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Autore: Little_Disaster    14/09/2013    0 recensioni
Hermione Greengrass non sapeva più nulla.
L'unica certezza che aveva era che quella situazione era stata creata dalla Parkinson.
Era colpa sua se adesso la Greengrass si sentiva così.
Neanche sapeva spiegarlo come si sentiva la Greengrass,viva,debole,impotente,contenta,felice,triste?
Era tutto un susseguirsi di emozioni.La odiava quel muso di carlino della Parkinson,avrebbe potuto anche gettarla nel lago nero.
Tutto questo perché la Parkinson si sentiva superiore e allo stesso tempo inferiore a lei.
Hermione Greengrass era più graziosa della Parkinson.
HermioneGreengrass era decisamente più intelligente della Parkinson.
Hermione Greengrass era molto più aggraziata della Parkinson.
Ma a Parkinson non importava di tutte quelle 'sciocchezze'.
La Greengrass aveva Draco.E questo importava più di ogni altra motivazione.
Dramione,ma non solo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Da VI libro alternativo
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Le parole che non ti ho detto.



Capitolo 1. Soccombere.

H
ermione si infilò in un corridoio buio e stretto,e lo percorse a passo lento controllando che nessuno la stesse seguendo.
Si tirò su il caldo mantello della divisa e rinchiuse i lunghi capelli filamentosi all'interno di esso.Si chiuse le asole della divisa e sistemò la cravatta in modo che i colori verde e argento non fossero troppo in vista,tirò in giù il cappello all'altezza degli occhi nocciola e sistemò la bacchetta in modo che fosse facilmente accessibile.
Nessuno avrebbe lontanamente sospettato che quella studentessa coperta in quel modo fosse Hermione.E nessuno doveva sospettarlo.
Si avviò verso la fine del corridoio alzando,di tanto in tanto,l'ingombrante cappello in modo da poter osservare la fine del lugubre corridoio.
Una fiaccola accesa da parecchie ore le illuminò il volto,e Hermione capì di esser giunta a destinazione.
Aldilà di quel portone il legno vi era il suo traguardo.
Sospirò e controllò che non ci fosse nessuno che la vedesse intrufolarsi in quella sala.
Poggiò delicatamente una mano sul pomello e rifletté intensamente se fosse giusto così.
Perché non riusciva a bloccare quell'impulso?Perché improvvisamente era diventata così poco riflessiva?
Non ne valeva la pena,non era corretto,e lei non aveva mai commesso delle scorrettezze.
Ma dopotutto se era stata smistata a serpeverde doveva esserci un motivo.Forse anche Hermione poteva essere subdola,e commettere delle infrazioni.
L'aveva già fatto tante volte,doveva semplicemente farlo di nuovo,non era difficile.
Doveva entrare e poi,lo sapeva bene,nulla di quello che aveva precedentemente pensato avrebbe importato.
Ma sapeva bene che un giorno tutto quello avrebbe importato ecc
ome.

Pansy Parkinson la stava osservando,in verità la osservava da parecchio.
Quella mattina la Parkinson sedeva comoda sul divanetto della sala grande,sul grembo il giallognolo capo di Draco Malfoy.Non poteva essere più felice di così.
Eppure sentiva che la presenza di Hermione la infastidisse in qualche modo.Doveva per forza essere presente ogni qualvolta lei e Draco vivevano momenti come quello?
Non li stava guardando,era china sui sui amatissimi libri.Eppure doveva per forza farlo apposta la Greengrass.
Pansy Parkinson era convinta che Hermione Greengrass lo facesse apposta.Voleva infastidirla,o c'era di più?
Sicuramente c'era di più.Quell'aria da santarellina,quel suo visino aggraziato e quella sua perfezione,non poteva essere così,interiormente quella doveva essere una vipera.
E la Parkinson credeva così,non era possibile che fosse così diversa da loro.
Hermione a parte l'ambizione non aveva nessuna dote per essere una serpeverde.Doveva per forza avere del marcio dentro.
Allora perché mai infastidirla?La Parkinson ci aveva rimuginato sopra,e alla fine la sua brillante mente era arrivata alla conclusione di un possibile interesse verso Draco.
I Greengrass erano una nobile famiglia di purosangue,avrebbero certamente ottenuto altro rispetto accoppiando la loro figlioletta a un figlio di una Black.
Si,era così,Hermione doveva conquistare Malfoy,in qualche modo,e per farlo doveva togliere di mezzo lei,l'ostacolo,Pansy Parkinson.
Ma Pansy non avrebbe certamente permesso ad Hermione di farlo,e per questo motivo la stava osservando,con ribrezzo.
Draco alzò leggermente il capo e scrutò Pansy che aveva nel frattempo smesso di accarezzare la sua pallida testa.
-Perché hai smesso Parkinson?Continua-.
Pansy lanciò un occhiataccia ad Hermione,doveva essere per forza colpa sua.



