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Autore: b_e_n_n_y    13/09/2013    1 recensioni
La vita di Harry cambierà...nulla sarà più come prima...
lui e Jessica saranno abbastanza forti da superare anche questo?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Me ne sono andata di casa quando avevo appena compiuto 18 anni..la situazione era diventata insopportabile, i miei litigavano in continuazione, mio fratello ed io non ci sopportavamo e ormai io ero diventata troppo distaccata da tutti loro..un'estranea quasi.
Mia mamma in particolare si era fatta un'idea di me diversa da ciò che ero e sono, mi aveva sempre ritenuta la figlia perfetta, quella che non dice parolacce, che va ,appena può, a trovare i parenti, che a scuola è una santa...io non ero così ma non potevo dimostrarglielo o avrei avuto una vita ancora più difficile di quella che già avevo. Parole come "tatuaggio", "piercing" in casa mia erano dei tabù...mentre io i tatuaggi li amavo ma non avevo mai osato dirlo perchè avrei sentito le solite storie :sono volgari, la gente che se li fa di solito non è bella gente...insomma avevo sempre finto, per salvarmi..ma non riuscivo più ad indossare quella maschera. 
E cosi avevo deciso di scappare, avevo fatto le valigie ed ero uscita da quell'inferno pensando a dove sarei potuta andare. Avevo chiamato la mia migliore amica Francesca per comunicarle la mia scelta. Si era precipitata subito da me. Condivideva la mia decisione ...ricordo ancora la nostra conversazione:
[Francesca:"Gli appartamenti qui a Milano costano parecchio..io non posso ospitarti se no lo farei...cosa farai?"
Io:"Io voglio cambiare città!!Voglio andarmene il più lontano possibile...che ne so, magari in Svizzera..."
Francesca:"Tu sei pazza!!"(Disse sconvolta)"Perchè non vai in Inghilterra già che ci sei?"(Aggiunse sarcastica)
IO:"Ma certo!Mi hai dato un'ottima idea!Ho sempre sognato di visitare Londra...e ora posso farlo!" "Devo trovare un appartamento in affitto..."(aggiunsi prendendo il pc...)
Francesca:"Non c'è bisogno mio zio lavora là , ha parecchi appartamenti che affitta, te ne faccio trovare io uno"disse tirando fuori il cellulare.
Le sorrisi notando la sua espressione triste. Sapevo che le avrebbe fatto male perdermi e la ammiravo perchè nonostante questo mi stava aiutando.
Quando finì la telefonata mi diede un indirizzo e il numero di suo zio e disse"Il primo mese non ti farà pagare l'affitto, è un uomo molto generoso..mentre per quanto riguarda il secondo lo pagherai solo se potrai."
L'abbracciai e la ringraziai. Mi sarebbe mancata da morire..lei era l'unica che c'era sempre stata, l'unica che mi aveva capita, l'unica che mi aveva amata per quella che ero veramente.]
Avevo prenotato un biglietto aereo su internet e la sera stessa ero partita. 
All'atterraggio avrei dovuto chiamare lo zio di Francesca che mi sarebbe venuto a prendere per portarmi all'appartamento e mostrarmelo.
..Volevo dimenticare il passato..cambiare vita; volevo godermi l'adolescenza come non avevo potuto fare...
E cosi dopo aver preso le chiavi della mia casetta (eh già era molto più grande di quello che mi sarei aspettata!)mi ero stabilita a Londra, e avevo iniziato a fare la cameriera, non mi interessava fare chissà quale lavoro, mi bastava poter guadagnare dei soldi per mantenermi.
Non conoscevo nessuno e chi avrei conosciuto mi avrebbe conosciuta per quella che ero, semplicemente io.
Feci molte cose dopo essermi stabilita:presi la patente, mi feci degli amici(gli altri camerieri e lavoratori del bar dove lavoravo io),e poi mi feci quello che desideravo da sempre, un tatuaggio, e fu proprio grazie a questo che conobbi l'uomo della mia vita:Harry Styles, si quel ragazzo famoso che canta negli One Direction.
Se non fossi andata a farmi un tatuaggio quel giorno?Non voglio nemmeno pensarci.
Mi feci tatuare sul braccio"Give me love like never before", frase che presi da una canzone...e forse era destino perchè da quel giorno ebbi amore come non l'avevo mai avuto.
Quando ero arrivata al 'negozio' Harry si stava facendo tatuare due rondini sul petto.
Quando aveva finito il tatuatore gli aveva detto di rimanere li che dopo un'oretta doveva fargli alcune modifiche, per cui lui era rimasto li, sorridendomi tutto il tempo e poi quando entrambi avevamo finito mi aveva invitata fuori per una merenda e da lì era iniziata la storia più bella della mia vita.
Avevo trovato qualcuno che apprezzava i miei difetti e mi faceva sentire importante...


