Konoha gakuen den- SasuIno
Si portò una mano tra i
capelli, respirando con veemenza al ritmo dei suoi passi pesanti. Non si curò
della camicia fuori dai pantaloni, né di quella spolverata di terriccio che
l’aveva sporcata; i pugni serrati non si mossero di un millimetro, lasciati
cadere vicino ai fianchi, indolenziti dai colpi dati. Svoltò l’angolo con gli
occhi ancora fissi sul terreno, leccandosi le labbra per cancellare le tracce
di sangue [debolezza] rimasto.
-A quanto pare il nuovo
arrivato ti piace proprio, eh?-
Eccola là, con la solita
voce squillante [fastidiosa]; poggiata con noncuranza al muro
dell’edificio, candide gambe accavallate sotto la gonna a pieghe, solita aria
strafottente, da quella ribelle che è con lui.
-Di che ti impicci,
Yamanaka?!- non la trattava mai bene.
-Beh, ho sentito
schiamazzi e grida, e così mi sono fermata incuriosita.- alzò le spalle,
toccandosi un ciuffo biondo che dalla coda le scendeva lungo la spalla.
Non l’hai notata, la sua testolina sbucare
da dietro l’angolo…
-Un classico, per voi
donne.- la sua voce tralasciò di proposito un aggettivo che le avrebbe fatto
capire quale concezione stereotipata coltivasse nei confronti del sesso
opposto.
… ed i suoi occhi osservarti preoccupati?
Alzò un sopracciglio,
chiaramente infastidita. -Kami, Uchiha-kun, ci sarebbero tante cose che potrei
dire anche io su voi uomini…!- lasciò andare quel ciuffo. –Ma
devo ammettere che la tua rivalità con Uzumaki è molto più interessante…-
-E quindi?- contrasse le
labbra.
-Quindi, punto
sull’Uzumaki.-
Sasuke Uchiha la guardò
attraverso quegli occhi di ghiaccio [neri come la notte],
lasciandole cogliere un lampo di interesse: si poggiò con un braccio lungo il
muro proprio accanto a lei, catturandola completamente nella sua ombra.
-Metti in dubbio le mie
capacità di fronte a quel baka?-
-Quel baka è
abituato a fare a botte a scuola con tutti, tutti i giorni.- il suo sorriso [sornione]
non mutò. –Sulla carta, è più forte di te.-
-Sulla carta,
mendokuse.- la rimproverò.
-Ma la scommessa così si
fa più interessante, no?- i suoi occhi insistettero per respingere i suoi
attacchi, mai arrendendosi alla sua prepotenza [mai abbassarli, mai].
–Dimostrami che non è come la penso io…-
-Che ci guadagni in
questo, Yamanaka?-
-Nulla; ma è un
diversivo.- alzò di nuovo le spalle, sempre mantenendosi calma.
-La tua vita è talmente
piatta da aver bisogno di svagarti in questo stupido modo?-
-Te lo leggo in faccia,
Uchiha-kun… anche tu sei divertito da questa scommessa.-
l’ultima sillaba venne pronunciata con un tono di voce più basso, causato dalla
sorpresa di sentire il suo respiro caldo carezzarle le labbra.
Talmente vicini da imparare a memoria ogni
tratto del viso.
-Mh… forse.- stavolta fu
lui a sfoderare un sorriso impertinente. -Ma, la tua vittoria…-
-Farai penitenza, mi
sembra ovvio.-
-Dal tuo sguardo, deduco
che ne hai già una qualche idea…- sogghignò, staccandosi da quel muro. -Ma
preparati, perché sarai tu a subire la sconfitta.-
Lasciò che i capelli
dorati le accarezzassero le gote, per poi rilassare nuovamente le labbra. –Sayonara,
Uchiha-kun. E vedi di non cantar vittoria troppo presto.- fluida, gli passò
accanto; impertinente, gli solleticò il mento con la lunga chioma ravvivata dal
sole.
E Sasuke sorrise.
… interessante, nh?
***
La rete tremò
leggermente, non appena si lasciò andare; alzò la testa prendendosi una folata di
vento pienamente in viso, estasiato dal contatto con quel tiepido tepore che
gli attenuò il dolore, quasi sentendosi baciare sulle ferite. Si
sedette, cercando di sistemarsi alla meglio la camicia nei pantaloni: utilizzò
il colletto per pulirsi dal sangue, usando anche la stessa saliva come
disinfettante. Era abituato fin da piccolo a mascherare i segni delle sue
risse; ma stavolta il sangue aveva un sapore anche più saporito
del solito.
Avvertì dei passi alle
sue spalle, e girò leggermente lo sguardo: focalizzò una figura che, con [la
solita] eleganza,
aveva spalancato la porta in metallo della terrazza.
-Sempre molto
silenziosa, mendokuse.- incrinò il labbro segnato da strisce di sangue in un
sorriso.
La sentì tenere un ritmo
incessante con le grandi boccate d’aria che prendeva [aveva corso troppo].
-Se vai in infermeria,
avrai la prova che ho vinto.- si alzò, aggrappandosi con una mano
attraverso i grandi rombi creati dalla rete. –Uzumaki è su un letto che sbraita
per la rabbia, sotto le amorevoli cure della cugina di Hyuuga, e severamente
rimproverato dalla tua cara amichetta Haruno.-
-Sì… lo so.- tintinnò
gli orecchini mentre scosse il capo. –Le urla di Sakura-chan mi hanno fatto
venire il mal di testa solo da fuori la porta; mi immagino cosa debba sopportare
Hinata-san…-
-… ma non è questo il
punto.-
Ino alzò il capo,
tirando le labbra. –Lo so.-
-Ho vinto.-
Si avvicinò alla rete,
gustando l’amaro sapore di quelle parole. –Lo so.-
Brucia, eh?