La cravatta sgualcita,le asole aperte(una addirittura saltata via chissà dove),il mantello spiegazzato,e i capelli leonini arruffati in modo estremo.
Quella volta forse si era spinta un po' troppo in là.Ma non importava,si ripeteva,doveva convincersi che la sua azione,per quanto sbagliata fosse,la faceva sentire bene,ed era questo quello che importava.
Continuava a camminare velocemente,sperando che nessuno l'avvistaste in quelle pessime condizioni,o chissà che avrebbero pensato.
Forse addirittura qualche furbetto avrebbe anche ipotizzato la verità,smentendola come categoricamente impossibile.
Eppure lei ora stava cercando qualsiasi passaggio segreto per raggiungere la sua sala comune nel minor tempo possibile,e nel caso qualche suo amico o conoscente la vedesse si era anche preparata delle plausibili scuse:un incidente a pozioni o un inseguimento da parte di Pix che l'aveva scambiata,di nuovo,per quella tassorosso del quarto anno.
Ci avrebbero creduto perché Hermione diceva sempre la verità.Era soddisfatta di ciò,di quanto fosse brava a mentire,di quanto fosse così subdola quando voleva,di quanto fosse corrotta,di quanto fosse veramente la figlia di Ernest Greengrass.E si,era tanto compiaciuta di questo suo lato oscuro.
Eppure la sua azione era così imperdonabile,e non c'entrava niente affatto con il suo lato oscuro.
'Manto Liscio',pronunciò mentre un passaggio le si aprì davanti.La sala comune,adesso avrebbe potuto cambiarsi,e poi sarebbe potuta tornare,come se niente fosse,da Malfoy e dai suoi amici.
Si adagiò sopra il letto a baldacchino e guardò le cuciture della trapunta color verde acido.Le venne in mente che quella situazione era stata causata da lei,la persona che odiava di più al mondo,la persona che l'aveva fatta diventare così:Pansy Parkinson.
Quella sfrontata faccia da carlino,e adesso l'avrebbe dovuta rivedere,e come se niente fosse avrebbe dovuto fingere.
Ricordava ancora quando la faccia della Parkinson assunse quella colorazione di viola,quando incominciò la sua tortura.



