Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: biberon    13/09/2013    2 recensioni
Una notte silenziosa, un ragazzo, una chitarra, un desiderio, l'amore.
Ti amo, Gwen.
-------------------------
Dal testo:
--------------
"No, una ferita è qualcosa che ti tieni dentro, una ferita è qualcosa che ti punge gli occhi ogni sera, che ti fa stare sveglio la notte, che ti fa essere stanco di giorno e che ti fa guardare la notte come unico momento di pace.
Una ferita è qualcosa che ti prende per mano e ti accompagna per sempre, una ferita vera è qualcosa che non credi di poter riuscire a guarire neanche volendo.
La sua ferita si chiama Gwen."
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Trent | Coppie: Trent/Gwen
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il ragazzo è sveglio ormai da troppo tempo.
Il cuscino bagnato gli fa prudere la testa,
il ricordo pesante gli fa infiammare il cuore.
Si alza dal letto, tanto è inutile provare ancora a dormire.
Anche se ha spento tutte le luci ormai i suoi occhi verdi si sono abituati all’oscurità.
Scende la scala di corda del letto a castello ed attraversa la sua stanza senza preoccuparsi di fare troppo rumore.
Raggiunge la sala cercando di pulirsi le mani umide, un po’ di sudore e un po’ di lacrime, nei jeans blu.
È andato a dormire vestito, come ogni sera.
Ma tanto, che importanza ha?
Nessuno gli può dire che puzza o che è sporco.
Perché lui è solo.
Il balcone odora di muffa, lo scopre quando spalanca le finestre.
Il suo criceto sonnecchia nella sua tana fatta con un rotolo di carta igenica finito.
Il ragazzo si affaccia giù e si siede sulla sbarra metallica del balcone.
È fredda, come la notte, come la pelle di quella ragazza che sogna quando riesce a dormire ma che allo stesso tempo lo tiene sveglio.
Ai suoi piedi ci sono tante bottiglie di alcolici vari, alcune finite, altre con qualche residuo di ciò che dovrebbe farlo sentire in colpa.
Recupera da terra la chitarra, dove l’aveva lasciata l’ultima volta.
Non gliela possono rubare, nemmeno se la lascia lì.
Abita all’ultimo piano di un grande condominio, chi salirebbe mai fin lassù?
Sente con la lingua 23 gengive vuote, alcune con qualche residuo dei denti spezzati.
Chi se lo aspettava che qualcuno lo rovinasse per denaro?
Ma quelle non erano ferite.
Era qualcosa che sarebbe guarito, prima o poi.
Anche se riusciva a esprimersi chiaramente solo cantando (nemmeno lui sapeva spiegarsi il perché) mentre nel parlare biascicava un po’, un giorno tutto sarebbe andato a posto.
Perché quelle non erano ferite.
Nemmeno quel taglio sulla guancia, fatto con il rasoio, era una ferita.
Bruciava e pizzicava, faceva male, insomma.
Ma sarebbe andato a posto, prima o poi.
No, una ferita è qualcosa che ti tieni dentro, una ferita è qualcosa che ti punge gli occhi ogni sera, che ti fa stare sveglio la notte, che ti fa essere stanco di giorno e che ti fa guardare la notte come unico momento di pace.
Una ferita è qualcosa che ti prende per mano e ti accompagna per sempre, una ferita vera è qualcosa che non credi di poter riuscire a guarire neanche volendo.
 
Il ragazzo sfiora le corde.
è una notte silenziosa.
Anche senza denti, riesce a cantare, perché più di ogni altra c osa vuole farlo.
 
La sua ferita si chiama Gwen.
 
 
 
 
 
 
Sentimi, okay.
Ascolta quel che voglio dire …
Questa storia che parla di me, del passato, dell’avvenire …
Sono solo, tra quattro mura grigie, è calata già la notte,
sulla città;
non so più che dire …
se non, ehi, quel che provo per te.
Dimenticarti, è impossibile.
Eri una cosa indescrivibile …
E un sol attimo bastava, per perdermi nei tuoi occhi sai …
Bellissimiiiii …ohohoooh …
Bellissimiiiii …ohohoooh …
Bellissimiiiii …ohohoooh …
 
e ti sfioro il viso,
dove non c’è mai il sorriso,
e t’illumini di un attimo,
un sospiro solo un battito,
e …
sarà che ti amo,
ma non so il perché …
ohohoh ohoho …
 
 
Fuori in cielo, sai,
ora vedo,
una stella,
non è grande, ne cometa,
ma la trovo la più bella,
perché mi ricorda i giorni,
in cui eravamo insieme,
in mezzo ai boschi, sulla sabbia,
tutto andava beeeene,
e non sei stata troppo fragile,
e non sei stata fatta di un istante,
sei la lacrima prima di tutte le altre,
sei il profeta che ha diviso le mie acque …
 
e ti sfioro il viso,
dove non c’è mai il sorriso,
e t’illumini di un attimo,
un sospiro solo un battito,
e …
sarà che ti amo,
ma non so il perché …
ohohoh ohoho …
 
