Di
canzoni e tatuaggi.
Secondo
capitolo:
Erano
passati due giorni da quando Liam era entrato in quel
negozio e si era fatto il tatuaggio.
Due
giorni che aveva passato per la maggior parte nella sua
suite in uno degli hotel più prestigiosi di New York che
dava su una vista mozzafiato
della città illuminata.
Due
giorni in cui non aveva fatto altro che pensare a quel
ragazzo dall’accento strano, coperto di tatuaggi ma con due
occhi nocciola
sinceri.
Non
sapeva nemmeno lui perché fosse così preso da
quello
Zayn Malik, voleva solo rivederlo e magari farci un’altra
breve chiacchierata
insieme e prendersi quel bacio che non era riuscito ad ottenere.
Nessuno
l’aveva mai coinvolto così tanto, né
ragazze né
ragazzi, da non farlo dormire la notte per colpa di quello strano nodo
allo stomaco
e dalla voce persistente nella sua testa che continuava a ripetere che
doveva
vederlo, come se fosse qualcosa di importanza maggiore del mangiare o
dormire.
Il
terzo giorno si era deciso, si era svegliato nel suo
letto enorme e vuoto, si era vestito frettolosamente ed era sceso nella
hall
prendendo per un braccio Harry e trascinandolo in un angolo per parlare
solo
con lui.
-
Voglio farmi un altro tatuaggio.- bisbigliò guardandosi
attorno per vedere se ci fosse qualcun altro in ascolto inarcando un
sopracciglio
confuso quando sentì l’amico scoppiare a ridere.
-
Stai attento che potresti finire dentro solo per questo se
qualcuno ti sente.- lo prese in giro il riccio ricevendo uno spintone e
un
insulto.
-
Quando vorresti farlo?- Liam fece spallucce replicando: -
Volevo solo dirti che volevo fare un altro tatuaggio ma questa volta
vieni con
me.-
-
Io? E perché?- s’indicò Harry confuso
sbuffando quando lo
sentì rispondere con il solito: - Perché
sì.- lasciandolo poi solo nel
corridoio a chiedersi il motivo della sua necessaria presenza.
Dopo
le prove della mattina in vista del concerto Liam aveva
trascinato un Harry contrariato nella jeep e aveva dato le indicazioni
per quel
negozio torturandosi le labbra con i denti per tutta la durata del
viaggio.
Saltò
velocemente giù dalla macchina prendendo per mano
l’amico e entrò raggiungendo il bancone ripetendo
come tre giorni prima: -
Voglio un tatuaggio.-
-
Malik!- gridò il ragazzo con i capelli rossicci senza
nemmeno sollevare lo sguardo. - C’è il tuo
bambino!-
Liam
arrossì sentendo poi il riccio stringere la presa e
sussurrare: - Perché sei il suo bambino? In che razza di
posto mi hai portato?-
Stava
per rispondergli con svariati insulti diretti al
ragazzo arrogante quando sentì quella voce lamentarsi: - Che
vuoi, Lou? Non è
giornata, sono nervoso e sto scaricando tutta la frustrazione su questo
libro.
Vuoi lasciarmi in pace?-
Il
castano s’illuminò piegando le labbra in un
sorriso
quando lo vide fare la sua comparsa con i capelli tutti scompigliati e
un’espressione insonnolita.
-
Tu mi hai detto di avvertirti se ricompariva il cucciolo
sperduto.- ribatté con tono piatto quello che teneva lo
sguardo fisso su una
rivista di gossip ignorandoli completamente.
Zayn
arrossì fin sulla punta delle orecchie quando
notò il
castano e poi piegò le labbra in una smorfia quando
abbassando lo sguardo vide
una sua mano intrecciata a quella del suo amico riccio che si portava
ovunque e
che doveva avere sicuramente una relazione con lui.
-
Ehi, L..sei tu.- si corresse quando stava per dire il suo
nome ricordandosi del fatto importante che Liam non si era nemmeno
presentato
tre giorni prima.
-
Volevo un altro tatuaggio.- parlò subito il castano
sorridendo con gli occhi marroni più luminosi.