Ron Weasley parò un altra volta.E Grifondoro segnò ancora.La partita si prospettava una clamorosa sconfitta per i serpeverde.Ma dov'era finito Draco?
Hermione dagli spalti,con un tomo in mano,sfogliava le pagine velocemente osservando se prima o poi Draco si fosse fatto vivo.
Ma i serpeverde stavano perdendo,e se Draco non c'era,vi era un motivo più che valido.
Decise di alzarsi e di perlustrare la zona attorno al campo da quidditch,ma non vide nessuno,se non quelle due zucche vuote di Tiger e Goyle.
Malfoy doveva essere solo,e probabilmente all'interno del castello.Si recò così all'interno di Hogwarts.
Perlustrò alcuni corridoi e si rese conto di quanto fosse sciocca.Se Malfoy non si era fatto vivo,erano problemi unicamente suoi.
Eppure si sentiva in colpa con lui.Dopotutto voleva solo dargli una mano,non doveva essere così diffidente.
Proprio mentre pensava di lasciar perdere le malsane idee di Malfoy,e di farsi gli affaracci propri recandosi in biblioteca,sentì dei rumori, forti singhiozzi,pensò allora che probabilmente un moccioso aveva ingerito delle pasticche vomitose.
Visto che dopotutto Hermione era un prefetto decise di controllare.
Ma non si aspettò certamente di trovare nel bagno,lui,il signorino Draco Malfoy,il padrone della sicurezza e dall'autocontrollo piangere come una femminuccia insieme a quella lagnosa di Mirtilla Malcontenta che lo consolava così dolciosamente da essere uno spettacolo rivoltante alla vista.
Restò sconvolta,con la bocca spalancata in una posa assolutamente innaturale,e per minuti nessuno dei tre parlò.Poi Mirtilla scivolò lungo il pavimento bagnato e si trascinò verso Hermione borbottando parole che suonavano come 'è così dolce,sentissi quello che mi ha appena detto'.
Poi sparì dentro uno dei sanitari.E Malfoy si coprì con la schiuma arrossendo lievemente.
Hermione decise di starsene muta e anche Malfoy si accodò alla sua saggia decisione.
Dopo poco Draco fece segno ad Hermione di girarsi,e si avvicinò ad un asciugamano,quest'ultima si girò immediatamente squittendo dopo poco parole che suonavano come un 'posso rigirarmi?'.Ma la bruna non fece in tempo a squittire altro che Draco gli si parò dietro e le sussurrò nell'orecchio.
-Non dirlo a nessuno,Greengrass-.
Il colorito della serpeverde diventò di un rosa acceso mentre i suoi capelli decisamente arruffati annuivano al biondo.Ancora di schiena Hermione sentì il fiato gelido di Malfoy sul suo collo poi il biondo prese a giocare con una delle sue ciocche di capelli.
-Mi piacciono,sono così caldi i tuoi capelli,sono stanco del freddo-.
La bruna si girò guardando Malfoy negli occhi arrossati,improvvisamente provò pena per quel giovane.Asciugò le sue lacrime del biondo con una manica della tunica.
-Non preoccuparti,va tutto bene-.
Malfoy alzò lo sguardo,poi preso da un istante di follia allontanò la mano di lei dai suoi occhi e gridò delle parole che sconvolsero Hermione.
-Io penso di avere bisogno di te-.
Poi appoggiò le sue fredde mani sulle gote arrossate di Hermione,e cercò di tirarla a sè per baciarla,ma la bruna rifiutò il bacio girandosi dal lato opposto e uscì correndo,Malfoy cercò di prenderla per una manica della tunica,ma il tentativo si dimostrò inutile.

Più tardi,in sala comune Hermione decise di portarsi avanti con lo studio,e la sua attenzione venne distolta solo quando Draco Malfoy apparì da dietro il ritratto magico.
Si avvicinò alla bruna con un ghigno,e le fece cadere,'per sbaglio',il manuale di incantesimi e il libro di erbologia.Hermione si infuriò,possibile che un giovane tanto dolce si trasformi nel solito,irriverente Malfoy?
Pochi attimi fa,avrebbe addirittura pensato che un bacio da parte del biondo non fosse poi così male,ma adesso che si era ripresentato il solito Malfoy si sentiva talmente sciocca.
-Si può sapere che problemi hai?-.
-Tu sei un problema,Greengrass-.
-Perché io sarei un problema,Malfoy?-.
-Perché tu sei calda,e io ho bisogno del caldo-.
Hermione non capì,un espressione insolita le coprì il volto.Mentre lo sguardo di Malfoy era stranamente calmo e posato.Draco le si avvicinò e la strinse a sè.
-Lasciami,subito Malfoy,o lo dirò a tuo padre-.
Draco rise,in un modo che non aveva mai fatto,rise così tanto che lasciò la presa.Borbottando parole come 'lo dirà a mio padre'.Hermione lo guardò torva.
-Mi piaci così tanto-.
La tirò di nuovo a sè e cerco di baciarla,ancora una volta Hermione si oppose al bacio.Draco rafforzò la presa e le diede un bacio sul collo mentre le mani di Hermione cercavano di spingere indietro il giovane.Una scena non poco chiara di quello che stavano,o non stavano facendo,in una sala comune deserta,ma ancora per poco.
La partita di quidditch era finita,e dal ritratto apparvero un paio di serpeverde indignati,tra i quali la Parkinson,Nott e Zabini.
Una scena non chiara che per la Parkinson fu abbastanza chiara.La Greengrass doveva essere distrutta.


Little_Disaster's Corner.

Avevo già postato la storia,ma non mi piaceva come l'avevo postata,per tanto ho deciso di cambiarla,spero che vi piacerà.
Questa diciamo che è più diretta,e con più colpi di scena.Si tratta sempre di uno scambio di personaggi,con l'alternarsi di alcuni flash back,quelli scritti in corsivo.
Ringrazio coloro che la leggeranno,e che la vorranno commentare,ricordo che questa è la mia prima storia,quindi sarei grata se qualcuno la commentasse.
  
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