Si potrebbe dire che siamo una coppia perfetta...ma la vera perfezione è lui. Non ho mai conosciuto un ragazzo così maturo, cosi buono, e allo stesso tempo così fottutamente figo. Sarei potuta rimanere ore a fissarlo e non mi sarei mai stancata, amavo ogni singolo centimetro del suo corpo, era tutto quello che potessi desiderare. 
La nostra vita non era facilissima a causa del tour della band, io quando potevo andavo con lui , mentre quando non era possibile rimanevo a Londra, questo succedeva raramente perchè Harry faceva di tutto perchè andassi con lui. Come tutte le ragazze che aveva avuto anche io avevo dovuto subire parecchie minacce, avevo finito col togliermi da fecebook e twitter ma non mi importava, finchè avrei avuto Harry al mio fianco sarei stata felice.Per lui avrei fatto qualsiasi cosa.
Quando saliva sul palco era meraviglioso, tutte le sue insicurezze svanivano..diventava un guerriero.
Che dire della sua voce?Cosi roca e magnifica...Quando ero un po' giù Harry mi prendeva tra le sue braccia e mi cantava una delle loro canzoni, era la cosa più bella che potesse fare per me, non mi sarei mai stufata di sentirlo cantare, ma soprattutto di vedere i suoi sorrisi e il suo sguardo mentre lo faceva....la passione che ci metteva traspariva da ogni suo singolo gesto.
Vivevamo insieme nella sua casa, mi ero trasferita da lui, la cameriera la facevo ancora, non volevo vivere a spese sue, volevo guadagnare da sola, senza dover chiedere a lui se volevo comprarmi qualcosa. 
Ovviamente Harry non era d'accordo ma non poteva opporsi alla mia testardaggine. Nonostante il mio passato ero una ragazza forte, di quelle che non si arrendono facilmente e lottano per i loro obbiettivi.
Allo stesso tempo però ero timida , solo con chi conoscevo mi lasciavo andare.
 
Era passato un anno da quando mi ero trasferita e penso che le cose non sarebbero potute andare meglio di così.
Eravamo già a settembre...l'estate era volata, con Harry ero andata in vacanza a Los Angeles, era stato magnifico...avevamo passato ore sulla spiaggia, visto mille posti e fatto tantissime foto. La prima vera vacanza di tutta la mia vita...felice e spensierata.



Mi svegliai verso le 8.00, era sabato. Andai in bagno e preparai la colazione. Visto che Harry da solo non si svegliava ci dovetti pensare io.
Mi sedetti di fianco a lui sul letto e gli accarezzai i capelli:"Amore...!"
Mi prese la mano..
"Devi alzarti....ti ho preparato la colazione!"dissi.
Si tirò su stropicciandosi gli occhi, sorrise:"Grazie piccolina"
Adoravo quando mi chiamava così.
Lo abbracciai.
 
Mi sedetti a tavola e quando arrivò mi illuminai...indossava una camicia e dei jeans..era stupendo.
Mi diede un bacio sulla fronte e si sedette.
Come sempre ridemmo e scherzammo, non mangiai molto, stavo ingrassando troppo ultimamente, probabilmente perchè facevo poco movimento.Avevo sempre amato lo sport ma da quando ero qui non avevo fatto praticamente niente.
In mattinata andammo a fare due passi al parco. Ci tenevamo per mano, come se non volessimo perderci...io la paura di perderlo l'avevo. Era la mia ancora di salvezza, il mio tutto..colui che mi stava facendo capire che la mia vita non era da buttare ma valeva.
Harry mi prese pure in braccio, mentre io lo riempivo di baci.
A pranzo andammo in un ristorante sul Tamigi:vista stupenda.
Harry mi chiese:"Non ti manca la tua famiglia?"
"No....la mia famiglia sei tu.."risposi.
Sorrise:"Ma non li contatterai più?"
"Forse dovrei...ma per sentirle su ancora no.Comunque ci penserò, giusto per dirgli che sto bene e stop."risposi.
Mi prese la mano senza dire nulla.
Non volevo farlo...essere riempita di domande, insultata...loro non sapevano dove fossi. Avevano provato a contattarmi per mesi ma avevo sempre rifiutato finchè avevano smesso...
 
