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Autore: fulmineo    14/09/2013    1 recensioni
[Flikken-Coppia in Giallo/Flikken Maastricht]
Dopo la morte di Eva, Esmee si ritrova innanzi alla lapide della sua amata per ribadirle ancora una volta tutto il suo amore ed il disperato bisogno che ha di lei. Ma Eva riuscirà a far capire alla giovane che tutto ciò di cui ha bisogno è dentro al suo cuore.
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Crack Pairing
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era una bella giornata a Maastricht, ma il bel sole che splendeva alto nel cielo non riusciva a riscaldare il cuore ferito della giovane poliziotta Esmee Van Rooy che, dopo la morte in servizio dell'Ispettore Eva Van Dongen, sua responsabile e mito indiscusso, aveva perduto il sorriso e quasi la voglia di vivere.

Nessuno poteva capire il suo dolore. Nè il Commissario Frieda Mechels, nè Floris Wolfs, il partner di Eva, nè tantomeno i suoi parigrado Marion Dreesen e Romeo Sanders, perchè lei ed Eva erano amanti. Lo erano sin dal primo giorno del suo arrivo a Lindburg Sud, quando Eva lottò a spada tratta per lei col Commissario di allora Ellis Flamand affinchè non la mandasse via ma le venisse affidata come Allieva Ispettore.

Ed ogni giorno Esmee si recava al Cimitero degli Eroi e si sedeva innanzi alla lapide di Eva, posta in cima alla sola collinetta che dava sulla città che aveva sempre coraggiosamente protetto con tutte le sue forze da quando era entrata in Polizia sino al suo ultimo respiro. Andava lì ogni giorno perchè riusciva a sentire Eva vicina a sè, come lo era sempre stata quando era in vita.

Perchè sotto quella quercia, su quella collinetta si erano scambiate il loro primo bacio un anno prima, tre giorni dopo l'arrivo di Esmee e sempre lì sarebbero state sepolte assieme, l'una accanto all'altra. E la giovinetta si sedette, a parlare col suo amore.

"Sai, non riuscirò mai ad accettare la tua fine. Ho sempre pensato che ci saremmo sposate, magari avremmo avuto dei figli e saremmo morte coi capelli bianchi, fianco a fianco ed invece è stato ciò che più amavi a portarti via."

"Non è vero. Non sei stata tu." Disse Eva, che apparve alle sue spalle e le circondò la vita con le braccia, posandole un delicato bacio sul collo.

"Chissà perchè..." Disse la moretta, con le lacrime agli occhi "Chissà perchè ogni volta che vengo qui, mi sembra di sentirti. Di poterti quasi toccare e parlare con te. Chissà."

"E' possibile solo perchè tu apri il tuo cuore, quando vieni qui! Ci siamo sempre dette tutto, ci siamo amate e ci siamo sempre lette dentro come due metà praticamente perfette che si completano a vicenda. Noi siamo parte l'una dell'altra, non scordarlo mai!"

"Non lo farò! Ed aspetterò con ansia il giorno in cui cammineremo ancora fianco a fianco lungo le rive della Mosa."

"Metà del tuo cuore aspetterà in eterno, ma l'altra metà sa bene che non accadrà mai." Disse con dolcezza Eva ed Esmee raccolse le ginocchia al petto, piangendo a dirotto, disperata e la castana cercò di consolarla, anche se non poteva farlo come avrebbe voluto.

"L-Lo so. Lo so, ma... Ma potremo farlo quando ti raggiungerò!"

"Spero che sia il più tardi possibile!"

"Non mi vuoi con te?" Chiese la moretta.

"Non è che non ti voglia, perchè se potessi farlo ti permetterei di raggiungermi subito. Voglio solo dire che questa città ha già perduto me e non deve perdere un'altro, validissimo poliziotto, per di più la mia unica allieva! Dovrai proteggere i più deboli con determinazione e coraggio, sempre a testa alta e divenire la nuova partner di Wolfs, perchè tu supererai quei dannati esami da Ispettore!"

