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Autore: Emily27    14/09/2013    8 recensioni
Quale uomo non vorrebbe trascorrere una serata in compagnia della bellissima Stana Katic?
Rick Castle sembra non fare eccezione...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quel giorno proprio non riusciva a scrivere nulla, o per lo meno niente che fosse degno di Richard Castle, e visto che l'ispirazione non si cerca ma è lei a trovare te, Rick si arrese, lasciandosi andare contro lo schienale della poltrona girevole con un sospiro di rassegnazione: per quel pomeriggio non avrebbe combinato alcunché. Inoltre, non c'era nessun caso da risolvere, praticamente una noia mortale.
Lanciò un'occhiata al cellulare sulla scrivania, come se con il solo potere della mente potesse fare arrivare una chiamata da parte di Beckett, però il telefono restò muto: evidentemente gli assassini di New York avevano indetto uno sciopero.
Sbadigliando, si collegò a internet per cercare distrazione girovagando sul web. Aprendo il sito delle previsioni del tempo, con suo disappunto vide una nuvoletta grigia con tre gocce di pioggia sul giorno di domenica, proprio quando lui e Kate avevano in programma un picnic a Central Park. Il commento diceva che ci sarebbe stato brutto tempo per tutta la giornata, non certo l'ideale per mangiare all'aperto su di una coperta stesa sul prato, però, rifletté, perfetto per starsene rintanati in casa, magari in camera da letto... Sorrise malizioso lanciando uno sguardo di sfida alla nuvoletta grigia. Castle - Meteo: uno a zero.
Dopo le previsioni del tempo passò alle notizie televisive. Nel momento in cui aprì la pagina di TV Line, il primo titolo che vide lo fece restare a bocca aperta per lo shock.
Cote de Pablo lascia NCIS.
Con le spalle abbassate e un enorme senso di delusione lesse l'articolo, che spiegava come l'attrice avesse deciso di abbandonare il suo ruolo nella famosa serie. Non ci sarebbe più stata Ziva in NCIS, uno dei suoi telefilm preferiti. Beckett ne era all'oscuro, e con lei non lo avrebbe mai ammesso, ma Rick faceva parte di quella cospicua parte di fans che sostenevano la coppia Ziva e Tony, che a quel punto però sarebbe rimasta soltanto un sogno.
Annientato da quella notizia cambiò sito, passando a TV Guide. Anche lì trovò un articolo dedicato a Cote de Pablo, ma prima che potesse aprirlo la sua attenzione fu attratta da una foto collocata al centro della pagina, in cui Stana Katic mostrava il suo sorriso radioso e una didascalia diceva: A cena con Stana Katic. Partecipa anche tu al concorso.
L'attrice lo guardava dallo schermo del computer con due occhi da cerbiatta, capaci d'incantare chiunque, ed era bellissima. Ma che cos'era quella storia del concorso? Castle, incuriosito e ormai dimentico di Cote de Pablo, cliccò sul titolo aprendo il link.

Il concorso "A cena con Stana Katic" è un'iniziativa di TV Guide in collaborazione con la fantastica Stana Katic, la quale, per ringraziare i milioni di fans che l'hanno votata ai People's Choice Awards, facendole vincere il premio Favorite Dramatic TV Actress, darà la possibilità ad uno di loro di trascorrere con lei un'intera serata.
Avete capito bene, il più fortunato di voi potrà andare a cena con Stana al “The Four Seasons” di New York.
Partecipare è semplice: inserisci nei campi sottostanti il tuo indirizzo e-mail, un nickname e il modo in cui proveresti a conquistare Stana. Sarà lei stessa a decidere il migliore, e il prescelto sarà avvisato tramite e-mail.
Che cosa aspetti, prova anche tu a conquistare Stana Katic!


Era senz'altro un'idea originale, pensò Rick, ma Stana Katic sarebbe stata davvero disposta ad andare a cena con un suo fan, oppure si trattava solo di una trovata pubblicitaria? Osservò di nuovo la foto. Una cosa era certa: la natura era stata molto generosa con lei, il solo pensiero di trascorrere una serata in sua compagnia avrebbe mandato in delirio ogni uomo.
Più per gioco che per reale desiderio o speranza di essere il vincitore, Castle decise di partecipare.
Inserì il suo indirizzo e-mail e dopo passò alla scelta del nickname, che doveva in qualche modo rispecchiarlo. Restò per qualche secondo con lo sguardo rivolto verso l'alto e la fronte corrugata, poi s'illuminò.
“Trovato!”
Nel campo riservato al nickname scrisse: sexyman.
Ed ora veniva la parte più difficile, ma non per lui. Nello spazio successivo digitò velocemente: Le porterei il caffè ogni mattina, insieme a tutto il mio amore.
Non sapeva se Stana Katic lo avrebbe apprezzato, anzi, probabilmente lo avrebbe considerato un gesto troppo banale, ma lui in quella maniera aveva già conquistato la donna più straordinaria che avesse mai conosciuto, e tanto bastava.
Inviò il tutto, uscì dal browser e sullo schermo riapparve la pagina bianca di Word. Rick si stiracchiò allungandosi sulla poltrona con le braccia incrociate dietro la testa, in attesa che l'ispirazione lo trovasse e pensando alla sua musa.