Tra due settimane Harry sarebbe dovuto andare per 6 giorni in Cina per un concerto e io non potevo andarci, me l'avevano sconsigliato, era molto lontano.
Comunque 4 giorni non erano moltissimi no?Avrei sentito la sua mancanza ovviamente, e lui la mia.
Per questo cercammo di goderci al massimo la settimana predente. Harry mi portò ad una mostra d'arte; io non amavo particolarmente queste cose ma con lui tutto era divertente...alla fine comprò un quadro con un paesaggio, lo mettemo in camera nostra.
Il giorno prima della sua partenza lo passammo sdraiati sul divano abbracciati. 
La mattina della sua partenza, lui si svegliò alle 7.00 e mi salutò nel letto, mi lasciò dormire...ci eravamo salutati per bene la sera. 

Tre giorni senza lui furono lunghissimi...ogni cosa me lo ricordava, non vedevo l'ora di abbracciarlo e ricordargli che lo amavo. Ci eravamo sentiti tute le sere, ed ero troppo felice quando mi diceva che gli mancavo, ogni volta era un tuffo al cuore.
Per ingannare il tempo, avevo lavorato al bar la mattina, mentre il pomeriggio avevo fatto shopping o ero andata al parco.

Il quarto giorno!!Questa sera l'avrei rivisto!!Avevo una voglia pazza di lui ma mi sarebbe bastato rivedere il suo sorriso, quello che lo rendeva così speciale ed unico.
Mi alzai verso le 9.00 e mentre mi vestivo mi fermai a guardarmi allo specchio. Indossavo solo la biancheria....rimasi sconvolta da quello che vidi..diventavo sempre più gonfia.
Cercai di non pensarci fino a quando a un giorno dal suo ritorno non mi fermai davanti allo specchio di nuovo. Rimasi shockata.



La mia piancia!Cazzo!Non era quella di una persona grassa era proprio tonda e dura!!!
Questo sugnificava che ero.. Incin-...
Mi sentii mancare, mi appoggiai con le spalle al muro e lentamente scesi fino ad arrivare a sedermi per terra. Cercavo di respirare profondamentema non riuscivo. Come avevo potuto non accorgermene prima?!
Era diventata cosí all'improvviso, prima sembrava solo un po' di ciccia.
Mi presi la testa tra le mani e iniziai a piangere...com'era possibile?
Mi vestii, scesi giù di corsa le, presi la borsa e uscii di casa:avrei preso un test per vedere se ero davvero incinta. Avevo il cuore a mille per l'ansia.
Andai in farmacia e lo comprai morendo dalla vergogna:era così imbarazzante...lo chiesi senza guardare quasi in faccia la raggazza al bancone. 

Tornata a casa andai subito a farlo in bagno, attesi qualche istante, il cuore mi stava per scoppiare:Positivo.
Iniziai a tremare, non mi reggevo in piedi. 
Mi sdraiai a piancia in su , sul pavimento e sentii le lacrime iniziare a rigarmi il viso.
Urlai dalla rabbia, dalla paura.

Avevamo SEMPRE usato il preservativo...l'unica motivazione possibile era che qualcosa fosse andato storto. Ma perchè proprio ora?Non potevo crederci, non VOLEVO crederci.
Un figlio a 19 anni era prestissimo!Non era proprio nei nostri piani. Volevamo goderci la vita per almeno un paio di anni. Cazzarola!!!
Avrei potuto gridare tutti gli insulti del mondo, ma ormai riuscivo solo a singhiozzare...Si stava formando un lago sul pavimento...un lago nero a causa del trucco. Appoggiai le mani sugli occhi...

