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Autore: Miri_123    14/09/2013    4 recensioni
Questa storia è frutto della mia mente malata. E' una Sterek, ovviamente. Quindi è presente dello slash.
Spero vi piaccia e, magari, lasciatemi una recensione :)
Dal Capitolo 1:
" " Forse sono io che avevo troppe aspettative. Anche un solo “non è lo stesso per me”, mi sarebbe bastato, ma evidentemente per te valgo meno di zero. Grazie Derek. Ora capisco perché nessuno ti gira intorno, tu sei senza cuore ". Si asciugò le lacrime, che non era riuscito a fermare, ed uscì sbattendo la porta."
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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PROLOGO




 

“Gli opposti si attraggono”. Era questo quello che Stiles aveva sempre sentito dire dalla gente. Forse un po' era vero. Insomma, lui e Derek erano così diversi. Almeno da parte sua era vero. Ma da parte dell'Alfa le cose non sembravano stare proprio così.
Derek lo detestava e, per quanto facesse male, prendere qualche schiaffo o insulto da lui era l'unico modo per sentirlo un po' più vicino.
Stiles non sapeva dire con certezza se era sempre stato attratto dagli uomini e neanche gl'interesseva scoprirlo in realtà. Allungato sul letto, mentre squadrava il soffitto -ormai non più bianchissimo, dato tutte le cose che lui e Scott ci avevano buttato nel corso degli anni-, si chiedeva da quanto sentiva quell'infrenabile attrazione per il licantropo. Che poi Derek non era mai gentile con lui, non lo trattava mai bene e, piuttosto esplicitamente, faceva capire che Stiles non gli stava molto simpatico.
Forse era proprio questo che lo attraeva così tanto? Il fatto che Derek fosse irraggiungibile per lui? Il fatto che lo odiasse e lo respingesse? Si, Stiles pensava che fosse proprio questo che lo affascinava dell'Alfa. Bhè, questo e gli addominali scolpiti, lo sguardo magnetico e l'aria di mistero che vagava intorno a Derek.
Sapeva poco di lui. La sua famiglia era morta durante l'incendio che la sua ex -cacciatrice e pazzoide- ragazza aveva appiccato.
Voleva conoscerlo meglio. Sperava che, magari un giorno, il lupo si sarebbe aperto con lui. Stiles si sarebbe accontentato anche di una semplice amicizia. O per lo meno di un rapporto civile tra persone normali.
Quando il cellulare vibrò, Stiles si risvegliò dai suoi pensieri. “Da Deaton, adesso”, diceva Scott. Il ragazzo si concesse il lusso di sbuffare, poi si alzò e si diresse alla Jeep.

<< Quindi dobbiamo scoprire cosa vuol dire questo simbolo >>, disse infine, il Dottore.
Era stato chiamato per scoprire cosa volesse dire quello strano simbolo che era stato disegnato sulla porta di casa di Derek. Adesso capiva perché lo avevano chiamato. Stiles era la mente del gruppo.
<< Stasera mi aiuterai con le ricerche >>, disse l'Alfa, indicandolo con il dito. Stiles cercò di stare calmo. Derek avrebbe potuto capire la sua agitazione.
<< Perché io? Non può aiutarti Scott? C'è la maratona di Spongebob stasera >>. Cercò di nascondere l'entusiasmo sbuffando sonoramente. In realtà non vedeva l'ora di stare solo con l'Alfa, Spongebob poteva anche morire.
<< Scott? Ma sei serio? >>, Derek sorrise leggermente e Stiles non potè fare a meno di pensare che era bellissimo quando sorrideva e che doveva farlo più spesso.
<< Ehi >>, sbottò offeso Scott.
<< Bhé, diciamo che tu te la cavi meglio nel lato pratico, ma in quello teorico... >>. L'Alfa lasciò la frase in sospeso, ma Scott aveva capito e cominciò a borbottare qualcosa, ma nessuno gli stava prestando davvero attenzione.
<< Isaac? Lui è piuttosto intelligente. O per lo meno, potrebbe anche farcela >>. Il lupo lo fucilò con lo sguardo. Evidentemente non aveva nessuna voglia di passare la serata con il rompipalle del suo Alfa.
<< Ma ti senti quando parli? Le tue uniche proposte sono Scott e Isaac? Come se non gli conoscessi >>. Isaac non replicò. Forse conosceva i suoi limiti.
<< Ok. Addio serata Spongebob >>, sbottò l'umano, sedendosi su una sedia.
<< Che fai? Alza subito il culo di lì. Ho detto che dobbiamo fare delle ricerche >>.
<< Tu hai detto che stasera dobbiamo fare delle ricerche. Sono ancora le sei del pomeriggio >>.
<< Stiles, alza quel maledetto culo di lì e portalo sulla Jeep. ORA >>. Stiles si alzò sbuffando. Quanto gli piaceva quando faceva l'autoritario con lui.

