazze
in giro,ho optato per te.-
-Sei un
maledetto stronzo. Come tutti gli uomini. Vi odio!-
*Fine
FlashBack*
Si dice in
giro che quando lo fai per la prima volta è come stare in paradiso.
Per è stato
un incubo.
Scoprire di
essere stata usata solo come una maledetta puttana non è proprio il massimo.
E la mia
depressione peggiorava sempre di più.
Ora sono al
punto di fregarmene di tutto e di tutti.
Persino
della mia vita.
E continuo
a mentire a me stessa e agli altri.
Sono pazza
di William.
Da secoli.
Eppure ho
aiutato Amelia a mettersi con lui.
Tanto io
non ho speranza.
Almeno lei
deve essere felice.
Mi chiudo
la porta alle spalle.
C’è una
stupenda luna piena.
La neve
ricopre le strade e rende il paesaggio mieloso.
Mio Dio.
Che schifo.
E ora dove
vado?
Alla
scogliera.
Non c’è mai
nessuno lì.
Così posso
sfogarmi.
Il mare è
tranquillo.
Troppo.
Non
coincide con il mio stato d’animo.
La luce
lunare rischiara le sagome di due gatti innamorati.
Ma che
carini.
Ma che
cazzata.
-Perché io non
posso essere felice? Perché? Perché? Perché? PERCHE’???-
Sono
patetica.
Ora parlo
pure da sola.
Scoppio in
una risata amara.
Come solo
io so farle.
Risata che
dilaga in pianto.
In urla.
Ma ormai la
mia disperazione si è trasformata in follia.
“La mia
patologia è che son rimasto solo…” dice una canzone di Cristicchi.
Ha ragione.
-Vaffanculo
gli uomini! Vaffanculo tutti!-
Mi sento
meglio.
Ma che
silenzio che c’è.
Sempre e
solo silenzio.
Vuoto.
Come si fa
a riempire il silenzio?
Cantando.
Ma io non
so cantare.
Chissenefrega,tanto
sono da sola.
-There comes a time
When we need a certain call
When the world must come together as one
There are people dying
Oh and it's time to lend a hand to life -
The greatest gift of all
We can't go on pretending day by day
That someone, somewhere
will soon make a change-
Ma c’è
qualcuno che canta con me?
Ma no,è
impossibile.
-We are all part of God's great big family
And the truth you know, love is all we need.
We are the world, we are the children
We are the ones who make a brighter day
So let's start giving
There's a choice we're making
We're saving our own lives
It's true we'll make a better day, just you and me-
C’è proprio
qualcuno qui,accanto a me,che canta.
Ma non ho
voglia di scoprire chi è.
Non ora,almeno.
-We'll send them your heart
So they know that someone cares
And their lives will be stronger and free
As God has shown us
By turning stone to bread
And so we all must lend a helping hand
We are the world, we are the children
We are the ones who make a brighter day
So let's start giving
There's a choice we're making
We're saving our own lives
It's true we'll make a better day, just you and me
When you're down and out
There seems no hope at all
But if you just believe
There's no way we can fall
Well, let us realize
That a change can only come
When we stand together as one-
Questo qualcuno ha una voce stupenda.
-We are the world, we are the children
We are the ones who make a brighter day
So let's start giving
There's a choice we're making
We're saving our own lives
It's true we'll make a better day, just you and me
We are the world, we are the children
We are the ones who make a brighter day
So let's start giving
There's a choice we're making
We're saving our own lives
It's true we'll make a better day, just you and me
We are the world, we are the children
We are the ones who make a brighter day
So let's start giving
There's a choice we're making
We're saving our own lives
It's true we'll make a better day, just you and me
We are the world, we are the children
We are the ones who make a brighter day
So let's start giving
There's a choice we're making
We're saving our own lives
It's true we'll make a better day, just you and me
It's true we'll make a better day, just you and me-
Adoro
questa canzone.
Michael e
Lionel sono due geni.
Apro gli
occhi e ne incontro due castani che ricambiano il mio sguardo.
-Complimenti
signora,hai una voce bellissima.-
-Grazie
piccola. Ma che cosa ci fa una bimba come te in cima alla scogliera,a quest’ora
di notte?-
-Una
passeggiata.-
-E la mamma ti
lascia venire?-
-No. Sono
uscita di nascosto.-
-Lo
sai,vero,che potresti farti male?-
-Invece non mi
posso fare male.-
I bambini
non si rendono conto dei pericoli.
Sarà meglio
che la riporti a casa.
