Parola di Lestrange

Ti ho portata qui, in questa landa desolata, come la tua vita negli ultimi 15 anni, per farti capire, Bella.
Guardati intorno: il sole è calato da poco, facendo posto ad una luna piena che con i suoi raggi illumina i tuoi occhi d'ossidiana. Occhi spenti, vuoti di emozioni, ma pieni di follia; occhi che sgrani quando sei irritata, fino a mostrare le profonde vene rosse.
Rosso... adori questo colore. Il colore del sangue delle Sue vittime, uccise per mano tua. Perchè tu avresti fatto qualunque cosa per Lui.
Stavi appunto uccidendo una povera famiglia, quando sono piombati gli Auror e ti hanno trascinato via. E i tuoi occhi si spensero... semplicemente e senza tuo rimorso. Perchè sapevi che sarebbe successo, prima o poi, tu lo sapevi, my dear.
Quando Lui è morto, la tua vita è diventata come un campo minato, e tu non badavi a dove mettevi i piedi. Volevi trovarlo, dovevi farlo. E un giorno sei finita su una mina, Bella, e tutto è finito.

Inizia a piovere. Leggere gocce di pioggia si riflettono come diamanti sotto i raggi di questo astro splendente... meno splendente del sole, e meno di te. Perchè anche se sei qui sporca delle torture di Azkaban e coi capelli ricoperti d'odio, sei bellissima mentre cammini, lasciando che la pioggia ti danzi intorno.
Tendi i palmi verso l'alto per toccare queste gemme preziose cadute dal cielo.
Ecco cosa volevo farti capire: guarda, guarda a tutto quello a cui hai dovuto rinunciare per Lui, per proteggerlo... per amarlo. Hai detto addio al mondo, alla libertà, a me...
Ma non sembra importartene ora: sei felice di toccare ancora la libertà.
Ridi leggermente e mi rivolgi un sorriso, ma la tua è una risata maligna, e quel sorriso mi ha fatto gelare il sangue nelle vene. Era un sorriso intrappolato dagli artigli di quel maledetto rapace chiamato follia, che è piombata su di te.

Ora rivolgi lo sguardo al cielo inspirando profondamente l'aria della foresta, e sono sicuro che stai pensando a Lui. A quel Lui che ti ha ridotta così, che ti ha tolto la libertà, che ti ha trasformata in un mostro senza cuore... lo stesso Lui che ora stai sicuramente perdonando, e io proprio non riesco a capire perchè. Forse riuscirei a capirlo se tu provassi a dirlmelo, ma credi sia più divertente stare zitta, irritandomi.
Cingi le braccia attorno al tuo corpo come in un abraccio di premio per il coraggio avuto in questi anni, sognando che sia Lui a dartelo.

La pioggia aumenta. Mi avvicino a te, ti metto il mio mantello e stringo le mie mani attorno alle tue esili braccia, senza forza. Un sussulto a quella presa mi induce ad allontanarmi di un passo.
Cautamente alzo una manica della tua tunica e vedo la pelle completamente livida.
Lascio che il tessuto torni ad accarezzare la tua pelle, quasi inorridito. Ma non vedi come ti ha ridotto!
Perchè non riesci a capire che non gli importa nulla di te! Sei solo un suo oggetto, da quando ti ha marchiata, gli servi solo per consumare la sua vendetta contro un bambino innocente!
Non mi guardi, sai a cosa penso e non ti interessa. Non è mai contata la mia opinione per te.
E io mi sono stancato, ma non riesco a fare a meno di dirti la mia. E tu non mi ascolti, perchè non capisci che io ti voglio solo proteggere.
Ti prendo per mano a ci Smaterializziamo via.

Per stasera ci rinuncio, ma io riuscirò un giorno a farti cambiare idea su di Lui.
Parola mia.
Parola di Lestrange.

Fine