Una cosa però ero certa non avrei mai abortito. Per quanto non volessi un figlio ora; ero contro queste cose.
Mi alzai per prendere il telefono chiamare Harry e dirglielo ma proprio mentre prendevo il cellulare in mano mi bloccai immaginando la sua reazione, che sicuramente non sarebbe stata felice....lo immaginai prendere il cellulare in mano...apprendere la notizia, riattaccare e con gli occhi lucidi e rossi  mettersi a prendere a calci il muro gridando"Noooo!". Mi si spezzò il cuore. 
Era logico che non avrebbe mai voluto un figlio ora. La sua carriera sarebbe stata rovinata, perchè lui a causa del tour non sarebbe potuto stargli vicino e se avesse voluto farlo avrebbe dovuto allontanarsi dai ragazzi, e chissà i managers, probabilmete l'avrebbero escluso. Un figlio a quest'età gli avrebbe reso la reputazione uno schifo, i media l'avrebbero preso di mira, sarebbe stato considerato un puttaniere ancor più di prima. I paparazzi non l'avrebbero lasciato respirare. NO io questo non avrei mai potuto tollerarlo.
Lo amavo e niente chiedevo di più che la sua felicità. Per cui non avrei permesso che accadesse.
Cosa potevo fare?
Sparire. 
Fu la prima cosa che mi venne in mente. Non avrei avuto altra scelta no?
Nascondergli quel fatale errore....solo questo potevo fare. 
Pensando al suo sorriso, e ricordandomi della sua fragilità pensai che fosse l'unico modo per evitare un disastro. Avrebbe sofferto per me...e io per lui. Ma cosa potevo farci?La vita ancora una volta aveva voluto prendersela con me, come se non ne avessi giá avute abbastanza.
La verità?Mi sentivo una merda. E con questa situazione andrai a preparare le valigie senza smettere mai di piangere.
Sarei andata via da quella casa il prima possibile.
La sera io e Harry avremmo dovuto sentirci, gli mandai un messaggio dicendo che non stavo tanto bene e che non mi sentivo di parlare:mentii.
Come faceva sempre si preoccupó ma io gli dissi che era solo un po' di mal di testa.
Lo amavo più di me stessa ed era per questo che non volevo dirgli la verità. 
Con la band stava andando tutto alla perfezione, perchè rovinare tutto questo?Perchè distruggere quello che Harry era finalmente riuscito a realizzare?Perchè infrangere il suo sogno di diventare un cantante famoso?
Forse stavo privando un padre del diritto di crescere un figlio e viceversa...ma nulla era definitivo me ne sarei andata e poi avrei deciso cosa fare.
Magari avrei aspettato che la band si sciogliesse...

Presi solo i vestiti, lasciai le nostre foto, a parte una(quella sul mio comodino), e tutti i nostri ricordi. Avevo un magone da non credere. Non avevo mai smesso di piangere.
Una vocina dentro la mia testa mi diceva che avrei dovuto dirgli subito tutto e che lui da ragazzo maturo qual'era avrebbe capito...in fondo la colpa non era mia..ma avrebbe sofferto e io questo non potevo accettarlo a costo di soffrire io.
Sapere che lui avrebbe perso il sorriso per qualcuno che portavo nel grembo io mi avrebbe fatta sentire uno schifo.
Prima di uscire di casa, presi un foglio e vi scrissi su qualche riga. Non potevo non dargli nemmeno una spiegazione.
Lo bagnai con le mie lacrime....la mano mi tremava :scrissi da schifo.


HARRY'S POV.
Mi mancava troppo Jessica...mi mancavano i suoi occhi castani, il suo odore e il suo sorriso. Non vedevo l'ora di riabbracciarla. I concerti erano andati benissimo e ora guardando fuori dal finestrino dell'aereo ero veramente soddisfatto anche se parecchio stanco. Arrivati all'aeroporto ci salutammo tutti , presi le valigie e salii in macchina. L'avevo parcheggiata li vicino apposta per quando sarei tornato. Stavo guidando troppo veloce ma non riuscivo a fermarmi, nonostante non avessi molte energie ero straeccitato:tra poco avrei riabbracciato la 'cosa' più importante della mia vita!!La ragazza più bella che avessi mai incontrato nella mia vita, l'unica che riusciva sempre a risollevarmi l'umore quando ero triste, l'unica che conosceva Harry Styles, non Harry dei One Direction..
 
