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Autore: magiclife    14/09/2013    1 recensioni
Era da poco più di un anno che aveva cominciato una nuova vita e questo lavoro era il segno che poteva vivere normalmente; poteva farcela. Andava tutto bene.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Agente Phil Coulson, Altri, Nick Fury, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cellulare squillò.
Immaginava fosse lui. Nell'ultimo periodo aveva cercato di comunicare con lei con ogni mezzo. Voleva vedere quale altra frase si fosse inventato questa volta per convincerla. Così aprì il messaggio.
Dobbiamo parlare. Sai quanto è importante.
Solo questo. Queste due frasi.
"Poteva usare un po' più di fantasia" pensò la ragazza.
Chiuse il messaggio e lo cancellò. Come tutti quelli che gli aveva inviato fin ora. Aspettava il momento in cui si sarebbe stancato, ma sembrava non arrivare. Andava avanti da due mesi ormai.
La ragazza si alzò in fretta dalla sedia, prese la borsa, le chiavi, il telfono e uscì di casa. Non poteva arrivare di nuovo tardi al lavoro. Era da poco più di un anno che aveva cominciato una nuova vita e questo lavoro era il segno che poteva vivere normalmente; poteva farcela. Andava tutto bene.
Arrivò al lavoro, entrò nell'ufficio e aspettò che il primo paziente arrivasse. La giornata era lunga, come al solito, ma stranamente, le ore passarono in fretta e quando la sua segretaria entrò e le disse che gli appuntamenti per oggi erano finiti, una sensazione di leggerezza la riempì. Uscì dal portone di legno del palazzo che custodiva il suo studio. Il ruolo della psicologa le riusciva abbastanza bene; era una delle poche cose per cui ringraziava le azioni del suo passato. Mentre camminava, da una via laterale, senti una voce familiare. Un brivido la percorse.
- Hai davvero cambiato vita, ma sempre restando nel campo della psicologia. In cui sei la migliore tra l'altro -
La ragazza si fermò e si girò verso l'interlocutore.
- Nick ti ha ordinato di seguirmi? - disse con fermezza, riprendendo il controllo di se stessa
- Ho cercato in tutti modi di contattarti. Quando hai ignorato il mio ultimo messaggio ho deciso di agire. Abbiamo bisogno di te -
- Non credo proprio. Avete persone migliori di me di cui servirvi -
- Sai che le tue capacità sono rare e che solo tu puoi aiutarci. Io ti conosco meglio degli altri -
- Ormai non ci credo più. Ho chiuso con Fury e con lo S.H.I.E.L.D. Come fai a fidarti ancora di lui?? -
- Non lo conosci abbastanza come me. Lui lo fa perchè crede che sia per il bene dell'umanità -
- Certo -
- Ascoltami almeno. Ti vorrei illustrare il progetto. Quando ho iniziato a contattarti volevo farti tornare a lavorare per noi; ma è successo una cosa abbastanza grave -
- Non cambierà le cose -
La ragazza riprese a camminare cercando di allontanarsi, ma l'uomo la affiancò e camminò con lei.
- Se non volessi saperlo mi avresti già mandato a quel paese - riprese l'uomo
- Sai che ho troppo rispetto per te per farlo -
Un sorriso compiaciuto spuntò sul suo viso. Ma cambiò subito espressione. Diventò serio.
- Non possiamo parlarne per strada, con tutti questi civili che camminano e sono a portata d'orecchio -
- Scusami, ma tra poco ho un altro impegno e non posso andare in un posto segreto per parlare di una cosa che non mi interessa -
- Eh va bene -
L'uomo si avvicinò al suo orecchio e sussurrò delle informazioni.
- Il progetto si chiama Avengers. Fury vuole riunire degli uomini straordinari per formare un un team di super eroi. Il mondo è in pericolo, Loki sta prendendo il controllo -
La ragazza si staccò dalla sua presa.
- Mi dispiace. Buona fortuna, Agente Coulson -
- Ah, adesso siamo passati al rapporto formale. Allora a presto, Agente Claire -
Disse con il suo solito sorriso. Bernadette distolse un attimo gli occhi, ma quando guardò di nuovo in direzione dell'agente, lui era sparito.
Appena Bernadette tornò a casa si distese sul dIvano, chiuse gli occhi e cercò di dimenticare la conversazione che aveva avuto con Coulson. Nick Fury lo sapeva che l'agente era l'unico che poteva convincerla a cambiare idea.
"E' un piano davvero meschino, ma io non mollerò"
Era talmente stanca che dopo aver fatto cena se ne andò subito a dormire.
Fece un sogno, anzi un incubo, dove le venivano in mente flashback di episodi che le erano realmente capitati.
Era nell'aula del suo liceo, stava ascoltando la lezione, quando la bidella entrò dicendo che c'era un signore che cercava Bernadette Claire. I compagni si girarono tutti verso la ragazza, facendola sentire a disagio. Si chiedeva chi la cercasse, a quell'ora, a scuola. Si alzò velocemente e uscì. Non poteva più sostenere gli sguardi indiscreti che la seguirono fino alla sua uscita. La bidella la accompagnò fino all'aula 28, era l'unica che non ospitasse una classe, dove mettevano i banchi in più, o quelli rotti. Appena aprì la porta, un uomo sorrise a Bernadette, le tese la mano dicendo:
- Ciao, sono Phil Coulson -
Il panico la invase, era lo stesso uomo che la osservava il giorno prima ai giardini.

