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Autore: carocrazymofo    12/09/2013    1 recensioni
"Cazzo com'è bella, è cresciuta davvero" si ritrovò a pensare portando alla mente le immagini di quando erano piccoli, mentre giocavano con Louis nel giardino di casa di Harry.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La casa era piena di gente. Come sempre d'altronde.

Ragazze e ragazzi ubriachi fradici ovunque, bottiglie di alcolici in ogni superficie di ogni stanza, musica a volume così alto da perforarti i timpani e una nuvola di fumo denso al soffitto per tutte le sigarette - e non solo - che venivano fumate all'interno.
Il padrone di casa, Louis, il loro migliore amico, Harry, la sorella di Louis, Cara, più altre due ragazze e altri due ragazzi erano seduti sul pavimento del salone, la stanza più grande della casa.
Erano tutti, dal primo all'ultimo, pieni d'alcol fino alla punta dei capelli e nessuno di loro aveva la minima idea di ciò che stava succedendo.
 
"Lou, quanto ti ci vuole a chiudere uno spinello?" domandò con un sorriso ebete sul volto Harry , guardandolo con le palpebre calate
 
" Un secondo, sono in una posizione un po' scomoda sai" disse ironico, spostando lo sguardo su una delle due ragazze, avvinghiata al suo collo, intenta a lasciargli un segno rosso ben evidente prorpio sotto al mento.
 
Harry scoppiò a ridere portandosi la bottiglia di vino alla bocca con un gesto automatico e lanciando occhiate a Cara, che era seudta di fronte a lui, accanto a uno dei ragazzi che non staccava la sua lurida mano dalla coscia della ragazza.
 
"Dammi l'accendino Haz" disse Louis, scostandosi i capelli dal viso senza fare quasi più caso alla ragazza che era su di lui.
 
Accese lo spinello che teneva tra le labbra, chiudendo gli occhi e portando la testa all'indietro mentre aspirava, movimento che lasciò ancora più spazio a quella ragazza, che gli si avvicinò ancora di più.
 
Continuarono così, mentre si passavano per un verso la canna a turno, e per il verso opposto la bottiglia di vino rosso. Louis era nel bel mezzo di una sezione di baci non prorpio delicati con quella tipa di cui neanche si ricordava il nome, Cara era ancora intenta a sorridere e chiacchierare con il ragazzo che - ancora - non le toglieva di mani di dosso, mentre Harry era più che ubriaco, più che fatto, seudto su quel pavimento con gli occhi persi nel vuoto.
 
"Noi.. torniamo subito" disse ad un tratto Louis, con una mano intorno alla vita di quella ragazza - che forse si chiamava.. Mila, si doveva essere Mila- e sorridendole mentre lei si mordeva il labbro inferiore.
 
Harry neanche gli rispose, annuì soltanto senza staccare lo sguardo da Cara e da quel viscido accanto a lei, che aveva fatto scivolare la mano sotto la canottiera che indossava la ragazza. Louis e Mila scomparvero nel caos della festa e Harry, deciso a non rimanere come un coglione davanti a quei due, si alzò dirigendosi in terrazza.
Si accese una sigaretta, mentre fissava il panorama londinese che offriva l'attico di casa di Louis. Sorseggiava birra da una bottiglia di Beck's presa chissà dove, e pensava a Cara.
"Che cosa ci troverà in quello. Cazzo com'è bella, è cresciuta davvero" si ritrovò a pensare portando alla mente le immagini di quando erano piccoli, mentre giocavano con Louis nel giardino di casa di Harry.

Cara portava sempre i capelli biondi legati in delle treccie e si vestiva sempre come un maschiaccio, cosa che ad Harry è sempre piaciuta.
Un pomeriggio, quando avevano sei anni circa, Cara litigò con Louis e si rifugiò in camera sua. Harry la trovò che piangeva e la abbracciò senza dire niente.
"Ti voglio bene Hazza" disse lei con gli occhioni azzurri, come quelli del fratello, pieni di lacrime "promettimi che non mi lascerai mai da sola"
"Te lo proemtto Ca, non ti lascerò mai, ci sarò sempre quando sarai triste" rispose quel bambino con gli occhi verde prato e i capelli riccissimi che gli cadevano sulla fronte.
Si diedero il mignolo come simbolo di promessa, ed Harry non se lo scordò mai.
 