 
Ho sentito gatto nero miagolare in strada,
e ho pensato come ha fatto a sapeeeere di noi.
Era nero nero come te,
dolce e fragile come la tua pelle,
dammi il cielo la luna tutte le cose più belle ma non,
non rinuncerò a te.
Sai, avevo promesso di smettere di piangere;
le lacrime le asciugo con il mio cuscino,
e mi ritrovo a piangere come un bambino,
non posso stare, senza di te.
Ohohooooh …
Mhhhh …
Forse devi solo chiudere gli occhi,
e lasciarti trasportare,
forse ti devi fidare …
di meeeee,
 
 
e ti sfioro il viso,
dove non c’è mai il sorriso,
e t’illumini di un attimo,
un sospiro solo un battito,
e …
sarà che ti amo,
ma non so il perché …
ohohoh ohoho …
 
nanananana.
Ora mi alzo, dalla sedia,
e faccio un giro, dentro la stanza,
la luce di fuori,
è ormai già spenta,
ed il silenzio,
veglia quaggiù.
Mi batto un pugno, forte sul cuore,
apro la finestra e urlo “amore!”
non ho paura di svegliare nessuno,
tanto in questa casa, sono sempre solo.
Mi guardo nello specchio,
e non c’è un bel riflesso
mi vedo solo mezzo
mi manca la metà …
fatta di te.
 
Mhmhmhm …
 
 
e ti sfioro il viso,
dove non c’è mai il sorriso,
e t’illumini di un attimo,
un sospiro solo un battito,
e …
sarà che ti amo,
ma non so il perché …
ohohoh ohoho …
 
 
Io sento che potrei restarti accanto per sempre,
e pizzicare i tuoi capelli neri,
invece delle corde,
della mia triste chitarra,
contiene musica e amore,
ferisce più di una scimitarra …
Il vento mi ha dato, una sberla piatta,
quando tu mi hai chiuso, la porta in faccia,
due occhi neri, come il carbone,
4 lettere, Gwen, che significano amore …
Sbircio in un in un’altra casa, il televisore,
la vicina sta guardando,
un film d’amore
due adolescenti su una spiaggia che si baciano al sole
sembra la nostra e cade a terra il mio umore …
 
 
e ti sfioro il viso,
dove non c’è mai il sorriso,
e t’illumini di un attimo,
un sospiro solo un battito,
e …
sarà che ti amo,
ma non so il perché …
ohohoh ohoho …
 
Ogni cosa, la fuori nel buio,
mi ricorda che non ti dimentico,
che richiamo il tuo viso nel cuore,
ad ogni sbuffo, ogni luce, ogni attimo …
E negli alberi vedo i tuoi semplici abiti scuri,
nella notte io vedo i tuoi occhi sicuri,
nella luna intravedo il tuo opaco sorriso
e in un solo secondo m’illumino in viso.
Una macchina coi fari accesi,
mi ricorda il nostro modo d’intenderci e d’essere intesi ...
sei la cooosa, più beeeella, che c’è.
 
Nanana!
Nanana …
 
e ti sfioro il viso,
dove non c’è mai il sorriso,
e t’illumini di un attimo,
un sospiro solo un battito,
e …
sarà che ti amo,
ma non so il perché …
ohohoh ohoho …
 
Pizzico le corde, della mia chitarra,
ai miei piedi mojito, e forse anche birra,
e se ti dicessi che mi sono rovinato,
tu risponderesti che sono impazzito,
per te …
sai quanti denti mi sono rimasti in bocca,
ora ce mi do a musica e malavita,
forse droga, non ricordo,
io perdo in un secondo,
ogni volta che ti penso,
e ogni giorno ci sono delle sfide nuove
ma la cosa importante è che in bocca …
di denti ne ho nove.
 
nanana, nanana, nanana …
 
 
 
 
 
 
Da piccolo si litigava in famiglia
Su cosa da grande avrei dovuto lavorare
Ma da quando ti conosco solo una cosa so fare:
sognarti sempre la notte e amare amare amareee …
 
Mio papà mi voleva avvocato per difendere la gente,
mio mamma mi voleva super boss o dirigente
mia nonna mi voleva botanico, per curare le piante,
ma io ora sono quii …
 e sono solo un cantante.
Mhmhmh, mhmhmh …
 
E sono solo un cantante.
 
Mhmhmhmh, mhmhmhmhmh …
 
 
 
e ti sfioro il viso,
dove non c’è mai il sorriso,
e t’illumini di un attimo,
un sospiro solo un battito,
e …
sarà che ti amo,
ma non so il perché …
ohohoh ohoho …
 
Tu mi hai preso per mano,
come un’aquilone,
sei stata nella mia testa come un tormentone,
e sei scivolata via con leggerezza,
e poi tra dita …
mi è rimasta, solo la brezza.
Mhmhmhmhmh, mhmhmhmhmh …
 
Ohohoh …
 
Mi sciolgo in un attimo di tormento eterno,
se con te ero in paradiso,
ora mi trovo all’inferno,
non sarò un modello,
non sarò un metallaro,
ma ti amo, Gwen …
Mi sembra chiaro.
Mhmhmhmhmhmhm … mhmhmhmhm …
 
 
 
e ti sfioro il viso,
dove non c’è mai il sorriso,
e t’illumini di un attimo,
un sospiro solo un battito,
e …
sarà che ti amo,
ma non so il perché …
ohohoh ohoho …
 
 
non sarò un modello,
non sarò un metallaro,
ma ti amo, Gwen …
Mi sembra chiaro.
 
non sarò un modello,
non sarò un metallaro,
ma ti amo, Gwen …
Mi sembra chiaro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: biberon