Arrivato davanti a casa, scesi mi sistemai i capelli e suonai il campanello. Non arrivò...forse non aveva sentito. Presi le chiavi dalla tasca e aprìi la porta velocemente. "Amore sono tornato!" gridai. Ma nessuno rispose. Mi tolsi le scarpe e mi avviai in salotto. "Jessicaaaaa??" Ma dov'era finita?? Presi il cellulare e la chiamai:non rispose. Tutta la felicità di 10 minuti prima stava svanendo e io mi stavo seriamente preoccupando, guardai per tutta la casa ma nulla...passando per camera nostra mi accorsi che mancavano delle cose. Dov'erano i suoi vestiti? E la nostra foto insieme sul suo comodino?Dove cazzo erano? 
Ero nel panico più totale, decisi di andare in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Mi diressi verso il lavandino, presi un bicchiere dal ripiano che si trovava sopra e lo riempìi. Mi accorsi che stavo sudando, era l'agitazione. Dove poteva essere Jessica? e perchè se ne era andata?! Tra un sorso e l'altro mi accorsi che c'era un biglietto sul tavolo. Corsi a prenderlo e lo lessi con le mani che mi tremavano, c'era scritto:"Caro Harry, me ne vado. Ti amo più di me stessa e non voglio che tu soffra, che la tua carriera venga rovinata e che la tua reputazione diventi uno schifo; ed è per questo che ho deciso di sacrificare me (e qualcun'altro)...mi dispiace. Jess" Cosa cazzo significava? Non riusciì a trattenere le lacrime..la verità è che non capivo niente, forse era proprio quello che voleva lei, ma perchè? La testa mi stava scoppiando ,ero troppo confuso, non sapevo che fare. Riprovai a chiamarla mille volte ma nulla. Non potevo fare niente se non rassegnarmi. Avevo perso l'unica ragazza che aveva saputo rendermi felice, l'unica che avessi amato veramente.Provai a chiedere al bar dove lavorava se sapevano qualcosa ma nessuno l'aveva vista.
La notte non riusciì a chiudere occhio, era una sensazione terribile. Mi venivano in mente le ipotesi più terribili...non riuscivo a togliremi il viso di Jessica dalla mente. Mi sentivo solo e impotente... Dovevo trovarla..dovevo sapere.
 
JESSICA'S POV. 
Harry continuò a chiamarmi tutta sera e siccome faceva troppo male finiì con lo spegnere il cellulare. La lontananza da lui mi avrebbe ucciso e lo sapevo. Ma non mi sarei nascosta per sempre prima o poi gli avrei detto la verità ma non ora.
Fu la settimana più brutta di tutta la mia vita, passavo le notti a piangere, mangiavo poco. Non ero mai uscita, avevo paura che magari l'avrei incontrato e poi non avevo comunque la voglia e la forza di fare nulla. L'unico passatempo era stare seduta vicino alla finestra e piangere asciugandomi le lacrime con i mega maglioni che mettevo; servivano a nascondere almeno un po' la pancia. Eh sì perchè non riuscivo ancora ad accettare il fatto che fossi incinta. Quando mi lavavo cercavo di non guardarla per quanto fosse impossibile. Harry continuava a chiamarmi e tempestarmi di messaggi, ogni volta era un pugno al cuore...
Piano piano mi convinsi che dovevo rispondergli anche se non mi sentivo pronta, mi sentivo una merda. Guardandomi allo specchio notavo come la vecchia Jessica quella felice e innamorata fosse scomparsa lasciando il posto a una ragazza depressa, con gli occhi sempre rossi e lucidi e il viso gonfio. Due settimane. A me sembrava fosse passata un'eternità...che senso aveva continuare a vivere così?Ero sdraiata sul mio letto con le mani sul viso, ero distrutta.
Ma continuai lo stesso a non fare niente..a starmene chiusa in quella stanza.
Per distrarmi guardavo la tv.
Mentre guardavo il tg vidi un servizio su Harry:"La giovane popstar della boyband più famosa del momento sembra che non stia attraversando un bel momento...Harry sembra non stia passando un bel momento, dalle foto che ci mostrano i paparazzi appare piuttosto dimagrito, spesso sembra pure che stia piangendo, nessuno però, nemmeno le sue adorate fans, sembra che sappia la ragione del suo dolore...."
Mi si gelò il sangue nelle vene. Era proprio per evitare che succedesse questo me ne ero andata..ma lui teneva a me, e questa ne era la dimostrazione...lui in questo momento stava male, per ME. Come se non stessi già male mi sentiì terribilmente in colpa. Eh sì, era tutta colpa mia.
Basta!Era ora che sapesse la verità!
Gli mandai un sms dicendogli dove mi trovavo e che volevo vederlo. Rispose subito. "arrivo."
Poco dopo bussó qualcuno alla porta. Apriì imbarazzata per lo stato in cui mi trovavo. Riconobbi la segretaria dell'hotel. Mi disse:"C'è un ragazzo giù che ti vuole vedere "Ok gli dica che arrivo."risposi. Il cuore mi partiì a mille, stava scoppiando. Ma era ora di affrontare il problema. Sapendo che la vita di Harry sarrebbe cambiata per sempre. Feci un respiro profondo, mi infilai le scarpe. Scorsi la mia faccia nello specchio:ero un cadavere vivente. Ero grassa..con le occhiaie e le guance rosse a causa dei pianti.
 