Ora cara era più bella che mai, aveva 19 anni, era più piccola di due anni di Louis e di uno di Harry; aveva i capelli biondi lunghi sino al seno, in contrasto con le folte sopracciglia scure e un sorriso che faceva perdere un battito al cuore di Harry ogni volta.
Non riusciva a togliersela dalla testa.
 
Tornò in sala, prorprio dove erano seduti tutti fino a poco tempo prima, ma Cara e il ragazzo che era con lei non c'erano. Harry si guardò intorno, cercandola con lo sguardo, preoccupato per non sapeva neanche lui quale motivo. Non riusciva a vederla da nessuna parte. 
Si fece largo tra la folla, ma niente.
 
" El, hai visto Cara?" chiese ad Eleonor, una loro amica, intenta a rollare quello che sembrava uno spinello 
 
"Ehmm.. si, l'ho vista una decina di minuti fa con un tipo che la teneva per un polso. Non si reggeva molto in piedi, non sembrava stare molto bene" rispose lei con il tono di chi aveva bevuto fin troppo.
 
"Ok grazie El" disse Harry con il cuore che gli batteva a mille. 
 
"Dove cazzo era? Gli spacco la faccia a quel coglione" pensava nella sua testa, mentre quasi correva tra gli invitati dirigendosi al piano di sopra, dove c'erano le camere da letto.
 
In meno di dieci secondi si ritrovò davanti alla camera di Cara. Sulla porta erano attaccate le fotografie di lei, lui e Louis, da quando erano piccoli fino a quelle più recenti, e  Harry sorrise guardandole. I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce della ragazza 
 
"No Dan, lasciami" riuscì solo a capire Harry.

In quel momento cominciò  a non capire più nulla, e non per l'alcol o per l'erba in circolo nel suo corpo.
Il sangue gli bolliva nella vene, il cuore quasi gli usciva dal petto per come batteva forte e automaticamente strinse i pugni fino a farsi male con le sue stesse unghie. Non sapeva che fare, era paralizzato.
Ad un tratto, corse verso la camera di Louis, dall'altra parte del corridoio. Non si preoccupò neanche di bussare, spalancò la porta e pochi attimi dopo se ne pentì: Louis era steso con i boxer calati sino alle caviglie, sopra la ragazza completamente nuda.
 
"Ma sei pazzo? Bussare no eh?" urlò Louis staccandosi da Mila e tirandosi su i boxer, mentre la ragazza si copriva imbarazzata il corpo con il lenzuolo. Louis si avvicinò ad Harry che lo prese per un braccioe  lo tirò forte sull'uscio della porta, più vicino a lui
 
"Si può sapere che vuoi? Devi vomitare? Sai dov'è il bagno" gli disse mentre già stava tornando dentro la camera.

Harry lo tirò ancora più bruscamente a sè
 
 "Vieni, Cara e Dan stanno nella sua stanza, ma ho sentito Cara che diceva a quella testa di cazzo di lasciarla, aveva bevuto molto e.." gli diceva Harry più agitato che mai, con gli occhi sbarrati che guardavano il pavimento e un braccio dietro la testa. Camminava avanti e indietro senza riuscire a stare fermo. 
 