-
Un altro tatuaggio.- ripeté Zayn spostando lo sguardo dal
ragazzo alla sua mano intrecciata, la mente piena di mille paranoie. -
Certo,
volete entrare insieme?- s’informò poi indicando
con un cenno quello che
spostava lo sguardo da uno all’altro come chiedendosi il
motivo della sua
presenza.
-
No, no.. solo io.. lui è qui per.. supporto morale?-
tentò
Liam lasciando la mano dell’amico e raggiungendo velocemente
il moro che lo
fissava scettico con un sopracciglio inarcato.
-
Come vuoi tu.- sussurrò distrutto per aver passato la
notte sveglio con i rumori degli spari. - Andiamo..- sospirò
girandosi e
rientrando nella stanzetta appoggiando il libro su un tavolo.
-
Cosa vuoi questa volta?- domandò sentendosi un po’
meglio
quando vide il sorriso luminoso del castano che rispose: -
Un’altra frase, sul
polso.-
Liam
si sentiva come un bambino la notte di Natale,
finalmente aveva di nuovo davanti quel ragazzo che non
l’aveva fatto dormire
per giorni. Lui e i suoi occhi nocciola, lui e i suoi capelli neri, lui
e i
suoi tatuaggi.
-
Cosa significa quello?- domandò curioso cercando di fare
conversazione e conoscere qualcosa in più di quel misterioso
ragazzo.
Zayn
sollevò lo sguardo confuso seguendo il dito che
indicava la scritta sulla sua clavicola e ribatté: - Non sei
l’unico ad avere
segreti.- volendo solo tenere sulle spine l’altro che
sembrò quasi spegnersi
con l’entusiasmo.
-
Dai, fammi vedere cosa devo fare questa volta.- intervenne
dopo qualche minuto di silenzio sentendosi in colpa per
l’espressione del
castano.
Restarono
in silenzio per tutta la durata del tatuaggio, il
ronzio del pennino come unico rumore, e poteva giurare di aver visto lo
sguardo
di Liam posarsi su di lui, di tanto in tanto, provocandogli un leggero
rossore
sulle guance.
Quando
finalmente concluse, tutta quella tensione lo stava
divorando dall’interno, si alzò velocemente dallo
sgabello e sorrise facendogli
un cenno con il capo voltandosi e riprendendo il libro fingendosi
completamente
preso nella lettura.
-
Come uccidere un merlo?- chiese Liam leggendo il titolo in
copertina giocando con le sue stesse mani nervoso ma deciso a non
uscire da
quella stanza senza aver ottenuto qualcosa.
-
Come?- domandò il moro confuso facendo poi un verso
sorpreso ed annuendo quando l’altro gli indicò il
libro tra le sue mani, cercò
di distogliere lo sguardo da quegli occhi marroni ma sembravano essere
come
calamite per i suoi.
-
Vuoi qualcosa?- chiese stringendo il
bancone alle sue spalle sentendo il cuore
battere tanto forte da fargli male mentre il castano si avvicinava
quasi ignaro
del potere che aveva su di lui.
-
Non lo so.- ridacchiò nervoso Liam passando una mano tra i
suoi capelli spostando velocemente lo sguardo dagli occhi nocciola alle
labbra
rosee del mezzo pakistano.
-
Ti ho pensato in questi giorni.- confessò il castano
facendo arrossire anche l’altro ragazzo che si sentiva sempre
più messo con le
spalle al muro. - Ininterrottamente.- sussurrò appoggiando
le mani sul bancone
alle spalle di quello che cercò di non farsi prendere dal
panico.
Zayn
deglutì e si leccò le labbra fissando quelle
piene
dell’altro ragazzo.
Stava
per baciare Liam Payne, Liam Payne stava per baciare
lui.
L’idolo
di milioni di ragazzine, il sogno di migliaia di
ragazzine e lui ce l’aveva così vicino per la
seconda volta.
-
Hai pensato a me o al bacio che non sei riuscito a
prenderti?- chiese prendendo coraggio e fingendosi sicuro mentre dentro
sentiva
solo un gran casino e percepiva le gambe faticare a reggerlo.
