15/09/2013
1 recensioniWE CAN’T STOP
L’incessante suono del cellulare fece innervosire la ragazza bionda che si stava tranquillamente godendo un’ ottima cioccolata calda, nonostante il sole splendesse a Las Vegas.
Con uno sbuffo afferro l’aggeggio meccanico e dopo aver premuto il tasto verde una voce potente le fece allontanare quel marchingegno infernale dall’orecchio circondato da piccoli orecchini rosa.
-E’ da non so quanto che cerco di chiamarti! – sbottò la voce dell’uomo dall’altro capo del telefono.
-Mi scusi capo – borbottò mordicchiandosi il labbro inferiore – come posso esserle utile?-
-Ti ho trovato un nuovo incarico, tra mezz’ora in ufficio – concluse e dopo quest’ultime parole il rumoroso bip si disperse fra le quattro mura dove abitava Isabella.
*
Cosa c’era di meglio ad essere una fotografa? Niente.
Il fatto è che Isa amava il suo lavoro, così come la sua macchina fotografica, era il suo unico amore.
Solamente che per ogni sciocchezza Jason la chiamava in ufficio, affidandole qualsiasi compitino da principianti.
Ma lei non era una principiante.
Con il pugno ben serrato bussò due volte alla porta di legno, quando la voce all’interno le diede il consenso di entrare.
-Ben tornata Isabella! – la salutò l’uomo sulla cinquantina con un sorriso troppo smagliante secondo lei.
-Jason – alzò il capo a mò di saluto per poi accomodarsi sulla poltroncina nera di fronte lui.
-Ti chiederai come mai ti abbia chiamata nel tuo periodo di vacanza – assentì l’uomo per poi cercare nella scrivania qualcosa, probabilmente il lavoro per la ragazza che impaziente lo scrutava.
Un ‘eccolo’ la fece sobbalzare e con sguardo attento osservò la cartella appena porta.
Il nome ‘ Drew Chadwick ’ le fece storcere il naso, era un nome famigliare, ma al momento non le veniva in mente dove lo avesse ancora sentito.
-Bhè? – disse solo Jason mentre con gesti veloci cercava una penna funzionante.
-Bhè cosa? Chi è? E cosa devo fare? – sbottò la fotografa impaziente del suo nuovo compito.
-Trovalo e avvicinalo. Scopri qualcosa su di lui. Rovinalo con qualcosa d’imbarazzante, l’importante è che mi porti qualcosa. Non deludermi – l’aria dell’uomo in giacca e cravatta sparì non appena si girò verso il televisore acceso nell’angolo dell’ufficio.
‘-Ed ora ecco a voi gli Emblem3! Ragazzi, come vi sentite?- domandò l’intervistatrice che ci stava spudoratamente provando con quei tre.
-E’ fantastico essere qui, non ce lo saremmo mai aspettati, davvero, grazie! – esultò un tipo con un cappello blu.
-E ditemi. . A ragazze come va? Chi è single? – domandò poi quell’oca con voce acuta che a Isa vennero i brividi dal nervoso.
-Io sono single – esordì il più basso dei tre, quello con lo sguardo dolce.
Come faceva ad essere nel mondo dello spettacolo cosi giovane? Sembrava spaesato, pensò la bionda.
-Io sono single, ma ehi. . Sono a vostra disposizione – commentò il più alto, quello biondo a petto nudo.
Esibizionista e sbruffone, questi erano i primi aggettivi che le vennero in mente mentre si aggiustava la coda di cavallo.
-Ahahaha benissimo Drew, scommetto che tutte le tue fan sono a tua disposizione – ammiccicò l’intervistatrice.’
-Accetti?- domandò l’uomo porgendole il foglio del loro contratto.
-Mmmh. . Mi sembra ovvio Jas – ridacchiò firmando.
Un paparazzo non si fermava mai, soprattutto se si trattava di Isabella Cole.
*
-Ehi bro! Hai sentito? Saranno tutti ai miei piedi – ridacchiò il biondo battendo una pacca sulla spalla del suo amico.
-Ehi fenomeno, vacci piano. Questo bel ragazzo non può slogarsi la spalla – scherzò Wesley stiracchiandosi.
-Non sia mai fratello – esclamò il più piccolo dei tre entrando nel camerino.
-Ho proprio bisogno di una ragazza. . – sospirò poi Drew aprendosi una lattina di birra.
-Mha, non credo, non sei mica tu il tipo da botta e via? – chiese Keaton sedendosi sulla prima sedia libera.
-Infatti, intendevo quello ragazzi – rise per poi alzarsi – andrò proprio adesso belli! A dopo – li salutò per poi chiudersi la porta alle spalle.
-E’ irrecuperabile – mormorò lo Stromberg più grande scuotendo la testa.
*
Le spiagge di Hounghinton Beach erano sempre affollate, ma quel giorno in particolare, chissà il perché c’erano solamente poche persone.
Drew adocchiò però subito una ragazza dai capelli corti e castani. Era carina nel complesso, il fisico slanciato e le curve al punto giusto. Era sua.
Con passo sicuro si diresse verso la sua prossima vittima.
-Ciao piccola – la salutò sfoggiando il suo miglior sorriso.
-Ciao – mormorò in imbarazzo questa, tingendo le sue guancie di un rosino scuro.
-Ti andrebbe di fare un giro – propose il californiano passandole un braccio intorno alle esili spalle.
-Molto volentieri. . Drew – sussurrò per poi incamminarsi con il biondo.
Perfetto pensò Drew, era anche una fan, ci sarebbe cascata più velocemente.
Ma lo sguardo seducente di lui si spostò subito su un’altra figura femminile alla sua destra, poco lontana da lui.
Lo stava guardando con le sopracciglia inarcate e la bocca serrata.
Lo sguardo coperto dagli occhiali neri sembrava perforarlo e si sentì intimorito quando li sollevò, mostrando due occhi verdi che lo seguirono fino al piccolo bar della spiaggia.
Here I am! <3
Volevo solo dirvi che questa mia nuova storia mi sta a cuore :)
Fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Ne sarei felice :)
Alla prossima <3
Volevo solo dirvi che questa mia nuova storia mi sta a cuore :)
Fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Ne sarei felice :)
Alla prossima <3