Sasuke scavalcò la rete
agilmente, quasi non sentendo più le braccia indolenzite dallo scontro. Atterrò
proprio di fronte a lei, facendole svolazzare leggermente la gonna; pregustò
con piacere il suo viso imbronciato e lo sguardo impunito, mentre attendeva una
sua parola; perché ora, tutto era nelle sue mani.
-Non è andata come
speravi, mh? Sulla carta era più forte Uzumaki…-
-Taglia corto,
Uchiha-kun.-
-Non mi lasci nemmeno
godere della mia vittoria, Yamanaka?-
-Evita, per favore.-
Sbuffò, lasciandosi
scappare un sorrisetto; ecco, non faceva altro che dargli più soddisfazione.
-Va bene, va bene… ti
concedo di non venir umiliata troppo.-
La bionda storse il
naso. –Oh, arigatou…!-
Sasuke, con le mani in
tasca, si fece più vicino a lei: accorciò la distanza di parecchio, quasi
tornando a quella vicinanza che, qualche giorno prima, le aveva provocato
parecchie emozioni [ma non lo avrebbe mai ammesso]; si morse un
labbro, studiando ancora un po’ il suo comportamento. Rigida, schiena diritta,
capelli scombinati dal vento; bocca tirata ed occhi socchiusi, respiro anche
troppo controllato, tutto faceva percepire in lei un sangue freddo
che manteneva con molta fatica. E davvero, l’impazienza cresceva ad
ogni battito di ciglio fugace, ad ogni soffio emesso nell’aria, ad ogni minimo
passaggio di nuvole a coprire il placido sole che li spiava. Fu quasi una liberazione
quando notò che sollevò una mano; e strinse più forte i pugni, attendendosi
chissà quale responso.
-Pronta a scontare la
mia vittoria?-
-Sono una donna di
parola io, Uchiha-kun.-
-Perfetto… Ino.-
Fu un soffio, il modo in
cui disse il suo nome; per la prima volta. Leggero e veloce come un battito
d’ali, strisciante come un serpente; e fu altrettanto fugace quella mano che le
coprì gli occhi, in quello stesso istante. Lasciò che la testa seguisse il
movimento di quel palmo, ancora intontita da quel gesto: ma non ebbe il tempo
di riprendersi, che dovette capire cosa le stesse capitando in quel momento.
Le sue labbra, prima baciate
dalla tiepida brezza mattutina, vennero poggiate su una superficie morbida, ed
un po’ umida; avvertì solo la necessità di schiuderle, per accogliere dentro un
qualcosa che le provocò un giramento di testa, in un vortice di emozioni che,
dal palato, giunsero fino alla gola, attraversandole i polmoni, fermandosi sul
cuore; e le bloccò totalmente il battito cardiaco. Seguì ogni movimento le
veniva imposto, come se fosse un burattino; e capì solo allora, solo
in quell’istante, che cosa Sasuke intendesse come punizione…
Un leggero schiocco,
forse un leggero respiro, seguì la fine di quel processo; e di nuovo sentì
l’aria carezzarle le labbra, libere.
Solo allora, le venne
concesso di riavere gli occhi sul mondo; e li spalancò fissando quel ragazzo
che aveva di fronte a lei, fissando i suoi occhi [freddi come sempre],
fissando le sue labbra [composte e perfette].
E, probabilmente, tra qualche minuto un
po’ si risentirà di quella verginità rubata alla sua bocca.
-Avevi proprio ragione,
sai? E’ divertente vincere una scommessa…- sogghignò come al solito, passandole
accanto con le mani in tasca; e lei non si mosse, probabilmente ancora
chiedendosi se fosse sogno o realtà.
E’ divertente anche perderla una scommessa
con te, Sasuke.
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Questo è il link dello
special a cui mi sono ispirata: http://it.youtube.com/watch?v=QFcJp2wtnFA
Un piccolo regalo per la
mia Koi-chan, nel giorno del suo compleanno… beh Koi, io ce l’ho messa tutta,
eh XD Sarà tipo il 3° regalo che cambio, come al solito insoddisfatta delle mie
idee ^^° ma stavolta direi proprio che ci ho colto giusto…
Niente da dire, a parte
un riferimento al triangolo HinaNaruSaku che ero curiosa di provare… ma è
talmente minimo che non ho ritenuto necessario indicarlo nell’introduzione.
Ci sarà ben presto un
altro lavoro su Konoha gakuen den, sempre dedicato a qualcuno, sempre sulle mie
coppie preferite… ma non è detto che sia SasuIno ù.ù
Ringrazio in anticipo chi
leggerà e chi avrà anche il riguardo di lasciarmi un commento; e voglio sentire
pareri sinceri, eh!
La vostra Rael
PS: Alla fanfiction va aggiunta
anche quest’altra cosetta: http://rael-chan89.deviantart.com/art/SasuIno-Konoha-gakuen-den-80599537
Tanti ma tanti tanti tanti
tanti (ecc.) auguri, mia Koi-chan *w* Aishiteru!