Due settimane dopo

Quando Castle si svegliò, attraverso le tende arrivava già la luce del sole appena sorto a spezzare il buio della stanza. La prima cosa che vide, con gli occhi ancora mezzi chiusi, furono le spalle nude di Kate, che dormiva ancora profondamente accanto a lui. Riusciva ad udire il suo respiro nel silenzio della camera, a percepire il calore del suo corpo sotto al lenzuolo che li copriva entrambi, e, come ogni volta che si svegliava con lei vicino, provò una sensazione di serenità e sicurezza.
Si voltò dall'altra parte per guardare l'ora sulla radiosveglia: erano passate da poco le sei, avevano ancora del tempo per dormire. Tornò a girarsi verso Kate, rannicchiandosi più vicino a lei e sfiorando con il volto i suoi capelli, lentamente, per non destarla.
Chiuse gli occhi per cercare di riprendere sonno, ma dopo alcuni istanti li riaprì, sbarrandoli nella prima luce del giorno. L'ispirazione lo aveva trovato.
Muovendosi piano, scostò il lenzuolo e scese dal letto, indossò la vestaglia sui boxer e senza fare rumore scese al piano di sotto. Il suo portatile era sul bancone della cucina, dove lo aveva lasciato la sera prima, e lo raggiunse a grandi passi: quando l'ispirazione chiama, bisogna rispondere. Si sedette su uno sgabello e accese il computer, per poi mettersi a scrivere senza sosta, fino a trasferire sulla pagina di Word tutte le idee che aveva in mente e, soddisfatto, mettere il punto all'ultima frase del paragrafo. Restò ad osservare la mezza pagina che aveva scritto, come un pittore davanti ad un suo capolavoro, poi chiuse il file e decise di controllare la posta elettronica. Stava aspettando una mail dal suo amico sindaco e la sera prima non aveva fatto in tempo a guardare se fosse arrivata, in quanto impegnato con Kate in attività più interessanti.
Quando andò alla sua casella trovò infatti una nuova mail da leggere, solo che il mittente non era il sindaco, ma TV Guide.
Castle sul momento pensò alla solita pubblicità, ma quando aprì la mail restò sbalordito.

Ciao sexyman!
Complimenti, sei riuscito a conquistare Stana Katic! Potrai cenare con lei al “The four seasons” di New York sabato 22 giugno, alle ore 8,00 pm. Non devi fare altro che stampare il tagliando in allegato ed esibirlo al tuo arrivo al ristorante.
Buona serata... la tua conquista ti aspetta!