-
A te.- rispose sicuro Liam con un piccolo sorriso per poi
aggiungere sottovoce: - E al bacio, se vogliamo essere completamente
sinceri.-
-
Anch’io.- sospirò appoggiando le mani sulle
braccia
muscolose del castano. - Ho pensato a te e al bacio e al fatto che
volevo
vederti perché..- si bloccò con un gemito
sorpreso quando quello si sporse in
avanti poggiando le labbra sulle sue.
-
Scusa..- sussurrò Liam leccandosi le labbra. -.. era
troppo tempo che volevo farlo.- concluse facendo spallucce ma non
allontanandosi dal moro che aveva la bocca leggermente aperta e due
occhi
sorpresi.
-
Io.. io..- tentò di parlare con la mente completamente in
panna che gli ripeteva solamente “mi ha baciato Liam
Payne” - N-Non è che.. che
potresti.. ecco..- si spiegò con miseri risultati muovendo
le mani e gemendo
soddisfatto quando l’altro lo capì immediatamente
e gli strinse le dita sul
viso e tra i capelli coinvolgendolo in un bacio più
passionale.
Zayn
lasciò scorrere le mani sulle sue braccia muscolose,
deciso a godersi ogni attimo di quel momento solo loro per tenerlo poi
per
sempre in custodia nella sua memoria, e poi le strinse tra i suoi
capelli
marroni, gemette contro le sue labbra quando si sentì
sollevare da delle mani
sul suo fondoschiena e posare successivamente sul bancone,
intrecciò le gambe
attorno al bacino del castano e lo avvicinò ancora di
più al suo corpo
costringendolo a prendere posto tra le sue gambe.
Liam
era completamente perso nel bacio - a lasciar scorrere
la lingua su quelle labbra, a giocare con quell’anello di
metallo con i denti -,
che si staccò di colpo quando sentì
l’amico gridare dall’altra stanza: - Liam! Quanto
ti manca? Voglio andarmene da questo posto!-
Zayn
spostò le mani velocemente sul bancone osservando
attentamente quello che sembrava avere una specie di crisi di panico,
spostava
lo sguardo da lui alla porta come indeciso sulla mossa successiva,
prese un
piccolo respiro e poi saltò giù dandogli dei
colpetti sulla spalla.
-
Non sei poi così male a baciare.- ridacchiò
piegando le
labbra in un sorrisetto. - E credo ti convenga recuperare il tuo
ragazzo se non
vuoi fargli uccidere Louis.-
-
Oh, ma.. ma Harry non è.. non è.. il mio
ragazzo.- cercò
di parlare Liam continuando a stringersi le mani nervoso. - Lui..
è un amico..
solo un amico. Perché pensi sia il mio ragazzo?-
domandò poi curioso fermando
lo sguardo sul ragazzo vedendolo quasi gelare sul posto.
-
Perché siete entrati insieme e vi stavate tenendo per
mano.- rispose frettolosamente il moro mantenendo
un’espressione decisa mentre
sentiva ancora lo stomaco attorcigliato per il bacio precedente e la
mente
completamente vuota, con l’eccezione di un solo nome
continuamente ripetuto.
-
È un mio carissimo amico.- intervenì il castano
volendo a
tutti i costi chiarire quella questione per motivi a lui del tutto
sconosciuti.
- E mi è stato sempre vicino, anche quando.. quando..-
spalancò gli occhi non
sapendo più come andare avanti con quel discorso senza
svelare la sua identità
e iniziò a far vagare gli occhi per la stanza concludendo
infine con il solito:
-.. quando gli altri se ne sono andati.-
-
Non sembri una di quelle persone che vengono abbandonate.-
sussurrò Zayn con gli occhi socchiusi mentre cercava di
capire qualcosa di più
di quel ragazzo che non era più su una copertina di una
rivista ma proprio lì
davanti a lui. - Mi sembri una di quelle persone sempre allegre e
circondate da
amici.-
Liam
fece spallucce e poi sospirò passandosi una mano tra i
capelli, piegò le labbra in un sorriso amaro e
confessò: - Credo di essere
circondato da gente, sì. Non posso dire di essere solo
perché sarebbe una vera
e propria cazzata.-
-
Quindi non dovresti dire che..-
-
Ma non mi conoscono.- lo bloccò immediatamente guardandolo
serio negli occhi. - Non conoscono me, conoscono una persona che hanno
loro
nella testa.. che ha il mio aspetto fisico ma non è me,
capisci?- domandò
sentendo quasi l’impellente necessità di sfogarsi
con qualcuno, di tutto quello
che stava dicendo a Zayn non ne aveva mai parlato con Harry. Ma in quel
moro
tutto tatuato gli sembrava di trovare una persona che potesse capirlo.
