La Nascita della Famiglia Vongola

Quello era stato un giorno davvero intenso per Vongola Primo.

Tra giri di ronda, incontri tra famiglie alleate e combattimenti giornalieri, Giotto aveva appena terminato l'ultimo paio di batterie disponibili per la sua giornata.

Avrebbe sistemato dei documenti e sarebbe subito filato a letto, non era mai stato tipo da restare sveglio fino a tardi.

Come ultimo "lavoro" gli si era presentato davanti quel fatidico "contratto" che, una volta firmato, avrebbe ufficializzato l'esistenza della famiglia Vongola.

Era indeciso, troppo dubbioso e decisamente stressato.

La vita di tante persone sarebbe dipesa da quella scelta: creare o no i Vongola? Era davvero la cosa giusta da fare?

In quel momento entrò G nel suo studio che, dopo essersi sfilato la giacca, gli si avvicinò << Allora Primo, ha finito di lavorare per oggi? >> chiese dandogli del "lei" in segno di rispetto.

<< Oh, G…si, quasi…secondo te che dovrei fare? E' corretto a parer tuo, imporre il nostro senso di lealtà e giustizia? Magari dovrei ripensarci e lasciar perdere il progetto della famiglia… >> disse incerto il biondo.

Il rosso, comprendendo il suo boss, affermò << Primo, non è quello che fa, lei non si è mai imposto su nessuno. Il suo desiderio era, ed è, quello di aiutare il prossimo…ed è per questo che sia io che gli altri Vongola la seguono ciecamente. >> aveva colpito nel segno, era sempre stato quello il sogno di Giotto.

<< G… >> mormorò il Cielo. 

Il suo braccio destro aveva ragione? 

Oppure si stava facendo condizionare dall'amicizia che li legava da anni? 

Lo fissò negli occhi e capì che non vi era una traccia di menzogna; lui non era una persona fragile e tanto meno compassionevole, se aveva qualcosa da dire non ci pensava due volte.

<< La scelta è sue Primo, noi le staremo accanto. >> terminò la Tempesta per poi uscire la stanza << Buonanotte, Primo. >>.

"Ok…si, sono arrivato sin qui credendo nelle mie convinzioni e non ho alcuna intenzione di mollare adesso. I Vongola nascono per aiutare il mondo e, beh…se un giorno qualcosa andrà storto, ne sarà comunque valsa la pena." pensò l'uomo, che decise quindi di mettere la firma e la fiamma sul foglio.

Quella notte, si girò e rigirò nel letto cercando di scacciare via i brutti pensieri e, quando finalmente si addormentò, si ritrovò in una cittadina che mai aveva visto prima.

Era pacifica, tranquilla e pacifica.

L'aria che si respirava era pura e fresca come quella di campagna.

Chiuse gli occhi e prese un bel respiro quando sentì una voce prorompente << Nozomi! Quanto tempo ancora hai intenzione di dormire, pigrona?! >>.

Era la voce di una donna e proveniva da una villa al quanto colorata << Non è affatto vero, non sto dormendo...! >> disse un'altra voce, 'sta volta più assonnata e infantile.

Giotto attratto dalle voci si diresse verso la casa, quando ne uscì di corsa una ragazzina sui quattordici anni.

Aveva dei medio-lunghi capelli castani e degli espressivi occhi marroni.

Lui si sentì attratto dalla giovane e quando tentò di toccarla, le passò attraverso.

Proprio allora si risvegliò nel suo letto, ma prima di riprendere conoscenza aveva visto, appeso al collo della ragazza un medaglione con sopra scritto "Vongola XI".

Quando quella mattina Vongola Primo uscì in salone, dove gli altri guardiani si radunavano solitamente, si avvicinò al rosso << Sai G…credo proprio di aver fatto la scelta giusta. >> disse, per poi accennare un sorriso compiaciuto.

Dedico questa fan fiction alla fantastica Lushia, autrice della Famiglia Vongola XI, spero che le sia piaciuta e la ringrazio ancora per tutto quello che fa, e per averci regalato una storia bella e appassionante come la sua.

-Killer Shizuku-