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Autore: destroyedcc    14/09/2013    4 recensioni
Dal testo:
Quando l'aereo partì mi strinsi al braccio della mia migliore amica, la quale mi sussurrò all'orecchio che stavamo per andare dritto al nostro sogno più grande, dalla nostra più grande ancora di salvezza.
Feci cenno di sì, e asciugandomi delle lacrime che mi caddero poco prima, tirai su col naso.
"Ok, sono pronto!"-dissi fiero di me. "Stiamo arrivando, Justin".
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'll wait.


Quando l'aereo partì mi strinsi al braccio della mia migliore amica, la quale mi sussurrò all'orecchio che stavamo per andare dritto al nostro sogno più grande, dalla nostra più grande ancora di salvezza.
Feci cenno di sì, e asciugandomi delle lacrime che mi caddero poco prima, tirai su col naso.
"Ok, sono pronto!"-dissi fiero di me. "Stiamo arrivando, Justin".

***

Quando arrivammo in quella città, feci uscire un respiro di sollievo dalle mie labbra. Inumidì le labbra, e subito dopo entrai dentro il taxi, dentro il quale già c'era la mia migliore amica e suo padre.
Quando arrivammo all'albergo, ci stupimmo dal numero numeroso di fans che pernottavano lì quella sera.
Era straordinario.
Tutti erano seduti sull'atrio che cantavano le canzoni di Justin.
Chi piangeva, a causa della forte emozione, chi rideva dalla forte tensione.
Quando entrammo, tutti si alzarono ad 'accoglierci'.
Ci presentammo a tutti, e loro con gran sorriso, ci invitarono a sederci con l'oro a cantare. 
Quando ci sedemmo, ci sentimmo subito a nostro agio. Mi sentivo come se fossi in una famiglia, nella mia famiglia.
Nessuno poteva giudicarmi per quello che ascoltavo, potevo condividere le mie emozioni con altre persone senza pensare che non mi capisca.
Si era fatta ormai ora tarda, e noi dovemmo andare nelle nostre camere per prepararci per il grande giorno dopo.
Il risultato? Non dormimmo per tutto la sera. Piangemmo ma allo stesso tempo ridemmo per l'emozione e sopratutto per l'ansia.
Insieme ai pianti e ai fazzoletti, ci addormentammo tutti insieme sul letto coperti da una spessa coperta.
Il mattino dopo ci svegliammo già emozionati, le gambe che tremavano, già le lacrime di primo mattino.
Quando uscì dal bagno, mi misi quella felpa verde che avevo deciso di mettere quel giorno: verde come la speranza.
"Tra poche ore vedremo il nostro idolo"-dissi, abbracciandomi insieme alla mia migliore amica e un'altra ragazza che era con noi.
Uscimmo dalla camera d'albergo e andammo subito nella hall dell'albergo: ci aspettava il padre della mia migliore amica
"Siete pronti?"-disse, bevendo l'ultimo sorso di caffè che era rimasto nel bicchiere.
"Sì"-dicemmo in coro, salutando gli altri Beliebers che erano lì.
Uscimmo dall'albergo, e ci precipitammo subito nella fermata del bus, il quale ci avrebbe portato in un'altra fermata, che a sua volte ci avrebbe portato finalmente in quell'arena.
In quell'arena dove avremmo potuto vedere il nostro sogno più grande: l'Unipol Arena.
Appena arrivati, ci mettemmo a piangere per l'emozioni e, insieme ad altri Beliebers ci mettemmo a correre per non so quale destinazione, visto che, eravamo già arrivati a destinazione.


Dopo aver aspettato più di tre ore per un fottuto biglietto, lui era lì e la dannata fila per il meet&greet si faceva sempre più corta, e il mio respiro si faceva sempre più tremante.
Ci separava solo una tenda.