HARRY'S POV. La ragazza che vidi scendere le scale non era la MIA Jessica, era un'altra. Era irriconoscibile. Notai subito che aveva pianto molto, era pallidissima. Mi si avvicinò con un'aria terrorizzata, aveva paura di me. Vidi nei suoi occhi un dolore immenso. Non potei fare altro che abbracciarla e tirare un sospiro di sollievo notando che ricambiava. Era terribilmente ingrassata e gonfia, il viso soprattutto. La sua espressione mi uccideva. "Vuoi dirmi cosa è successo?"le chiesi.. I suoi occhi incrociarono i miei, le tenevo le mani sui fianchi. La vidi fare una smorfia di dolore e senti il suo corpo cedere, grazie al cielo riusciì ad afferrarla prima che cadesse per terra. Avvenne tutto in una frazione di secondo. Urlai alla gente intorno di chiamare un'ambulanza, mentre prendevo in braccio Jessica. Era svenuta. La poggiai sul divanetto della reception.


Jessica's pov.
Quando aprìi gli occhi vidi sopra di me un soffitto bianco che non corrispondeva a quello della mia camera d'albergo...
Mi accorsi di essere sdraiata su un lettino:era la stanza di un ospedale. Cercai di tirarmi su ma non ci riuscìi, non avevo forze. Mi limitai a stare sdraiata cercando di ricordare. Ci misi un po' ma poi tutti ricordi riafforarono, ero svenuta, davanti a Harry, proprio quando gli avrei detto la veritá. Ma perchè ero svenuta??
I miei pensieri furono interrotti dall'arrivo di un'infermiera che aprì la porta e gridò a qualcuno che si trovava dietro di lei:"Si è svegliata!!!"
Era bassa e cicciottella, con i capelli raccolti e con la sua tenuta verdognola. Venne verso di me e mi chiese come stavo, le risposi che non avevo forze ma che comunque stavo bene.
Mi sorrise e mi disse:"È stato un mancamento dovuto alla gravidanza..."
Sentìi il mio viso assumere una smorfia di tristezza e dolore...ma cercai di nasconderla.
Chiesi all'infermiera cosa avrei dovuto fare, mi rispose:"Tra una mezzoretta puoi andare a casa ma non devi restare mai da sola, potresti svenire ancora...è una cosa normale probabilmente dovuta al fatto che sei molto giovane. Se dovessi svenire ancora chi è con te ti deve far sdraiare e aspettare che ti svegli. È il tuo ragazzo quello qua fuori no??".
Harry!Avevo una voglia tremenda di abbracciarlo di sentire di nuovo le sue braccia muscolose avvolgermi...di sentire il suo calore...ma sapevo che prima dovevamo parlare..
"Penso di si.."risposi.
"Vado a dirgli che è tutto a posto e cosa dovete fare!"mi sorrise.
Cercai di ricambiare ma non ci riuscìi...Harry avrebbe scoperto tutto e non da me!!
Chissá come avrebbe reagito...

