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Autore: Craggy    14/09/2013    4 recensioni
Pensieri profondi e tendenzialmente ironici presi qua' e la' e usati come prompt per per quello che secondo me Gwen avrebbe pensato in certe situazioni, esistenti della serie TV o no.
E be', forse dovrei smetterla di iniziare cose nuove e pensare a finire le mia millanta FF. Ma mi avete volute su EFP (probabilmente no)? Ora vi arrangiate!
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Un po' tutti | Coppie: Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Traditrice, brutta strega, nuova Heather, bacia - fidanzati, ruba ragazzi.

Altri soprannomi?

Goth, darkettona che ha paura del sole.

Una lunga, lista, anche se lei non li poteva, non li voleva ricordare tutti.

“Sigh … lo sapevo che non mi dovevo fidare …”.
“Non è colpa tua. È lei che dovrebbe piangere per ciò che ha fatto”.

Poteva sentire Sierra che cercava di consolare Courtney, e le loro parole le impedivano di dormire.
Avrebbe voluto farlo, magari svegliarsi la mattina dopo e trovarsi a Wawanaqua, quando la storia con Duncan non era ancora iniziata.
Heather e Cody sonnecchiavano beati, immuni dal turbamento portato da Tyler con la sua dichiarazione.

Courtney, come avrebbe potuto dormire?
Gwen si sarebbe ritenuta quasi offesa se non avesse pianto, come se averle fregato (perché effettivamente era di ciò che si trattava) il ragazzo non meritasse la sua rabbia.

Ma la perfettina stava piangendo, molto, troppo. E Sierra era ben felice di sputare veleno sulla gotica, da blogger gossippara che era.
Forse le due pensavano che Gwen stesse dormendo, forse invece speravano che fosse sveglia a sentire quello che aveva causato il suo infausto gesto.

Senza  accorgersene la dark si assopì, cullata (se così si poteva definire) dalle lacrime e dai singhiozzi della compagna di squadra.

Mostro.

Pensieri neri come il peccato che aveva commesso la tormentavano anche nel sonno.
Si sentiva un peso sullo stomaco, e sì che non aveva mangiato niente, quindi non era dovuto al cibo tossico di Chef.

“Lo stomaco è un termometro delle emozioni”.

Glielo diceva sempre sua madre, quando da piccola si sentiva il cuore pesante per aver finito la Nutella, spinto il fratellino o pasticciato con i pastelli sul muro del soggiorno.
Ma lei aveva combinato più di qualche segno giallo o blu su una parete candida.

Mostro.

Si alzò in silenzio e uscì dalla prima classe, in cui finalmente anche Court dormiva il sonno di chi ha pianto molto, mentre Sierra era intenta in un aggiornamento Twitter, probabilmente riguardo al colore delle calze di Cody-bear.
Le lanciò un’occhiata di quella che a Gwen sembrò un misto di rimprovero e comprensione.

Ma fortunatamente non fece domande scomode.
Senza sapere come, si ritrovò in cabina di pilotaggio, dove Chef stava borbottando nel sonno riguardo al suo stipendio, incurante che la vita di venti cittadini canadesi dipendesse da come faceva volare quella vecchia carretta.
Gwen vide che tra le mani aveva un foglio, e la curiosità fu tale da spingerla a sbirciare.

Quando poi vide il suo nome, non poté fare a meno di prenderlo delicatamente e leggerlo.
Era una lista dei campeggiatori, con a fianco elencati alcuni punti essenziali sulla personalità, carattere eccetera.

Ad esempio:
Owen- grasso, babbeo, bomba a gas umana. Evitare ingerimento fagioli => PERICOLO!!!

Più vero del vero.

E poi:
Gwen: dark, sarcastica. Baciato ragazzo C. TRADITRICE

In quel momento Chef russò, e la ragazza scappò prima di essere colta in flagrante. 
Tornò  a letto.
Anche Chef la giudicava, anche quel mostro di Chris lo faceva, anche i telespettatori, anche Sierra, anche Bridgette, anche sua madre, anche le sue
amiche a casa lo avrebbero fatto.

Anche lei stessa lo stava facendo.
Ma era così sbagliato essere attratta da Duncan? Era errato volere la felicità? Era immorale desiderare che lui le stesse accanto?

Traditrice, brutta strega, mostro.

Ragazza innamorata alla follia.
 

“I wear black outside
‘Cause black is how I feel on the inside”


PAUSA CAFFE’:
 * Voce da dietro al tavolo *
So cosa state pensando. Che cos’è questa roba orrenda e priva di alcun senso logico? Bella domanda.
No, sul serio! Me la sto facendo anche io. È per questo che sono nascosta dietro al mio bellissimo tavolo, per evitare oggetti volanti lanciati contro la mia persona.

Solo che questa frase, tratta dalla canzone “Unlovable” scritta da The Smiths, è perfetta per la mia amica Gwenny.
Che faccio vivere costantemente tra sensi di colpa e voglie suicide.

Vi starete anche chiedendo dove sia l’ironia che promette il titolo della FF.
Dovrei chiamare questa storia “Le citazioni di una dark depressa”, altro che battute ironiche. Ma il prossimo chappy sarà divertente, ve lo giuro.
Mi scuso anche con le persone cui ho promesso scene hot, ma dopo i compiti di greco mi sentivo davvero poco romantica.

Ringraziate il cielo che non abbia scatenato una carneficina, più vicina al mio stato d’animo.
E beh, alla prossima!
Pan goccioli,

craggy



 
  
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