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Autore: Lucy_Bastet    16/09/2013    0 recensioni
Sono la classica sognatrice di 20 anni alla ricerca di un'avventura e perchè no, anche del suo principe. La mia vita non poteva essere più noiosa fino a quando un bel giorno, sempre se si possa definire bello, scoprii di avere dei poteri. Da lì ho cominciato a scappare, confusa, dai “demoni” che mi inseguivano, perchè? Mi chiederete. Beh sono La Chiave. Di cosa? Lo scoprirete strada facendo.
Il mio nome?? Lilith.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mattino dopo mi svegliai nel mio letto. Come ci sono arrivata? 

“Buongiorno, piccola.” Disse un Ian sorridente mentre apriva la porta. “Ti ho portato la colazione” a quelle parole il mio stomaco emise un leggero brontolio.

“O mio salvatore” gli risposi con tono assonnato “Come sapevi che stavo morendo di fame?”

“Ti conosco fin troppo bene, Lee” disse. Poi continuò serio “Allora, come ti senti?”

“Bene, ora. Ma sono ancora un po' confusa per ieri sera”

“Cos'è successo?” chiese preoccupato. Così gli raccontai tutto: di quando ero uscita dalla festa, del ponte, fino ad arrivare al vicolo e a quello che vi era accaduto.

Quando seppe cosa stava per fare l'ubriaco subito si scurì in volto. “Scusami” disse “non avrei dovuto lasciarti andare da sola, eppure...” Erano forse lacrime quelle? Lo interruppi subito e lo abbracciai forte.

“No cucciolo non è colpa tua! È la mia testardaggine. Avrei dovuto ascoltarti…. Ma sai che ho la testolina dura” gli sorrisi.

“Vero” rispose abbozzando un sorriso.

“Bene! Vedo che sei tornato in te. Ora parla! Cosa mi stai nascondendo?”

“Lilith” iniziò chiamandomi con il mio nome intero - brutto segno - “Forse è meglio che chiami tuo nonno”

“Oddio, è così grave?” – domandai scherzando, ma la sua espressione non mutò –“ Cosa c'è di così brutto che non vuoi dirmi? Ti prego, Ian, devo saperlo.”

“Okay. Te lo spiegherò in breve, ma poi parlerai con tuo nonno”

“Va bene.”

“Lee, non avrei mai voluto dirtelo in questo modo e soprattutto non avrei mai voluto essere io a dover svolgere questo ingrato compito, ma lo devi sapere. Avremmo voluto aspettare il tuo ventiduesimo compleanno e lasciarti vivere come una ragazza normale, ma a quanto pare i tuoi poteri si stanno già manifestando.”

“Cosa?! Che poteri?” esclamai ancora più confusa

“Ne hai già avuto prova ieri sera, hai scaraventato in aria quel... Quell'essere… E me.”

“Ma io... Come... Come diavolo ho fatto?”

“Vedi, Lee… Hai usato la tua energia interiore: eri talmente spaventata che il tuo corpo ha reagito istintivamente. Ha usato tutto ciò che aveva a sua disposizione per proteggersi. In questo caso ha innescato i tuoi poteri, anche se tu eri inconsapevole di tutto ciò. Cosa hai sentito?”

“Beh, l'hai già detto tu. Ero spaventata, volevo scappare ma non avevo la forza. Ho iniziato a star male, la mia testa pulsava e poi ho sentito come un flusso di energia che scorreva in me. E quando le s-sue m-mani m-mi hanno sf-sfiorato desideravo solo che le togliesse. Ho urlato con tutta me stessa. Quando ho riaperto gli occhi lui non c'era più. Cosa sono? Lui ha farfugliato qualcosa sui miei capelli e sugli occhi, ha detto che erano cambiati... Cosa significa?”

“Lilith, la domanda giusta non è cosa sei, ma chi sei. Tu sei diversa da tutti gli altri, sei una persona davvero speciale. Hai grandi poteri che ti permetteranno di assolvere il tuo compito, cioè metter fine alle diatribe tra i Nascosti e mantenere l’equilibrio tra il Mondo Magico e quello Mondano. Sei destinata a grandi cose, non a caso hai quel nome. In molti ti stanno cercando dato che, non avendo ancora compiuto ventidue anni, non avresti potuto succedere a Joyceelin, tua madre. Fin tanto che i tuoi poteri erano latenti, tu eri al sicuro. Ma, adesso che la tua natura si è manifestata, sei più 'visibile' e ti troveranno, per questo dobbiamo subito avvisare tuo nonno”

“Chi mi dà la caccia?”

“All'interno del Mondo Magico ci sono creature che bramano il potere assoluto e la supremazia del proprio popolo. E tu sei la chiave per ottenere quel potere. La tua vita è preziosa, perciò dobbiamo proteggerti.”

“Oh” dissi sconvolta “E... E cosa centra il mio nome?” presi coraggio

“Il tuo è un nome importante, non hai mai letto le storie su vampiri e demoni?”

“Sì, il nonno mi faceva leggere dei libri. Se non sbaglio c'era scritto che Lilith era la dea dei vampiri, che li ha creati come Dio fece con gli uomini...”

