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Autore: LyStyles    13/09/2013    1 recensioni
Entrasti in quello squallido locale dove ogni cosa sembrava nulla in confronto a te, e io accecato dall'alcool anche ti vedevo come l'angelo venuto per salvarmi, ed eri lì, infatti, a sorridermi puro mentre io puzzavo di sudore e alcool, a baciare la mia bocca sporca, mettendo le mani fra i miei capelli un po' unti o fra la mia barba ispida e poco curata.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Phoenix.


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Partecipa al Louis!Fest di Wanki!Fic.”



Ero perso, vivevo solo suonando in quello squallido locale ogni sera, ubriacandomi dopo aver finito e sperperando tutti i soldi della paga.

Tornavo a casa, quel seminterrato sporco, polveroso e puzzolente, con un vecchio materasso buttato a terra che usavo chiamare letto.

Non mi ero reso conto di quanto stessi cadendo in basso prima di trovare te, i tuoi occhi verdi, i capelli morbidi e puliti, il viso liscio, l'alito che sapeva di menta, di denti appena lavati, la camicia pulita, i capelli che profumavano di camomilla.

Entrasti in quello squallido locale dove ogni cosa sembrava nulla in confronto a te, e io accecato dall'alcool anche ti vedevo come l'angelo venuto per salvarmi, ed eri lì, infatti, a sorridermi puro mentre io puzzavo di sudore e alcool, a baciare la mia bocca sporca, mettendo le mani fra i miei capelli un po' unti o fra la mia barba ispida e poco curata.

Mi accompagnasti a casa, baciandomi la bocca con passione, mi togliesti tutti i vestiti sporchi, ero nudo davanti a te, come non lo ero mai stato davanti a nessuno.

I nostri vestiti si mischiarono sul pavimento accanto al materasso, i nostri corpi così diversi, il tuo profumato col mio puzzolente.

Ci unimmo, ci scambiammo i sapori, marchiai la tua pelle con le labbra e i denti, strinsi quei riccioli fino allo sfinimento, mentre tu carezzavi la mia barba, i miei peli sul petto sorridendo.

Per la prima volta nella mia vita qualcuno mi guardava con voglia, come se fossi una bella bella persona, qualcuno mi guardava con amore.

Le tue mani pulite e morbide strinsero le mie, callose, sporche, ma fini e lunghe, le nostre dita si intrecciarono prima che tu mi sorridesti di qual sorriso che avevo visto solo nei film.

E mi sentii morire.

Caddi nel vortice dei tuoi occhi verdi, mi mancò il respiro, poi mi baciasti ancora, prima di rivestirti e di uscire, solo dopo esserti girato a guardare il mio corpo nudo ancora una volta.





La sera seguente eri ancora lì, venisti presto, dandomi uno sporco bacio bagnato sulle labbra mentre muovevo le dita su quel piano vecchio e consumato del locale.

Mi ubriacai di baci quella sera, al posto dell'alcool.

Ti condussi verso casa ancora, facemmo l'amore tutta la notte, ancora e ancora, finchè stanchi non ci sdraiammo, la tua testa sul mio petto, i tuoi ricci sotto il mio naso.

Non eri parte di quel mondo, del mio mondo, non eri adatto a stare fra la polvere e la sporcizia, eri come una principessa, fatta per essere protetta, circondata da ancelle che le pettinano i capelli e le lavano i vestiti.

Stonavi con i mobili vecchi e mangiati dai tarli, stonavi con la mia barba e la mia ria sporca, non curata.

Così mi alzai, mi presi la tua mano e ti trascinai nel piccolo cortile a riparo da occhi indiscreti dietro il palazzo dove vivevo.

Nudo alla luce della luna la tua pelle sembrava ancora più pallida, più pura e mi venne voglia di sporcarla, facemmo l'amore nella terra bagnata dal temporale del giorno prima, venni sul tuo petto sporcandolo, i tuoi ricci terrosi, le guance sporche.

Louis.” mi dicesti mentre ti baciavo con foga ancora e ancora, mi fermasti tornasti in casa e prendesti i vestiti e uscisti di casa mia anche quella notte.

Dio solo sa quanto avrei voluto svegliarmi con la tua faccia davanti a me, ammirarti dormire, coprirti con le lenzuola e baciarti mentre avevi gli occhi ancora socchiusi, ascoltare la tua voce raschiata della mattina.

Dio solo sa quanto avrei voluto averti mio.





Entrasti nel locale anche la sera successiva, bevemmo, ci baciammo, poi mi portasti a casa tua, la macchina grande e pulita, la casa spaziosa, i mobili in bianco e in rosso, i muri chiari, era spendente, come eri te.