-
Nessuno può conoscerti veramente.- sussurrò
l’altro perdendosi
in quegli occhi marroni che riuscivano a trasmettere mille emozioni. -
Tutti si
fanno un’idea di te.. e storpiano alcune caratteristiche per
farti entrare
perfettamente nel personaggio che hanno creato nella loro testa.-
-
Esatto.- affermò deciso e con un sorriso più
sicuro
trattenendosi dal battere le mani per aver finalmente trovato qualcuno
che lo
capisse. - E Harry.. non conosce tutto di me ma mi è sempre
vicino. Anche se
certe volte mi sembra di essere completamente solo in questo mondo.-
ridacchiò
nervoso infilando le mani nelle tasche dei jeans e facendo spallucce.
-
Liam! Giuro che lo uccido! Datti una mossa!-
Indicò
la porta alle sue spalle ed indietreggiò sussurrando:
- Forse è meglio che.. torno di là.. non vorrei
andare a trovare il mio
migliore amico dietro le sbarre.-
-
Sì, forse è meglio.- lo assecondò Zayn
torturandosi il
labbro inferiore con i denti indeciso se fermarlo per ottenere qualcosa
di più,
era la sua ultima occasione perché non poteva essere sicuro
di rivederlo. - Non
voglio andare a trovare il mio migliore amico in una camera mortuaria.-
-
Infatti.. allora.. allora vado.- borbottò voltandosi ed
appoggiando una mano sulla maniglia facendo quasi un passo indietro
dallo
spavento quando sentì un’altra mano poggiarsi
sulla sua.
-
Aspetta.- Zayn prese un respiro e poi si decise a
sussurrare: - Se vuoi sapere il significato di uno dei miei tatuaggi
dovresti
invitarmi a cena.-
-
A cena? Noi due?- vide il moro annuire e continuò: - E mi
dirai il significato di un tuo tatuaggio?-
-
Uno solo.- ribadì mostrandogli anche l’indice per
far capire
meglio il concetto. - Per gli altri si vedrà, magari altre
cene finché non
avrai risolto tutti i misteri.-
-
Ma sei pieno di tatuaggi!- esclamò divertito ed esasperato
insieme mentre l’altro gli porgeva la mano con un sorriso
luminoso chiedendo: -
Accetti?-
-
Una cena, un significato?- l’altro annuì e lui gli
strinse
la mano senza pensarci una seconda volta.
-
Ma non mi hai ancora detto come ti chiami.- tentennò Zayn
sorridendo
ancora di più quando l’altro gli rispose: - Liam,
solo Liam.-
-
Mi porterai fuori a cena, Liam?- domandò sempre
più
divertito trattenendosi dal saltellare come una dodicenne.
-
E tu mi dirai cosa vuol dire quella scritta strana.-
aggiunse il castano con un sorriso per poi sussurrare: - Ma devi darmi
il tuo
numero.-
Il
moro annuì e prese uno dei biglietti da visita del
negozio e una penna scrivendo velocemente una serie di numeri per poi
passarlo
all’altro ragazzo che lo prese e se lo mise in tasca.
-
Non stasera però perché.. perché sono
impegnato.-
-
Hai un’altra cena per scoprire i significati di altri
tatuaggi?-
-
No, voglio scoprire solo i tuoi.- sussurrò con un lieve
rossore sulle guance per poi passarsi una mano tra i capelli e correre
fuori da
quella stanza prendendo l’amico, che stava gridando contro il
rossiccio, e
trascinandolo fuori.