-Meglio non
rischiare. Dimmi dove abiti così ti riaccompagno, va bene?-
-Via Delle
Camelie,13-
-Ma…in Via
delle Camelie,13, c’è il cimitero!-
Mi volto ma
è svanita.
Un attimo.
Svanita?
Non può
essere svanita.
Nessuno può
svanire!
A meno che…
Merda,adesso
ho anche le allucinazioni.
Meglio
tornare a casa.
-LASCIAMI!
LASCIAMI,LURIDO MAIALE!-
Sembra la
voce di Amelia.
Ma non può
essere.
Lei non
esce mai dopo le 23:00.
-TI HO DETTO
DI LASCIARMI!-
Però sembra
proprio lei.
Meglio
controllare.
Ma…
È lei!
E quello è…
William?
William che
tenta di violentare una ragazza?
Aspetta.
VIOLENTARE??
-EHI TU!
LASCIALA ANDARE,CHIARO?-
-E TU CHE
CAZZO VUOI?-
-TI HO DETTO
DI LASCIARLA!-
-LEI E’ LA MIA
RAGAZZA E LE FACCIO CIO’ CHE VOGLIO!-
-QUESTO LO
DICI TU!-
-LURIDA
PUTTANA!-
-MICA SONO TUA
SORELLA!-
-LASCIA STARE
MIA SORELLA!-
-E TU LASCIA
STARE AMELIA!-
-NON FINISCE
QUI!-
-APPUNTO!
PROVACI DI NUOVO E UNA DENUNCIA NON TE LA LEVA NESSUNO! Amelia? Andiamo.-
-Ma… ma io…-
-MUOVITI!-
Povera
Amelia.
È colpa mia
se si è trovata in questa situazione.
-Oddio Karen… se non ci fossi stata tu…-
-Ti avrebbe
violentata. Sali in macchina.-
-Posso venire
a dormire a casa tua?-
-Ma certo.
Prima però dobbiamo fare un salto alla polizia.-
-Ma… avevi
detto che lo avremmo denunciato solo se ci avesse riprovato!-
-E secondo te
non ci riprova?-
-No… secondo
me ha avuto paura.-
-Paura?
Amelia,tu sei troppo ingenua.-
-Ma…-
-Basta. Ora
andiamo alla polizia e lo denunciamo.-
-Va bene… ma
non sapevo avessi un carattere così forte. Ti ho sempre considerata una persona
fragile.-
-Grazie
dell’appoggio tesoro!-
Ha visto
giusto.
Ma non
posso darglielo a vedere.
-Salve,vorremmo
denunciare un tentato stupro.-
-Signorina,lei
ha molto coraggio. Contro chi è stato perpetrato il tentativo?-
-Contro la mia
amica ovviamente.-
-Che vuol dire
ovviamente?-
-Ovviamente
vuol dire “che è ovvio”.-
-Questo lo so
ma…-
-Agente non mi
faccia perdere tempo. Quell’idiota è ancora a piede libero.-
-Certo,Certo.
Allora,mi servono i suoi dati…-
Quello
stramaledetto stronzo è uscito di prigione su cauzione.
Che
giustizia del cazzo!
Bussano
alla porta.
Meglio
prendere la pistola,potrebbe essere lui.
-SEI UNA
PUTTANA!-
-TI HO GIA’
DETTO CHE NON STAI PARLANDO CON TUA SORELLA!-
-MODERA I
TERMINI!-
-MODERALI TU!-
Tenta di
strangolarmi ma riesco a buttarlo a terra e puntargli contro la pistola.
-ALZATI E
ANDIAMO ALLA POLIZIA,SE NON VUOI MORIRE!-
-TU? UCCIDERE
ME?-
Cazzo la
pistola.
L’ha presa.
Sta per
premere il grilletto.
BANG!
Sono morta?
No.
Riesco ad
aprire gli occhi.
Ma allora
chi ha preso il proiett…
-AMELIA!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-
Il mio urlo
rauco sembra rimbombare in tutta la casa vuota.
Il figlio
di puttana se l’è data a gambe e ha abbandonato la pistola qui.
Ma ora lo
aggiusto io.
-Pronto,polizia?
Vorrei denunciare un omicidio in Via…-
Sono al
telefono da un’ora e mezza.
Ma per
fortuna ho finito.
-…ah,e c’è
anche un altro corpo qui. Ma la ragazza si è suicidata.-
-Chi si è suicidata?-
-Io.-
-Signorina? Signorina?-
BANG!
-SIGNORINA!-
Troppo
tardi.
Non sono
più qui.