"Haz calmati" gli rispose l'amico, cercando di tranquillizzarlo "Cara è grande, sa badare a sè stessa e" non riuscì a finire la frase perchè venne interrotto da un urlo proveniente dalla camera della ragazza.
Harry e Louis si guardarono, entrambi con il terrore e con la rabbia negli occhi. Harry corse più veloce dell'amico e in un attimo sfondò la porta della stanza. Si trovarono di fronte a Cara, stesa sul letto con le lacrime che le colavano lungo le tempie, dagli angoli degli occhi e Dan, sopra di lei, con una mano che le bloccava i polsi sopra la testa e l'altra sotto la gonna della ragazza, mentre le baciava violentemente il collo.
Lo sguardo di Cara chiedeva solo una cosa: aiuto. Non appena vide Harry e suo fratello sulla porta gli occhi le si riempirono di gratitudine. Harry senza pensarci un attimo, spinto dalla rabbia e dalla violenza, si fiondò sul ragazzo tirandolo per la t shirt per farlo alzare e gli sferrò un pugno in pieno naso. Quello cadde a terra portandosi le mani sulla ferita e il sangue cominciò a scendere a fiotti. 
Cara si alzò e corse da suo fratello, che la circondò con le braccia muscolose stringendola a sè più forte che poteva, e lei cominciò a singhiozzare.
Harry continuava a colpire il ragazzo, sul viso, nella pancia, e quello continuava a lamentarsi,
 
"Pezzo di merda, fai schifo" glu urlava senza controllo e con le vene del collo che gli pulsavano incessantemente.
 
"Harry basta, lascialo stare, così lo uccidi" gli disse Louis prendendolo per un braccio e cercando di bloccarlo
 
"E' quello che voglio, deve morire questa testa di cazzo" sbraitò Harry, piegandosi verso il ragazzo, ad un centimentro dal suo viso coperto di sangue
 
"Ti prego Harry, fermati" fu Cara a parlare questa volta, prendendo la mano del suo amico, che in quell'esatto istante si fermò, guardandola negli occhi per la prima volta da quando aveva messo piede nella camera.
Allora Harry lo prese per la t hirt, quasi sollevandolo da terra con tutta la forza che aveva in corpo. Lo trascinò in questa maniera fino al piano inferiore, mentre quello continuava a tenere la mano sul naso che sanguivana, senza neanche riuscire a muoversi. Louis e Cara, ancora tra le sue braccia, li seguirono, fino a quando arrivarono davanti alla porta di ingresso; Harry la aprì e buttò letteralmente fuori Dan, facendolo cadere a terra, sotto gli occhi di tutti, che improvvisamente si zittirono.
 
"Prova farti vedere un'altra volta da me, e giuro che ti uccido con le mie mani" gli urlò. Quello si alzò zoppicando e sanguinando e si allontanò dalla casa.
 
"Ok gente, fuori" gridò Louis al resto degli invitati, che tra brusii e ruomori, si dileguarono in pochi minuti.
 
La casa era vuota, c'erano solo Harry, Cara e Louis. La ragazza si stese sul divano, ancora scossa e spaventata, mentre Harry e Louis, dopo aver riordinato un po' la casa, si fermarono in terrazza a fumare una sigaretta. Nessuno dei due diceva niente, nessuno dei due aveva il coraggio di parlare.
 
"Grazie" riuscì solo a dire Louis,  guardandolo.

Harry notò che Louis aveva gli occhi lucidi e sapeva che non era proprio il tipo che piangeva, che si faceva vedere insicuro. Per questo tutto ciò che fece fu abbracciarlo, più forte che poteva, e si accorse che il suo amico si lasciò andare solo quando sentì la sua t shirt bagnarsi di lacrime.
 
"Sai che farei qualsiasi cosa per lei Lou" e lui annuì soltanto.
 
I due entrarono e Louis salì in camera sua. Harry raggiunse il salone dove dormiva Cara e si sedette sul pavimento, con la schina poggiata al divano dove era stesa.
Sentì la mano della ragazza posarsi sulla sua spalla
 
"Haz" gli sussurrò e Harry le strinse la mano con la sua.
 
"Hey" riuscì soltando a dirgli, con la voce spezzata.
 
Si alzò e si sdraiò accanto a lei, abbracciandola.
 
"Grazie, non so cosa farei se non ci fossi tu" gli disse. 

" Te l'ho promesso, anni fa, non ti lascrò mai".
  
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