Si era completamente dimenticato del concorso! Rick, incredulo, restò a fissare il testo di quella mail, mentre dentro di lui cresceva un senso di euforia. Aveva partecipato all'iniziativa senza dare un peso particolare alla possibilità di poter incontrare Stana Katic, ma ora che era diventata una certezza si sentiva estremamente eccitato all'idea. Fra milioni di fans lui era stato il prescelto, sarebbe stato invidiato da tutti, magari gli avrebbero anche dedicato un servizio su TV Guide! Ancora non ci credeva, ma avrebbe cenato con Stana Katic, una delle attrici più attraenti e quotate del momento, che l'avrebbe guardato con quei suoi bellissimi occhi e sorriso con quelle labbra ben disegnate... E pensare che non l'aveva nemmeno votata.
“Sexyman?!”
La voce squillante di Beckett lo fece sobbalzare sullo sgabello. Si voltò indietro e la vide, vestita di tutto punto con le braccia incrociate sul petto e lo sguardo tagliente che andava da lui allo schermo del computer.
“Che cos'è questa storia?” continuò lei in un tono che non faceva presagire nulla di buono.
“Ti riferisci a...” chiese Castle con indifferenza indicando la mail, ma vedendo l'espressione minacciosa della detective decise di rispondersi da solo. “Certo, ovviamente...”
“Sentiamo, come avresti fatto a conquistare Stana Katic?”
“Nello stesso modo in cui ho conquistato te, solo che ci ho impiegato meno tempo” disse lui candidamente, pensando subito dopo che forse avrebbe fatto meglio ad evitare quella sorta di battuta.
“Ah sì? E sarebbe un complimento per me o per la Katic?” ribatté Kate andando verso il frigorifero con le mani sui fianchi. Sembrava quando era in sala interrogatori.
Castle la seguì. “Adesso ti spiego...” Le raccontò tutto del concorso, mentre lei prendeva la bottiglia del succo d'arancia e lo versava in un bicchiere.
“Hai davvero intenzione di andare a cena con quell'attrice?”
“Sì, cioè, credo... Ci devo pensare...” biascicò lui grattandosi la nuca. “Comunque, in fin dei conti è solo una cena vinta con gioco, niente di più, se è questo che ti preoccupa” si giustificò lui. Non aveva previsto quel tipo di reazione da parte di Kate.
La detective bevve il succo, poi lo guardò dritto negli occhi e disse: “Mi vedi preoccupata?”
Dal modo stizzoso in cui depose il bicchiere vuoto sul bancone, Rick capì che aveva ragione: l'aggettivo più adatto a descriverla non era preoccupata, bensì irritata.
“Quando sarà?”
“Questo sabato.”
“Credevo avremmo trascorso quella serata insieme, ma vorrà dire che me ne starò tutta sola, a mangiare la pizza sul divano e a guardare un film noioso.”
Beckett lo disse in modo un po' scocciato, così Castle si affrettò ad aggiungere: “Ma domenica sarò tutto tuo, e quando dico tutto intendo... Tutto...” L'espressione ed il tono maliziosamente allusivi con cui sottolineò l'ultima parola, riuscirono a strappare un sorriso a Kate, la quale si appoggiò al bancone con una mano, scostandosi i capelli dalle spalle con l'altra.
“Certamente... Se non dovrò uscire con Brad Pitt.”
Rick arricciò le labbra e incassò il colpo, mentre lei andava a prendere la borsa dal divano.
“Vai già via? Aspetta, ti faccio i pancakes” la pregò con gli occhi imploranti, che però non servirono ad impietosirla.
“E' tardi, corro al Distretto. A dopo.”
Beckett lo salutò con gesto della mano è si affrettò ad uscire.
“Ti raggiungo tra poco!”
Le parole di Castle furono sovrastate dal rumore secco della porta che si chiudeva.
Rick si ritrovò da solo nel silenzio del loft, a domandarsi se desiderasse veramente andare a cena con Stana Katic.
E se quel mattino Kate si fosse alzata con il piede sbagliato.

 
 
Sabato 22 giugno

Beckett fece ingresso nel suo palazzo reggendo tre borse piene di scarpe, vestiti e biancheria intima, frutto del suo shopping pomeridiano. Chiamò l'ascensore e restò in attesa, con i pensieri che andavano nella stessa direzione che avevano tenuto per tutta la giornata: Castle a cena con Stana Katic.
Nemmeno tre ore di shopping sfrenato erano riuscite a scacciare dalla sua mente l'immagine del suo uomo, vestito e profumato per l'occasione, che faceva sfoggio di tutta la sua ironia e del suo savoir faire, mentre guardava adorante la Katic, la quale gli elargiva sorrisi da gattina con il tipico atteggiamento di chi sa di essere su un piedistallo.
Rick aveva ragione, sarebbe stata solo una cena vinta per gioco, e poi di lui si fidava ciecamente, ma nonostante questo la cosa le dava fastidio, un enorme fastidio.
L'ascensore arrivò, Kate vi salì e premette il pulsante corrispondente al suo piano. Le porte si chiusero e lei si voltò verso lo specchio alla sua sinistra, che occupava quasi tutta la parete. Osservò il suo volto dai bei lineamenti, mettendosi anche di profilo, poi abbassò lo sguardo e, girandosi da una parte e dall'altra, si guardò con occhio critico anche i fianchi ed il sedere, la cui linea snella era messa in risalto dai jeans aderenti. Non aveva nulla da invidiare a quell'attricetta da quattro soldi!
Una volta entrata nel suo appartamento, Beckett depositò le borse sul divano e si apprestò ad iniziare la sua serata. Castle a quell'ora doveva già essere sulla strada per raggiungere il The four seasons, ma cercò di non pensarci, adesso quello che ci voleva era un bel bagno caldo e profumato. Prima di andare in bagno, prese il telefono per chiamare la pizzeria da asporto e prenotare una pizza con salsiccia e funghi, ma non fece in tempo a comporre il numero che suonarono alla porta. Accidenti, il servizio era diventato così efficiente che bastava il solo pensiero per fare arrivare il fattorino?
Kate andò ad aprire e rimase sbalordita: davanti a lei c'era Rick, il quale reggeva con una mano un enorme cartone di pizza e con l'altra un sacchetto di carta.
“Castle?!”
“E' arrivata la pizza!” annunciò lui allegramente, entrando.
Beckett chiuse la porta e, riprendendosi dalla sorpresa, domandò: “Che cosa ci fai qui? Non dovevi essere con Stana Katic?”
“Tranquilla, Stana non resterà da sola” rispose lui strizzandole l'occhio e posando la pizza sul tavolino davanti al divano. “Salsiccia e funghi, come piace a te.” Dopodiché tirò fuori dal sacchetto il dvd di 2001 Odissea nello spazio. “E' abbastanza noioso?”
Kate si sentì sciogliere, completamente disarmata. Sapendo che le avrebbe dato fastidio, Castle alla fine aveva rinunciato alla cena per stare con lei, e se ne sentì quasi in colpa. Quello era solo uno degli innumerevoli gesti d'amore da parte di Rick, l'ennesima dimostrazione di come lei contasse più di tutto il resto.
“Lo sai che ogni uomo al tuo posto a quest'ora sarebbe seduto di fronte a Stana Katic?”
Castle fece spallucce e disse in tono rassegnato: “Devo essere un'anomalia del sistema.”
Beckett sorrise con dolcezza. “Lo hai fatto per me?”
“No, in realtà l'ho fatto per me” rispose lui lasciandola interdetta. Che cosa intendeva dire?
Rick si avvicinò a lei, l'abbracciò all'altezza della vita e i suoi occhi la contemplarono con l'infinito amore che Beckett poté leggervi dentro. “Ogni momento con te è speciale, anche se passato a guardare un film noioso, e non voglio perdermene neanche uno.”
Kate gli mise le braccia al collo e lo baciò, ancora e ancora, perché lo amava, perché adorava ogni cosa di lui, per come la faceva sentire unica e per il modo in cui riusciva sempre a sorprenderla. Perché era Richard Castle, l'uomo più straordinario che avesse mai conosciuto.
Quando le loro labbra si staccarono, lui disse: “Se avessi saputo di farti così felice, ti avrei costretta prima a guardare 2001 Odissea nello spazio.”
Kate gli diede ancora un leggero bacio sulle labbra, mentre pensava che sarebbe stato carino coinvolgerlo nell'intero programma per la serata. “Sai, prima che tu arrivassi stavo andando a fare un lungo bagno nella mia spaziosa vasca, mi chiedevo se ti farebbe piacere partecipare... Potrebbe essere un momento abbastanza speciale da trascorrere con me?”
“Speciale?! Specialissimo!”
“Allora vieni con me... sexyman.” Kate si morse il labbro inferiore in modo sensuale, gli prese entrambe le mani e indietreggiò per condurlo verso il bagno.
Stana Katic era ormai un lontano ricordo.