Salirono
velocemente sulla macchina nera che li aspettava
all’angolo della via e Liam piegò le labbra in un
sorriso accasciandosi contro
il sedile.
-
Razza di coglione. Ma lo sentivi? No, che non lo sentivi
perché ti stavi facendo quel dannatissimo tatuaggio. Un
coglione, ecco cos’è. Ma
come si permette? E ogni volta che gli rispondevo aveva quel sorriso
che l’avrei
preso volentieri a pugni. Mi stai ascoltando? Liam!-
Scosse
la testa riprendendosi e poi fece spallucce sistemandosi
meglio sul sedile borbottando: - Sei stato tu a scegliere quel posto
perché
dicevi che era nascosto.-
-
Sì, ma potevano scriverlo nelle informazioni che il
proprietario
era così.. così.. irritante!- sbottò
il riccio incrociando le braccia al petto
con una smorfia offesa sulle labbra.
-
Cos’ha fatto per meritare così tanto odio da te?
Non odi
nessuno da.. da.. hai mai odiato qualcuno?- domandò il
castano sentendo l’amico
rispondere: - Sì, sono più che certo di odiarlo.-
-
Cos’ha fatto?- domandò ancora con un piccolo
sorriso
divertito.
-
Ha iniziato ad insultare i miei gusti musicali, stavo solo
cercando di fare conversazione!- rispose sempre più
irritato. - E invece quel
montato pieno di metallo pensa di essere Dio sceso in terra!-
Liam
cercò di trattenersi ma dopo qualche minuto
scoppiò a
ridere portandosi le mani sulla pancia con le lacrime agli occhi
continuando a
ricevere insulti e gomitate dal riccio che sembrava avere un diavolo
per
capello.
Zayn
l’aveva seguito silenziosamente osservandolo mentre si
trascinava via il riccio, che aveva continuato a gridare anche
quand’era ormai
fuori dal negozio. Raggiunse l’amico che continuava a
sorridere divertito e si
sedette su uno sgabello al suo fianco prendendo una rivista e
sfogliandola.
-
Qualche passo avanti con il pivello?- domandò quello che
si stava sistemando il ciuffo di capelli rossi sulla fronte.
-
Mi ha detto il suo nome.- rispose semplicemente Zayn
cercando di trattenersi e non saltare come un idiota imitando la scena
di tre
giorni prima.
Incassò
la testa nelle spalle quando sentì l’amico
esplodere
con: - Ma sei scemo?!-
-
Perché? Che c’è di male?-
domandò il moro appoggiando la
rivista sul bancone e voltandosi verso quello che aveva gli occhi
spalancati e
agitava una mano cercando di spiegarsi.
-
Che c’è di male?! Ma hai qualche rotella fuori
posto,
Malik?! Lo conosci il suo nome! Sai anche quand’è
nato, dov’è nato, qual è il
suo animale e cibo preferito.. sai tutto di lui! E il vostro passo
avanti è
stato sapere il suo nome? Mi stai prendendo per il culo?- si
sfogò facendo
lampeggiare i suoi occhi azzurri per poi prendere la rivista che
l’altro aveva
lasciato e scuotere la testa esasperato: - Sei un caso senza speranze.-
-
Ma l’altro giorno non si era presentato!- tentò di
difendersi sentendosi molto più piccolo dell’altro
ragazzo. - E insomma.. ora
me l’ha detto lui il suo nome, no? Dai, Lou! Smettila di
sfottere!- si lamentò
appoggiando i piedi sullo sgabello e stringendo le ginocchia al petto.
-
Il bambino tornerà tra altri tre giorni e ti dirà
un nuovo
particolare o..-
Zayn
appoggiò il mento sulle ginocchia coperte da jeans
stracciati e sorrise rispondendo: - Gli ho dato il mio numero e deve
invitarmi
a cena.-
-
A cena.- ripeté scuotendo poi la testa Louis immergendosi
nuovamente nella lettura.
-
E l’ho baciato. Mi ha baciato.- aggiunse mordendosi il
labbro inferiore e stringendo le dita sul tessuto dei jeans.