Un altro gruppo di persone entrò, ed io vidi il busto di Justin che guardava dalla parte della mia fila.
Quando lo vidi, mi misi a piangere e lui mi sorrise, e dopodiché alzò il braccio e mi salutò.
Passarono pochissimi secondi, e mi tra me, mi dissi se quel pochissimo tempo sarebbe bastato
La ragazza davanti a noi ci disse che era l'ora di entrare, così io, feci per entrare e non appena fui davanti a quel corpo perfetto, quasi fatto di porcellana, lo tirai più vicino a me, più di quanto avessi potuto. Avevo paura a stringerlo in quel modo, avevo paura di romperlo.
Il suo sorriso, perfetto com'era mi guardò negli e dopodiché mise la sua mano attorno a me.
Trasalì al suo tocco e milioni di farfalle iniziarono a svolazzare per lo stomaco.
 Non riuscivo a staccarmi da lui, così guardai l'obbiettivo pronto per fare la foto. "Sei pronto?"-mi chiese Justin. Feci una delle mie facce migliori, sorridendo a più non posso.
Il flash della macchina fotografica mi offuscò la vista e dopo qualche secondo sentì il mio braccio tirare.
Allungai il braccio a Justin, il quale lo afferrò con delicatezza.
"Grazie, mi hai salvato la vita. Ti amo"-gli dissi piangendo, mentre quell'uomo continuava a spingermi verso l'uscita.
Justin mi guardò, e dicendo alla guardia di lasciarmi, mi precipitai subito da lui.
"Non piangere"-mi disse, supportandomi con il suo sorriso che mi fece andare in paradiso. "Ci sono io adesso"-continuò.
Tirai su col naso e misi dentro la tasca dei miei pantaloni la mia mano destra, e subito dopo la feci uscire estraendo la lettere che gli avevo scritto.
"Ti prego, leggila. E' davvero importante per me, grazie per tutto. Ti amo"-gli professai.
Justin allargò le braccia e mi strinse a lui, mi fece bloccare letteralmente il cuore.
Il mio idolo mi abbracciò di sua spontanea volontà, Justin mi aveva appena abbracciato.
La guardia prese il mio braccio, e mi portò fuori. Giusto il tempo per dire a Justin un altro di quei miei "grazie" che mi ero promesso da tantissimo tempo.
Appena uscito, mi sentì vuoto. La persona più importante della mia vita era a pochi passi da me, ed io l'abbracciai più di una volta, sentendo il suo dolce profumo e la sua estrema dolcezza e gentilezza.
Appena uscito non sapevo cosa fare, sembravo uno zombie.
Camminavo, ritrovandomi il viso di quel ragazzo ovunque. "E' vero"-mi ripetei tra me, ricordando ogni cosa.
L'avevo toccato nonostante avessi una paura immensa di romperlo perché sembrava davvero fatto di porcellana.
Lui mi strinse a sé, io gli strinsi la vita.
In quel momento eravamo solo io e lui.
Io e la mia ragione di vita.
Io e il suo sorriso.
Io e il mio sogno che seguivo da più di quattro anni.
E adesso cosa farò?

"Grazie Justin, grazie per avermi migliorato la vita ogni giorno.
Mi hai fatto vivere il miglior giorno della mia vita.
Chi ha bisogno di altro quando ha te e il tuo amore?
Sei tutto ciò che ho sempre chiesto e ora che sai della mia esistenza ti sento più vicino.
Ti amo, ti amo davvero.
Sei l'unico per me e nessuno potrà mai sostituirti."

"Grazie Justin".


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Angolo auore:
Benvenuti in questa One Shot, spero vi sia piaciuta, anche perché la sento davvero vicina.
Sarei grato se la recensiste, così potrete dirmi cosa ne pensate di questa piccola storia.
Dovrete considerare, però, che questa storia non l'ho vissuta io, o megio, da nessun'altro.
Ho inventato la storia del meet&greet, ma tutto il resto è vero.
Sono stato al concerto del 23 Marzo, e purtroppo, non sono riuscito a prendere il meet&greet.
Questo è come mi immagino che sia il meet (anche se sembra troppo da film, ma who cares) con Justin, e spero che un giorno diventi realtà, come sia diventato realtà il fatto che io sia andato al concerto.
Mi scuso per gli eventuali errori di grammatica/battitura, perdonatemi perché non ho riletto prima di postare.
Ciao e a presto,
Carlo.






   
 
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