Sostava da cinque minuti davanti al The four seasons, osservando la gente che entrava, gli uomini incravattati e le donne ingioiellate, che lasciavano dietro di loro una scia di qualche profumo che doveva costare un occhio della testa. Non era abituato a frequentare quel genere di ambiente, quindi si sentiva un po' intimidito al pensiero di entrare nel ristorante di lusso, in cui mai e poi mai avrebbe immaginato di mettere piede. Ciò che lo rendeva più nervoso, tuttavia, era il fatto che là dentro ci fosse niente di meno che Stana Katic, la quale stava aspettando proprio lui.
Quando il suo orologio segnò le otto in punto, Esposito trasse un respiro profondo, si aggiustò il nodo della cravatta e si decise ad entrare.
Fu accolto da un tripudio di modernità, eleganza e stile, e da un uomo brizzolato che subito lo avvicinò. Forse lo stava aspettando. Indossava un completo scuro dal taglio raffinato, e con uno sguardo azzurro e gentile lo ricevette: “Buonasera signore. Immagino sia qui per incontrare la signorina Katic” disse facendo scivolare lo sguardo sul tagliando che Esposito teneva in mano.
“Sì, è esatto” rispose Javier, messo a suo agio dai modi cortesi di quello che doveva essere uno dei capi del ristorante.
“Mi segua, la prego.”
L'uomo lo condusse fino ad una saletta privata, dove un tavolo era stato apparecchiato per due, con una quantità di posate e bicchieri che potevano bastare per quattro.
“Attenda, la signorina arriverà subito.”
“Grazie.”
Rimasto da solo, Esposito si guardò intorno. Le luci erano soffuse e al centro del tavolo era stata accesa un candela, l'unica finestra era coperta da vaporose tende blu, in tono con l'azzurro delle pareti. L'atmosfera era raffinata e romantica ed Esposito sentì allo stomaco un morso d'agitazione.
Poi lei arrivò. Se la ritrovò come una visione stagliata sullo spazio della porta, con un vestito color dell'oro che le lasciava una spalla completamente scoperta, i capelli raccolti in parte sulla nuca e ciocche ondeggianti intorno al viso. Teneva la testa graziosamente reclinata da un lato e le labbra piegate in un sorriso luminoso, tutto per lui.
Esposito deglutì e sentì aumentare la sudorazione. Santo cielo, se non fosse morto in quel momento non sarebbe morto mai più.
Grazie Castle...
  
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