Esmee non rispose subito, pareva che stesse pensando a qualcosa e poi, le delicate carezze della brezza mattutina che le solleticavano il collo, ovvero i baci di Eva, la deconcentravano e le impedivano di formulare pensieri coerenti "Mi vorrà come partner? Io non sono te."

"Certo che ti vorrà, perchè tu dentro sei come me! Anche se sono stati Marion e Romeo ad occuparsi di te e non io, indirettamente ti ho trasmesso molte cose, di me. Ad esempio, ricordo che durante quella rapina in gioielleria te la cavasti alla grande, sfoggiando una buona tecnica di kick boxing!"

"Perchè mel'hai insegnato tu. Mi hai fatto imparare a lottare, ad avere fiducia nei miei mezzi. Ciò che diventerò lo dovrò solo a te, Eva!"

Eva sorrise e posò la mano sulla guancia sinistra, apparendole questa volta davanti "La tua vita deve continuare, Esmee. Dovrai lasciarmi andare, prima o poi e trovare qualcun'altro da amare."

"No! Non puoi chiedermi questo. La mia vita andrà avanti solo professionalmente, non sentimentalmente! Concedimi almeno questo, perchè io non voglio che tu sparisca dal mio cuore!"

"Come vuoi. Ma non sparirei mai dal tuo cuore, piccola. E' un posto così tranquillo ed accogliente, l'ideale per me!"

Esmee si sporse in avanti, ove sentiva la lieve brezza e nemmeno immaginava, forse, che era riuscita a cingere il collo di Eva e costei rispose al suo abbraccio, sfiorandole poi le labbra rosee con le proprie "Vieni a trovarmi di notte, nei miei sogni!"

"Non mancherò!" Sorrise Eva, che scorse poi Wolfs da lontano "E' arrivato Wolfs. Gli esami ti aspettano."

"Tu ci sarai, vero?" Chiese Esmee ed Eva la fissò "Dimmi che ci sarai, perchè avrò bisogno di perdermi nel ricordo di te e di tutto quello che c'è stato fra noi. Avrò di bisogno di sentirti accanto a me e di perdermi in quell'oceano infinito azzurro-ambrato dei tuoi occhi! Avrò molto bisogno di te."

"Ci sarò, non preoccuparti! Sarò sempre accanto a te, ogni passo e scelta che farai."

"Riesci a darmi un bacio?"

"Certo!" Sorrise Eva ed Esmee sentì le labbra calde e corrispose, per quel che poteva fare, l'effusione, seguendo l'istinto "Ora devo andare. In bocca al lupo, Ispettore Van Rooy!"

"Che crepi, il lupo." Ribadì la moretta "Ti amo, Eva! Ti amerò per sempre."

"Anch'io, piccola. Anch'io ti amo e ti amerò per sempre! A presto." Disse Eva e ciò che Esmee sentì fu il sibilo del vento, che poi sparì e Wolfs, da lontano, aveva osservato la scena che, senza saperselo spiegare, non trovava assurda o strana.

"Sei qui, vero? Sei qui da qualche parte, Eva, ti sento." Disse il brizzolato.

"Proteggila sempre, Wolfs."

"Lo farò, stai tranquilla. Lo giuro!"

"Se mancherai la promessa, te la farò pagare cara!" Ribadì Eva, prima di sparire e ciò che Wolfs sentì poi furono brividi ghiacciati che gli correvano lungo la schiena e sorrise. Eva l'aveva sicuramente minacciato, perchè solo così avrebbe potuto rabbrividire.

Ed alla fine della giornata, la città di Maastricht e la Polizia Olandese potevano contare su un nuovo Ispettore e Wolfs su una nuova partner. Esmee Van Rooy, l'unica recluta di Eva Van Dongen, pronta a scrivere la sua personale storia nella Polizia come il suo amore prima di lei.

EvaEsmee

  
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