Harry's pov.
Iniziavo a non poterne più di stare in quel corridoio..senza sapere cosa era successo.
Me me stavo terrorizzato con la testa fra le mani cercando di capire...ripensando al biglietto di Jessica , alla sua faccia quando l'avevo vista nell'albergo...
Stavo veramente male...cercavo di collegare le varie cose ma non riuscivo.
Non posso negare che piansi.
Quando vidi un'infermiera venire verso di me scattai in piedi e la raggiunsi.
Prima che potesse parlare le urlai:"Come sta Jessica???!Mi dica che sta bene la prego!!Lo devo sapere!!!"
Mi guardò con uno sguardo comprensivo e aspettò che mi riprendessi ma avevo ancora il cuore a mille. Con gli occhi la implorai di dirmi tutto.
"La tua ragazza sta bene.."iniziò..
Mi sentivo come se quello che avrebbe detto dopo non mi sarebbe importato, tirai un sospirò di sollievo.
"Il fatto che sia svenuta è dovuto alla gravidanza, non è nulla di grave ma potrebbe succedere ancora.. forse è perchè è giovane..l'importante ora è che non stia mai sola perchè se dovesse succedere ancora potrebbe sbattere cadendo e farsi male..non sto dicendo che sicuramente succederà ..però è meglio se state attenti; tra poco avrá sicuro dei dolori e dei giramenti."
Rimasi zitto. Pietrificato. Gravidanza?
"Tra dieci minuti arriva così andate a casa."
Guardai quella donna allontanarsi sentendomi come se un macigno mi fosse appena crollato addosso.
Avevo voglia di urlare di prendere a calci il muro.
Non sapevo come reagire se essere felice, visto che l'avevo sempre detto che avrei voluto avere dei figli, ma in FUTURO; oppure essere triste sapendo quello che avrebbe significato un figlio ora.
Ora capivo il biglietto di Jessica..tutto adesso aveva un senso. Non ci potevo credere!!Jessica aveva preferito non dirmi nulla per non mettere a rischio la mia carriera, il tour e tutto quanto. Aveva scelto di crescersi un figlio da sola per salvare la reputazione di suo padre...era una donna più meravigliosa di quello che pensavo.
E poco fa aveva deciso di dirmi tutta la veritá...ma non ci è riuscita...peró l'avrebbe fatto. Quello che sapevo è che non l'avrei mai persa...io la amavo più di ogni altra cosa. 
Un misto di emozioni mi stava devastando..rabbia, gioia, paura..tutto insieme.

Jessica's pov
Quando l'infermiera tornò mi aiutò a prepararmi (non mi disse nulla di Harry, il che significava che non le aveva detto che non sapeva che aspettassi un bambino); mi disse che mi avevano fatto degli esami e che erano tutti a posto.
Mi aiutò a togliere il camice che mi avevano dato.
Mi ispirava fiducia quella donnina, avrei voluto raccontarle tutto...come stavano realmente le cose ma non potevo. Ora dovevo solo essere forte anche se mi reggevo a malapena in piedi. Non riuscivo a trattenere le lacrime pensando a quello che mi aspettava.

Harry's pov
La vidi. Vidi Jessica aprire la porta della sua camera e uscire. Aveva un'espressione peggiore di quella che aveva nell'albergo, aveva gli occhi lucidi, il viso gonfio e l'espressione stravolta.
Corsi verso di lei e mi fermai ad un millimetro dal suo corpo. Le presi il viso fra le mani e le chiesi fissandola:"Come stai??"
Vidi i suoi occhi riempirsi le lacrime. Abbasso la testa quasi sfuggendo alla mia presa...fissava il pavimento. Lo stava bagnando con le lacrime. 
Aspettai.
Lentamente tirò su la testa e mi guardò. Aveva uno sguardo penetrante..mi uccideva fissandomi così...con tutto quel dolore che traspariva dai suoi occhi.
"Io non volevo che lo scoprissi così."disse quasi urlando.
 Cercai di confortarla"Non importa come l'ho scoperto..."
"Avrei voluto dirtelo io!"disse Jessica ormai singhiozzando e bagnandomi le mani con le sue lacrime.
Si strinse a me appoggiando la sua testa sulla mia spalla..
"Quello che conta ora è che aspettiamo un figlio"dissi.