“Non è propriamente vero: Lilith non ha creato i vampiri, ma i demoni. Secondo la Bibbia ebraica Lilith è la prima moglie di Adamo, creata dal fango come il suo compagno. Come Lilith è stata la prima donna, tu sei l'ultima Sacerdotessa, la sola che può governare nel Mondo Magico."

“No, aspetta un attimo, hai detto Mondo Magico? Stai forse insinuando che esistono fate, vampiri, lupi e streghe?”

“Sì. Da secoli circola una leggenda che i genitori raccontano ai propri figli prima di andare a dormire: Quando le figlie dell’arcangelo scompariranno, le quattro famiglie lotteranno fra loro per il controllo, portando morte e distruzione nei due mondi. Ma la speranza non è persa, perché verrà il giorno in cui nascerà una nuova e più forte erede, figlia della luce e della notte, che porterà pace e prosperità tra umani e nascosti. Ti ricorda qualcosa?” concluse.

“Io... Io la conosco! Papà la ripeteva sempre quando mi raccontava la storia del Mondo Magico dicendomi che ero molto speciale.” dissi triste.

“Papà, papà!! Mi parli del Mondo Magico?” domandò una piccola bambina dai capelli rossi. Ero io.

“Certo, bambina mia. Sulla Terra ci sono creature celate agli occhi umani, i Nascosti. Questi sono magici e vivono divisi in popoli: i figli della notte, i figli della luna, i figli di Lilith e il popolo fatato. A mantenere la pace tra i Nascosti c’è il Concilio, costituito dalle famiglie originali di ogni popolo, che si occupa di stabilire regole e punizioni per chi le infrange; tuttavia le creature più importanti e sacre sono le Sacerdotesse. Metà umane e metà angeli, esse hanno dei poteri particolari che le mettono in contatto con la natura e ogni nascosto. Infine ci sono i Nephilim, o Shadowhunters, che sono come la polizia del Mondo Magico e proteggono i Mondani dai demoni.”

“Wow! Mi piacerebbe essere una Sacerdotessa” risposi affascinata

“Un giorno se farai la brava, potrai diventarlo sorrise accarezzandomi i capelli – Però devi sapere che di Sacerdotesse ormai ne è rimasta una sola”

“Cosa?! E se dovesse morire?”

“Beh, speriamo che non accada! - disse lanciando uno sguardo verso la cucina dove mia madre stava preparando la cena, poi fece un sospiro e continuò - Però se un giorno dovesse succedere devi sapere che esiste una profezia: Quando le figlie dell'arcangelo scompariranno, le quattro famiglie lotteranno tra loro per il controllo portando morte e distruzione nei due mondi."

“Papà, ho paura" dissi abbracciandolo forte. Lui mi lasciò un lieve bacio sulla nuca.

"Tranquilla, piccola, non hai ancora sentito il seguito!" a queste parole alzai la testolina fino ad incrociare i suoi occhi amorevoli e lui continuò “ma la speranza non è persa, perché verrà il giorno in cui nascerà una nuova e più forte erede, figlia della luce e della notte, che porterà pace e prosperità tra umani e nascosti."

“Ti mancano?” chiese Ian. Annuii. I miei genitori erano morti per colpa di un ladro quando ero piccola e da allora ho vissuto con i miei nonni in Italia.

Un dubbio mi assalì. Non é stato un ladro, vero? Cosa gli é successo realmente?” chiesi con voce tremante, forzandomi di trattenere le lacrime che minacciavano di inondare il mio viso.

“Sì, qualcuno dei Nascosti era venuto a sapere della tua esistenza. Ti avevano trovata, ma loro hanno fatto di tutto per proteggerti e così è stato. Poi tuo nonno Sam decise di rifugiarsi in Italia, per scappare da loro.” Spiegò Ian.

 “Ora capisco perché il nonno era così severo, non voleva neanche che venissi qui! Ma poi all’improvviso cambiò idea e sembrava che non vedesse l’ora di sbarazzarsi di me…”

“Ti avevano quasi trovata. Tuo nonno decise allora di farti scappare da quel paese e mi incaricò di tenerti d'occhio.” Mi interruppe.

“Quindi la nostra amicizia...”

“Non lo pensare nemmeno per scherzo. Lilith, io ti voglio bene! Sei la sorellina che non ho mai avuto. E se anche tuo nonno non ci avesse fatti incontrare, lo avrebbe fatto il destino. Sono destinato a prendermi cura di te e proteggerti. Non permetterò a nessuno di farti del male.”

“Ti voglio bene” dissi con le lacrime che ormai scendevano senza sosta

“Lo so, Lee, lo so…” disse stringendomi a sé “Qualunque cosa accada sappi che per te ci sarò sempre. Intesi?” annuii stringendolo forte.

Restammo così abbracciati per molto. Io continuai a piangere sfogando tutta la frustrazione che avevo accumulato e lui cercò di tranquillizzarmi intonando qualche canzone finché la stanchezza prese il sopravvento e mi addormentai tra le sue braccia.

  
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