Mi vergognai di averti fatto entrare nella mia squallida casa, mi vergognai così tanto che volli scappare.

Ma eri come una calamita, ero ipnotizzato dal tuo tocco che mi guidava, da i tuoi baci, quella sera facemmo l'amore nella tua stanza da letto che sapeva di lavanda, sul materasso a doghe così morbido, fra lenzuola profumate.

Quella sera parlammo più del solito, ti rivelai i miei sogni nudi abbracciati sotto le coperte, fra un bacio e l'altro ti rivelai i miei segreti e tu facesti con i tuoi.

Tu raccontati della mia famiglia, e tu mi raccontasti del tuo ricco padre e della tua ricca madre, del lavoro in banca che avevi e mi sentii inadeguato, mi sentii diverso.

Sentivo che quelle cose che avevo provato, sarebbero state invano, sapevo che quella sensazione che tu mi avessi guardato con amore era solo una farsa.

Non ti saresti mai potuto innamorare di me.

A notte inoltrata mi aiutasti a rivestirmi e mi portasti a casa, ancora.

Quella sera mi feci la barba, mi lavai i capelli e mi insaponai per bene il corpo, sistemai casa, la spolverai bene, misi il materasso in un angolo e mi addormentai quando il sole stava ormai sorgendo felice e soddisfatto.





Quando il campanello del mio seminterrato suonò pensai ad uno dei soliti scherzi dei miei amici, non mi sarei mai immaginato dei signori di un negozio di arredamento che portavano, un armadio, un divano, un letto e una cucina nuova e iniziavano a montarla.

Tu, mi avevi regalato tutto quello, solo per me.

Suonò ancora il campanello e uno dei più belli pianoforte a coda che avessi mai visto stava per essere portato in casa mia.

La sera quando ti vidi ti abbracciai, avevi realizzato un mio sogno, avevi cambiato la mia vita.

Mi carezzasti le guance lisce, assaporarsi le mie labbra che non sapevano più di alcool, tirasti i miei capelli puniti e “Ti amo.” mi sussurrasti in un orecchio.

Facemmo l'amore anche quella sera, sul nuovo letto, e volesti baciare la mia pelle, tutta quella che riuscivi.

Labbra carnose assaggiarono tutta la mia pelle pulita.

E lì capii che volevo cambiare per te.

Così in un gemito “Ti amo anche io” sussurrai, e poi venni fra le tue labbra.














E' passato un anno da quelle sere, la prima cosa che vedo queste mattine è il tuo sorriso assonnato, le labbra rosse che baciano le mie, il tuo corpo nudo accanto al mio nella nostra bella casa.

Il tuo “buongiorno amore” appena sussurrato con la voce raschiata.

Mi alzo, mi dirigo verso il piano strimpellando qualche accordo a cui ho pensato la notte prima di addormentarmi e scarabocchio qualcosa su uno spartito.

Mi prendi per i fianchi tirandomi contro il tuo corpo e mi baci una tempia.

Lavori oggi?” chiedi cullandomi in po'.

Ho solo qualche intervista.Rispondo e tu annuisci baciandomi le labbra.


Prepari la colazione per entrambi e ti saluto dandoti un dolce bacio a fior di labbra prima di augurarti un buon lavoro.



Senza di te, amore, non avrei mai realizzato il mio sogno, non sarei riemerso sa quel seminterrato, sarei morto troppo giovane corroso dall'alcool e dalla droga, sarei morto come una persona qualunque senza aver mai amato.

Mi hai insegnato ad amare, a credere in me stesso, ti sei fidato quando nemmeno io mi fidavo di me stesso.

Non avevo capito quanto vuota era la mia vita prima di aver visto che con te era così piena.











Lo studio era illuminato, dopo le foto di rito arrivò l'intervistatrice, registratore in mano cominciò a farmi domande.

Se tu potessi essere un animale, che animale saresti?


Mi hai accudito, mi hai capito, mi hai dato la forza per risorgere dalle ceneri.


Fenice.”











Doveva essere un piccola Flash, invece ero isporata, almeno un lato positivo a quanto pare la scuola ce l'ha.
E' stato un piccolo parto visto che cambierei ancora qualche parte che non mi piace, ma ormai è fatta.
Eccola qui.
Non il modo di scrivere con cui scrivo di solito, ho provato a sperimentare.
Perdonatemi per gli errori.
Se siete arrivati in fondo Grazieeee.
Un Bacione.


Lasciatemi anche solo una piccola recensione per dirmi cosa ne pensate.


-Ly.

   
 
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