Silenzio.
L’albergo era immerso nel buio e nella pace. I rumori delle strade erano lontani e la zona circostante era completamente tranquilla.
Izzy si tolse la camicia sudata, era un sollievo levarsi di dosso quella stoffa bagnata ed appiccicaticcia dalla pelle.
Appallottolò l’indumento e lo lanciò sulla sedia, non aveva la minima voglia di metterlo a lavare, l’avrebbe fatto l’indomani.
Stare solo non gli dispiaceva, anzi, stava meglio per i fatti suoi. Senza groupies, casino, alcol e droghe.
Era un uomo nuovo ora, si era ripulito da tutta quella merda, e stava meglio.



All’improvviso qualcuno cominciò a bussare con notevole insistenza alla sua porta.
Jeff aggrottò le sopracciglia scure, chi mai poteva essere? In fondo era stato abbastanza esplicito: non voleva essere disturbato, per nessuna ragione al mondo.
Quel qualcuno non demordeva e il chitarrista andò ad aprire, sospirando rassegnato.
Un Axl Rose completamente ubriaco fece la sua comparsa da dietro la porta.
Izzy alzò gli occhi al cielo e lo afferrò per un braccio, trascinandolo all’intero nella stanza «Entra, su.»
Il rosso barcollava, era talmente brillo che dovette aggrapparsi all’amico per non cadere.
Jeff arricciò il naso, il cantante puzzava di sudore, di fumo, di birra e di vomito «Bill, devi darti assolutamente una lavata.» sentenziò mentre gli sfilava la maglia sporca.
Axl ondeggiò in direzione della vasca da bagno, Izzy aprì l’acqua e aspettò che diventasse calda.
Una volta che l’acqua assunse la temperatura adatta, il chitarrista ordinò all’amico di lavarsi.
Una volta che Axl fu entrato nella vasca, Izzy chiuse la porta e si accasciò sul pavimento. Si mise le mani nei capelli e sospirò, il suo piano di starsene tranquillo per i fattacci suoi era sfumato.
Il moro si rialzò, si avvicinò al letto e cercò un paio di boxer da prestare all’amico. Come una vera rockstar, Axl non indossava mai l’intimo, e dato che i suoi vestiti erano in condizioni pietose, il chitarrista aveva deciso di prestargli degli abiti.


Dopo circa mezz’ora, Axl uscì dal bagno completamente nudo, i capelli rossi gocciolavano senza sosta lungo le sue spalle.
Jeff sospirò e gli tese i boxer «Tieni, per una volta puoi concederti il lusso di indossarli.»
Il cantante non rispose, ma rimase immobile davanti all’altro.
«Bill?» domandò incerto Izzy «Sei ancora tra noi viventi?»
Axl fece due passi nella sua direzione e sussurrò a pochi centimetri dalle sue labbra «Baciami.» sussurrò.
Izzy arrossì e si allontanò di scatto «Billy, che cazzo stai dicendo?»
Rose non rispose, si mosse verso di lui e gli gettò le braccia al collo.
Lo baciò prepotentemente, gli ficcò senza tante cerimonie la lingua in bocca e cominciò ad esplorargli minuziosamente il palato.
Più Izzy cercava di scostarsi, più la presa di Axl aumentava. Alla fine il moro cedette, e lasciò che il bacio continuasse.
Si staccarono per carenza d’ossigeno e, con le gote in fiamme, Izzy borbottò «Mi hai baciato, sei soddisfatto?»
«Niente affatto.»
«Cosa vuoi ancora?» domandò.
Axl riprese possesso della sua bocca, ma a differenza di prima, fu un bacio più gentile e Izzy si ritrovò a ricambiarlo con dolcezza.
Il rosso si staccò appena dalle sue labbra e mormorò «Adesso voglio te.» e riprese a baciarlo, mentre con le mani cercava di slacciargli i pantaloni.
«Sei sicuro di quel che fai?» domandò con un leggero ansito l’altro.
«Sì» rispose semplicemente «E tu?»
Izzy scosse la testa «Solo per questa volta, ma sì.»




Angolo della matta:
Uh, parliamoci chiaro. 
Questa cosa non ha assolutamente senso, ma volevo togliermi lo sfizio di fare una slash su questi due compagni di merende.
Ringrazio la mia cara amica Deborah (De_drums) per avermi fatto da beta.
E niente, mi sono tolta lo sfizio e son contenta. 
Lascio a voi i commenti.
A presto -scuola permettendo. Eh sì, ho ricominciato la scuola e quest'anno devo tenere bene la zucca sui libri, non voglio perdere un altro anno-

Sciao!