Una volta salito sulla macchina Derek prese posto accanto a lui.
<< Allora, dove andiamo? >>, chiese l'umano, mettendo in moto.
<< Non so, pensavo al cinema. Oppure vuoi fare una passeggiata? >>. Se Stiles non si fosse perso ad immaginarsi lui e Derek al cinema soli, oppure mentre camminavano mano per la mano al parco, avrebbe risposto in modo sarcastico. << A casa mia. Idiota >>, continuò il lupo.
<< Il sarcasmo non fa per te. Dovresti rimanere nel personaggio e fare quello antipatico che sta sempre col muso >>. Derek sbuffò sonoramente e Stiles sorrise sotto i baffi.

Le ricerche non erano state facili. Si era imbambolato più e più volte guardando un Derek accigliato che studiava con cura libri su libri.
Lo voleva. Dio quanto lo voleva. Ma non aveva il coraggio di farsi avanti e, anche se lo avesse trovato, era sicuro che l'Alfa lo avrebbe picchiato a sangue, se non ucciso.
<< Se tu non ti imbambolassi ogni cinque minuti forse avremmo già scoperto il significato del simbolo >>. Stiles, a quelle parole, chinò la testa sul libro sperando che il lupo non avesse notato le sue guance diventare rosso pomodoro.
Forse le guance non le aveva notate, ma il suo cuore che aveva preso a battere in un modo anormale lo avrebbe notato per forza.
<< Ma che diavolo ti prende? >>, sbottò Derek, chiudendo il libro e fissandolo. Stiles aveva ancora la faccia sui i libri ma sentiva il suo sguardo addosso.
<< Ni-Niente >>, riuscì ad articolare, senza alzare il viso. << E che siamo qui da tre ore. Sono stanco. Ed ho fame >>. Derek sbuffò.
<< C'è qualcosa nella credenza, se vuoi >>. Bhè, quello era un gesto gentile. Forse il primo che il lupo gli avesse mai rivolto. A quel punto alzò lo sguardo e mimò un “oh” con la bocca. Sorpreso ed incredulo.
Si accorse della figura da pesce lesso che stava facendo e si alzò subito per aprire la credenza. C'erano solo schifezze, come biscotti e briochés. Stiles prese una di quest'ultima. << Tu vuoi? >>, chiese timidamente. Derek annuì soltanto.
<< Non pensavo che tu mangiassi >>, disse il ragazzo, porgendogliela. << Cioè, per lo meno non credevo che mangiassi schifezze >>, aggiunse, quando si accorse della cosa senza senso che aveva appena detto. Derek si lasciò scappare un sorriso che duro meno di un secondo, per poi sostituirlo con quell'espressione accigliata che aveva sempre.
<< Ogni tanto me lo concedo >>, rispose solo. << Trovato. Il tribale di Ares >>. Si alzò in piedi.
<< Di chi? E che vuol dire? >>, chiese confuso l'umano.
<< Sauro era un Dio. Il Dio della guerra >>, si apprestò a rispondere l'Alfa.
<< E questo che vuol dire? >>.
<< Vuol dire che ci verranno a prendere. E non si fermeranno finché non saremo tutti morti >>.





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Salve a tutti :D Sono pronta ad intasare anche questo fandom.
Dopo aver letto, praticamente, tutte le storie Sterek su questo sito, è uscita fuori questa cosa. Sono la mia ship preferita. Anche se parlare di ship è riduttivo, perché, per me, sono come i Destiel: SONO GIA' UNA CANON *sparge cuoricini*.
Questo è solo un piccolo prologo. In realtà, in testa, so già dove la storia è indirizzata. E se vi dico che ho già in testa la fine ma non so come arrivarci mi prendete per deficiente?? D:
No, sul serio, se sei arrivato/a fino a qui GRAZIE MILLE. 

 

  
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