12/09/2013
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Harry si morde le labbra mentre fissa il test di gravidanza che ha nelle mani, quello che Louis, il suo fidanzato da due anni, ha appena fatto.
Le due lineette sono apparse solo due minuti prima ed Harry non riesce a crederci, non riesce a credere che il suo fidanzato aspetti realmente un bambino, come avevano sospettato negli ultimi giorni e non riesce a credere di essere stato così stupido e sbadato da lasciare che accadesse. Hanno solamente appena diciott’anni e vanno ancora a scuola, come riusciranno a crescere questo bambino?
«Harry» lo chiama Louis cercando la sua mano per stringerla, «cos’è uscito?» chiede ansioso percependo all’istante il tremolio della mano di Harry sotto la sua.
Il riccio alza la testa per guardare gli occhi smarriti e freddi di Louis e gli basta accarezzargli la guancia per far capire tutto a Louis che, con un singhiozzo, scoppia a piangere.
Con le mani appoggiate alle pareti e i passi piccoli e precisi, Louis arriva vicino alla cucina senza fare nessun rumore e si appoggia con la schiena al muro, per cercare di capire cosa stanno dicendo le due donne che si trovano nella stanza. E Louis lo sa che stanno parlando di lui.
«Non possiamo lasciarglielo tenere» dice Johanna, sua madre, con un tono di voce disperato, «Louis è cieco e ha solamente diciott’anni, non permetterò a mio figlio di rovinare la sua e la vita di qualcun altro per questo incidente. Louis non è capace di badare ad un bambino» continua.
Anne, la madre di Harry, mormora qualcosa a bassa voce e Louis scivola a terra, rannicchiando le ginocchia al petto e nascondendo la testa tra le braccia continuando a sentire “cieco” in ogni parola di sua madre e di Anne.
Ed è questo il problema, se non fosse cieco potrebbe tenere il suo bambino, se non fosse cieco potrebbe sapere come è fatto Harry e guardarlo mentre fanno l’amore, se non fosse cieco tutto sarebbe più semplice.
«Lo farò abortire» sono le ultime parole che sente dire da sua madre prima che Harry lo abbracci forte e lo porti in camera.
«Va tutto bene» gli dice Harry appena si siedono sul letto. Se lo stringe contro e gli bacia i capelli mentre Louis continua a piangere, più forte di prima. «Va tutto bene» ripete ma Louis scuote la testa, stringendo tra i pugni la sua maglietta.
«Vuole farmi abortire» singhiozza restando sul petto di Harry, «ha detto che non sono capace di crescerlo perché sono cieco».
Harry porta istintivamente una mano sul ventre non ancora gonfio di Louis e glielo accarezza, «saremo noi a decidere» gli sussurra «e sarà sicuramente bellissimo come te» dice subito dopo alzando il viso di Louis e baciandolo sulle labbra con dolcezza.
Louis si calma improvvisamente sentendo le parole di Harry e «quindi vuoi tenerlo?» gli chiede impazientemente. Il riccio sorride ampliamente e «sì, amore» risponde ricevendo in cambio un abbraccio da parte di Louis che lo lascia senza respiro.
«Per fortuna ci sei tu, prima ero totalmente perso e neanche lo sapevo».
Le due lineette sono apparse solo due minuti prima ed Harry non riesce a crederci, non riesce a credere che il suo fidanzato aspetti realmente un bambino, come avevano sospettato negli ultimi giorni e non riesce a credere di essere stato così stupido e sbadato da lasciare che accadesse. Hanno solamente appena diciott’anni e vanno ancora a scuola, come riusciranno a crescere questo bambino?
«Harry» lo chiama Louis cercando la sua mano per stringerla, «cos’è uscito?» chiede ansioso percependo all’istante il tremolio della mano di Harry sotto la sua.
Il riccio alza la testa per guardare gli occhi smarriti e freddi di Louis e gli basta accarezzargli la guancia per far capire tutto a Louis che, con un singhiozzo, scoppia a piangere.
Con le mani appoggiate alle pareti e i passi piccoli e precisi, Louis arriva vicino alla cucina senza fare nessun rumore e si appoggia con la schiena al muro, per cercare di capire cosa stanno dicendo le due donne che si trovano nella stanza. E Louis lo sa che stanno parlando di lui.
«Non possiamo lasciarglielo tenere» dice Johanna, sua madre, con un tono di voce disperato, «Louis è cieco e ha solamente diciott’anni, non permetterò a mio figlio di rovinare la sua e la vita di qualcun altro per questo incidente. Louis non è capace di badare ad un bambino» continua.
Anne, la madre di Harry, mormora qualcosa a bassa voce e Louis scivola a terra, rannicchiando le ginocchia al petto e nascondendo la testa tra le braccia continuando a sentire “cieco” in ogni parola di sua madre e di Anne.
Ed è questo il problema, se non fosse cieco potrebbe tenere il suo bambino, se non fosse cieco potrebbe sapere come è fatto Harry e guardarlo mentre fanno l’amore, se non fosse cieco tutto sarebbe più semplice.
«Lo farò abortire» sono le ultime parole che sente dire da sua madre prima che Harry lo abbracci forte e lo porti in camera.
«Va tutto bene» gli dice Harry appena si siedono sul letto. Se lo stringe contro e gli bacia i capelli mentre Louis continua a piangere, più forte di prima. «Va tutto bene» ripete ma Louis scuote la testa, stringendo tra i pugni la sua maglietta.
«Vuole farmi abortire» singhiozza restando sul petto di Harry, «ha detto che non sono capace di crescerlo perché sono cieco».
Harry porta istintivamente una mano sul ventre non ancora gonfio di Louis e glielo accarezza, «saremo noi a decidere» gli sussurra «e sarà sicuramente bellissimo come te» dice subito dopo alzando il viso di Louis e baciandolo sulle labbra con dolcezza.
Louis si calma improvvisamente sentendo le parole di Harry e «quindi vuoi tenerlo?» gli chiede impazientemente. Il riccio sorride ampliamente e «sì, amore» risponde ricevendo in cambio un abbraccio da parte di Louis che lo lascia senza respiro.
«Per fortuna ci sei tu, prima ero totalmente perso e neanche lo sapevo».