Meow.
Louis sorride quando sente la mano di Harry infilarsi tra i suoi capelli per grattarlo dietro le orecchie; ha gli occhi chiusi e le ginocchia contro il petto, e allunga appena il collo per poter sfregare il viso contro la sua gamba. Lo sente ridacchiare, prima che la mano si allontani e le sue labbra si posino piano sulla sua fronte.
“Sei rimasto qui tutto il giorno, vero?” mormora Harry, baciandogli anche una tempia e sfregando il naso vicino all'attaccatura dei suoi capelli; Louis annuisce, ancora ad occhi chiusi, allungando una mano per posarla contro la sua nuca e tirarlo verso di sé, facendogli perdere l'equilibrio e trovandoselo sdraiato addosso. Socchiude le palpebre con un verso contento, il viso divertito di Harry a pochi centimetri dal suo, e solleva la testa per sfiorare le labbra con le sue e leccargli l'angolo della bocca con un sorriso.
“Sei pigro,” sussurra l'altro, scuotendo il capo, ma invece di alzarsi e portarlo di peso in cucina per farlo mangiare, come fa in genere, si sistema meglio sul divano, circondandogli la vita con le braccia e ridacchiando quando la coda dell'ibrido si arrotola intorno al suo polso; gli accarezza la base della schiena con affetto, e Louis comincia a fare le fusa senza nemmeno rendersene conto, premendo il volto contro il collo di Harry e cominciando a leccarlo piano, schiacciando le mani contro il suo petto e lasciandosi scappare un miagolio di tanto in tanto.