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Autore: Harmonia    20/03/2008    5 recensioni
[Inizio volume 26] Ai entra nella camera d'ospedale di Conan e gli punta una pistola alla testa. Gli dice che l'organizzazione l'ha trovata e le ha offerto una nuova possibilità, ma che per rientrare deve ucciderlo. Alla fine quello di Ai si rivela solo uno scherzo, ma se non fosse stato così? Se l'organizzazione l'avesse davvero trovata e costretta a tornare? E Ran, che ormai è praticamente certa della vera identità di Conan?
-Non ho idea di dove mi trovi, tentare di salvare me è inutile. Farò tutto il possibile per tornare da te e dirti tutto quello che vuoi sapere, ma in cambio devi promettere che non farai sciocchezze e che penserai solo a salvarti.
Ran continuò a singhiozzare, ma non rispose. -Ti prego, Ran, prometti…
-Non posso.

NB: La storia prende il via appunto da questo scherzo di Ai del volume 26, ma per il resto è indipendente dal manga e quindi può essere tranquillamente letta anche senza aver letto il numero in questione. All'inizio del prologo c'è comunque un brevissimo riassunto dei fatti accaduti intorno a questo volume.
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Durante una gita con i detective boys, Conan viene ferito gravemente all’addome da un criminale e viene ricoverato in ospedale

Durante una gita con i detective boys, Conan viene ferito gravemente all’addome da un criminale e viene ricoverato in ospedale; necessita di una trasfusione, ma in ospedale hanno finito le scorte. Lo salva l’intervento di Ran, che si presta a donare il suo sangue sostenendo di avere lo stesso gruppo sanguigno di Conan. Ma come può sapere il gruppo sanguigno del bambino? La vita di Conan è salva, ma non il suo segreto: Ran è ormai convinta che Shinichi e Conan siano la stessa persona. Anche grazie all’intervento di Hattori, Conan si decide a rivelare alla ragazza la verità, ma, una notte, Ai entra nella camera d'ospedale di Conan e gli punta una pistola alla testa. Gli dice che l'organizzazione l'ha trovata e le ha offerto una nuova possibilità, ma che per rientrare deve ucciderlo.

 

Alla fine quello di Ai si rivela solo uno scherzo, ma se non fosse stato così? Se l'organizzazione l'avesse davvero trovata e costretta a tornare?

 

 

 

-Sono spiacente… A quanto pare, nelle mie vene scorre ancora sangue freddo e nero.

 

Ai che gli puntava contro un’arma…Conan era sconvolto, non riusciva a pensare.

 

-Cosa?!

 

-Ma come, non lo capisci?- lo canzonò la ragazza, avvicinando ulteriormente la pistola alla sua tempia -Hanno scoperto la mia vera identità… Quelli che tu chiami gli uomini in nero.

 

A quelle parole, Conan cominciò a sudare freddo. Cercò negli dell’amica una scintilla di ironia, il segnale di un suo ennesimo, stupido scherzo, ma non la trovò. Il suo sguardo era freddo come il ghiaccio.

 

-In occasione di quel caso del Haido City Hotel , quando ci siamo imbattuti in loro, non avrei mai immaginato che in quel luogo, oltre a Pisco, ci fosse un altro dei loro compagni.

 

Per un attimo, la parte razionale di Conan ebbe il sopravvento sulla paura. Ricordava benissimo quel caso e i suoi sospetto sul fatto che Pisco avesse un complice. In effetti, era stato davvero troppo ottimista a pensare di potersela cavare tanto facilmente.

 

-Ha messo la pulce nell’orecchio di quelli dell’organizzazione, che forse potevo essere tornata piccola con la sostanza…- continuò Ai -Si sono insospettiti, ed ecco che questa mattina hanno trovato dove mi nascondevo.

 

Conan sentì il terrore attanagliargli le viscere… se le cose stavano davvero così, non avevano più scampo, nessuno di loro.

 

-Pensavo che mi avrebbero ammazzata subito ma, invece, mi hanno offerto di chiudere un occhio sul mio tradimento, a patto che tornassi nell’organizzazione. Hanno fretta di portare avanti le ricerche sull’APTX4869, ferme da quando non ci sono più io.

 

-E allora?- disse Conan, ritrovando finalmente la voce -Per questo sei venuta a uccidere me che so dell’organizzazione?

 

-Sì, è la condizione che hanno posto per riprendermi tra loro. Ovviamente, pare che anche i tuoi genitori e il giovane detective di Osaka verranno eliminati…

 

Ecco la frase che più temeva… non solo lui, tutti coloro che gli erano stati vicini erano condannati a morte. Gli si mozzò il respiro al solo pensiero.

 

-Scusami, hanno il professore in ostaggio; adesso aiutare lui è tutto quello che io posso fare. Però devi essermi grato… Perché tu non veda la morte dei tuoi genitori e amici…

 

Conan era tentato di chiudere gli occhi, ma si sforzò di tenerli ben fissi in quelli di Ai, nel disperato tentativo di risvegliare in lei l’amica di un tempo. Sentì la bambina caricare la pistola, e capì che non c’erano più speranze. La sua mente si svuotò di ogni pensiero razionale; riusciva solo a pensare a dei nomi, nomi di persone che amava e che aveva messo in pericolo.

 

“Mamma, papà, dott.Agasa, Heiji

 

Ran”

 

-… ti ucciderò per primo!

 

All’improvviso, Conan sentì un forte dolore alla testa, e poi tutto si fece buio.

 

 

 

 

 

 

 

NDA: Ho ripostato il prologo perché lo avevo cancellato per errore. Ovviamente è solo un introduzione quasi totalmente presa dal manga (le parti in corsivo sono citazioni dirette).

 

 

  
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