-
Il suo amico non è poi così male.-
sussurrò il rosso di
capelli appoggiando la rivista sulle gambe sorridendo euforico e
continuando: -
Si accende tutto quando gli tocchi gli argomenti giusti, è
stato uno spasso.-
- Il suo amico è Harry,
Harry Styles. Sono
amici da non so quanto.. da decenni, sempre stati
amici. Se lo sta portando dietro in questo tour e..-
-
Zayn.- lo bloccò Louis appoggiando una mano sulla sua
spalla. - Mi fai paura quando inizi a raccontare vita, morte e miracoli
di Liam
Payne.-
-
Dici che mi invita o si dimentica?- domandò dopo qualche
minuto sollevando i suoi occhi nocciola in quelli dell’amico
che fece spallucce
e gli scompigliò i capelli.
-
Sei un duro, Malik. Non dovresti porti questi problemi.-
lo rimproverò alzandosi dallo sgabello e allungando le
braccia per
stiracchiarsi.
Zayn
annuì e poi gli fece un cenno tornando nella stanzetta
per recuperare il libro e immergersi nuovamente nella lettura cercando
di non
pensare a un paio di occhi marroni sinceri.
Era
ormai sera tarda quando il moro rientrò nel suo
condominio, evitò di guardare negli occhi i tipi strani che
si stavano
scambiando soldi e sacchetti di plastica con polverina bianca e si
chiuse a
chiave dentro il suo piccolo appartamento buttandosi sul letto, che
sembrava
più una brandina, fissando il soffitto.
Sentì
il cellulare suonare e lo tolse dai jeans guardando
confuso il numero sconosciuto, lesse il messaggio e piegò le
labbra in un
sorriso enorme stringendosi al petto l’aggeggio elettronico.
«Domani
sera, fammi sapere dove venirti a prendere. Liam»
Dopo
qualche minuto si ricordò che forse l’altro
ragazzo
stava aspettando una risposta e iniziò a scrivere e
cancellare non sapendo
proprio dove farsi recuperare.
Liam
era un cantante famoso, nuotava nei soldi. Lui invece
abitava nella periferia di New York, aveva come vicini spacciatori ed
assassini
e l’unica cosa che riusciva a permettersi con i pochi soldi
che aveva era un
misero bilocale con i muri pieni di crepe.
Scrisse
di nuovo la risposta e quando la rilesse sorrise
soddisfatto ed inviò: «Troviamoci davanti al
Tommo’s»
-
Fammi capire.- ricominciò a parlare il riccio bloccando di
nuovo l’ascensore per non fargli raggiungere la suite. - Hai
comprato un
telefono solo per inviare un messaggio all’amico dello
stronzo?-
Liam
fece spallucce e poi sospirò ripetendo per la decima
volta in pochi minuti: - Sì, Harry.-
-
E domani sera esci con l’amico dello stronzo?-
continuò l’interrogatorio
mentre il castano continuava ad annuire scocciato cercando di
schiacciare il
bottone per aprire le porte.
-
Dov’è finito il “non voglio avere
relazioni”?-
Non
riuscì a trattenersi e sbatté i piedi irritato
borbottando: - Non ho detto di volere una relazione con lui. Voglio
solo
uscirci insieme. E far finta di essere un ragazzo normale. Tu non sai
cosa vuol
dire vivere continuamente con questo peso addosso. Voglio divertirmi,
solo per
una sera. Dimenticarmi che sono Liam Payne e uscire con quel ragazzo.
Posso farlo?-
Harry
indietreggiò e lo lasciò libero guardandolo
correre
fuori e sbattere la porta della suite, si appoggiò contro lo
specchio nell’ascensore
e sussurrò: - Stai attento a non farti del male, Li.-
Angolo
Shine:
Dai,
non vi ho fatto aspettare molto per il secondo capitolo
:3
Ho
aggiornato solo per Erika che era stanca dal primo giorno
di scuola. <3
Non
ho molto da dire oltre a “Come uccidere un merlo”
è “Il
buio oltre la siepe”. Quel libro è stupendo
çmç Mi fa piangere ogni volta.
Grazie
a tutti quanti, a presto.