Jessica's pov.
Lo vidi diventare terribilmente serio.
Cercai di smettere di piangere ma non ci riuscìi. Faceva troppo male questa situazione.
Non sapevo cosa rispondergli.
Mi staccai da lui.
Lo vidi passarsi una mano nei capelli e guardare per terra sconvolto. Probabilmente non avrebbe mai pensato di dire una frase del genere ORA.
"Non lo volevi vero?"chiesi terrorizzata. Sapevo che la risposta era piuttosto ovvia ma volevo sapere esattamente cosa pensava.
"Mmmmmhh direi di no...avevi ragione tu nel tuo biglietto...mi creerá un sacco di problemi...io non so come farò...?!"bastarono queste semplici parole a ferirmi come una coltellata.
"E' solo che è presto, tutto qui...e non è il momento giusto...non vorrei che mi togliesserò dalla band.."aggiunse senza pensare che era proprio quello che non avrei voluto sentirmi dire.
Non avrei resistito un secondo di più. Mi alzai e con le poche forze che avevo me ne andai.
Sentìi che mi seguiva.
Cercai di accellerare.
Uscìi dall'ospedale. Cercavo di seminarlo in tutti i modi.

Harry's pov
Continuai a chiamarla ma non si voltava.
Mi misi a correre e la raggiunsi. Mi bloccai davanti a lei.
Mi ero comportato da stronzo. Mi ero messo a pensare ai miei problemi senza pensare alla situazione in cui si trovava lei. Che coglione che ero stato.
"Jessica scusa!"dissi.
Cercò di andarsene ma la strinsi, non da farle male ovviamente.
Piangeva. Ancora.
"Ho sbagliato, hai ragione a fare così!"cercai di farla calmare.
"Credi che io non mi senta giá abbastanza una merda?Credi che io non stia male pensando a come cambierá la tua vita?Credi che io sia felice di avere qualcosa che non volevo?Credi che non stia soffrendo?Sai cosa vorrei fare?Morire."urlò jessica d'un fiato.
Quelle parole mi ferirono come mai altre parole avevano fatto, furono una coltellata.
Si sentiva una merda?Io non potevo accettare di vederla soffrire e avrei fatto di tutto per evitare che succedesse. Solo sentire che ora stava così mi ditruggeva ma era normale...avere un figlio a questa etá per una donna non deve essere facile...
Mi pervase la paura...la paura che non fosse abbastanza forte per reggere tutto questo. E se fosse andata in depressione???NO!!!!Non sarebbe mai successo!Io le sarei stato accanto PUNTO. Lei era la donna della mia vita. Avremmo superato anche questo.
L'abbracciai sapendo che per un attimo si sarebbe sentita meglio. Me lo diceva sempre che solo tra le mie braccia si sentiva protetta.
La presi in braccio. Tenevo le sue gambe con un braccio e la sua schiena con l'altro.
Mi cinse il collo con le sue braccia e appoggiò la testa sulla spalla.
La portai su una panchina, la feci sdraiare e mi sedetti con la sua testa sulle mie gambe. Sapevo che mi stava fissando..siccome aspettava una risposta.

Jessica's pov
Mi sentivo come una bambina piccola che ha solo bisogno di essere coccolata. Non avevo detto più nulla perchè aspettavo una risposta da parte di Harry.
"Perdonami.."disse.
"Ho sbagliato a pensare solo a me...non voglio che tu soffra...chissenefrega se mi sbattono fuori.."
Stavo riuscendo a smettere di piangere.
"E invece no!E' il tuo sogno e io non voglio rovinartelo!Lo capisci?"risposi sedendomi per poterlo guardare negli occhi.
"Non sei tu a rovinarmelo!!Questo figlio l'abbiamo fatto in due!..."finalmente le parole che volevo sentire..
"Ma come mai all'improvviso hai cambiato idea e hai deciso di dirmelo?"mi domandò.
"Perchè mi mancavi, mi mancava NOI e poi perchè lo sai che senza di te io non sono niente...sei tu che mi dai la forza che mi spinge ad andare avanti."risposi "E poi ho capito che dovevi sapere la veritá, per forza."aggiunsi.
Sorrise per le cose belle che gli avevo detto.
Ma poi tornò serio.
"Tu mi ami?"mi chiese.
Ma che razza di domanda è?!Avrei voluto dirglielo ma non ero in vena, per cui dissi semplicememte"Certo che ti amo."
"Anche io."rispose.
Non capivo dove volesse arrivare.
Mentre parlavamo mi accarezzava la guancia con la mano. Io l'avevo fermata per stringergliela.
"Allora ce la faremo...supereremo anche questo...troveremo un modo... e comunque sappi che sei la donna più forte che conosca e non è grazie a me fidati".
  
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