La scena del sogno cambiò.
Era alla sede dello S.H.I.E.L.D. e Nick Fury si stava presentando.
Un attimo dopo era in missione. Sentiva un ticchettio, man mano che camminava lo sentiva sempre più forte. Era una bomba.

Si svegliò di sopprassalto, affannata. Il ticchettio lo sentiva ancora, ma era quello della sveglia che avrebbe suonato da un momento all'altro. Decise di alzarsi, prendersi una camomilla e prepararsi per andare al lavoro.
Passò qualche giorno di lavoro e vita normale. I pazienti andavano e venivano, il tempo scorreva e nessun messaggio o incontro non programmato si erano presentati. Ma c'era troppo tranquillità perchè potesse durare. Un sabato mattina, Bernadette era seduta in cucina con il suo computer; navigava, si aggiornava con le notizie pubblicate su internet; la più interessante era che Tony Stark stava testando un energia pulita e rinnovabile illuminando la sua grande e alta torre. Infine guardò la posta. Mentre faceva quest'ultima azione, le arrivò un e-mail, da un indirizzo privato e sconosciuto. La aprì e si aprirono altri 4 file che occuparono l'intero schermo del computer. Erano video di quattro grandi persone, che conosceva benissimo. Li aveva seguiti, li aveva studiati, tutto per seguire degli ordini. Sulla parte in alto a destra, c'era un mostro verde che distruggeva tutto quello che incontrava. Ma la ragazza lo conosceva meglio come Bruce Banner, lo scienziato più intelligente; preferiva ricordarlo così che come un enorme mostro verde spazientito. Nell'angolo in alto a sinistra c'era Tony Stark, che volava nella sua armatura e combatteva. Subito sotto c'era il file di Steve Rogers, con la tuta di Capitan America, la "Leggenda Vivente". Bernadette era con Coulson quando hanno tirato fuori dal ghiaccio Steve. L'ultimo video ritraeva il semi-dio Thor, fratello del nuovo "nemico" Loki. Loki era un soggetto molto interessante e affascinante per una psicologa come lei. Ma ne doveva stare fuori, ormai aveva deciso. Nessuna tentazione, niente di niente. Sicuramente Phil glieli aveva inviati su ordine di Fury, pensava che avrebbe ceduto.
"Però è una cosa strana, Nick non vuole far sapere a nessuno i segreti dello S.H.I.E.L.D. Vuole davvero convincermi.."
La ragazza chiuse tutte le finestre con i video e lesse le parole scritte nell'email.
Sei ancora in tempo. Vieni con me da Stark. Per far funzionare questo progetto abbiamo bisogno anche di te.
  
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