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Autore: Mary_Greis    17/09/2013    2 recensioni
I segreti illegali di una ragazza "perbene" che ha conosciuto l'amore e ne paga il prezzo.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E poi lentamente, molto lentamente, dimentichi. I momenti, quelli che ti rimangono dentro, le persone, quelle che credevi indelebili, sbiadiscono come vecchie fotografie, ingialliscono. Perfino quelle che dicevi sarebbero rimaste in eterno e quelle che amavi davvero. Ci mettono tempo. Ci vuole forza, ma scompaiono. E quando hai dimenticato abbastanza, puoi amare di nuovo. Ora devo solo aspettare che lui sbiadisca, dimenticare la scarica di adrenalina che mi dava, il suo profilo adorabile che osservavo mentre guidava. I baci, le promesse, noi distesi su un prato a guardare le stelle. Mi manca si, e non posso chiamarlo. Non è mica così semplice. Se ti manca una persona è perché non puoi chiamarla senza creare disagi, imbarazzi, altrimenti non ti mancherebbe. Le persone che ci mancano, mancano. Nel senso che non ci sono e non ci possono essere, o forse perché non ci vogliono più essere, come in questo caso.  L’amore è l’unica cosa al mondo che può essere definita meravigliosa e ci lava via dal corpo tutto il dolore. La gente lo confonde con il rifiuto, l’abbandono e altri problemi. Ma il rifiuto non è amore, è desiderio non ricambiato. Oddio..quanto fanno male i giorni dell’abbandono. Una vodka, una caipirinha, un malibu e forse un po’ di rum. Adesso mi sa che ho bevuto un po’ troppo, ma sai, è facile affogare nei guai. Non cammino diritta e mi mancano le forze e forse cado in terra e rimango lì. Il cielo è più bello visto da distesi. Ora le schegge affilate che mi distruggevano il cuore sono meno acute. Le lacrime bruciano ancora e mi rigano il viso e forse sto urlando ma non sento niente. Non respiro bene. Qualcosa dentro mi consuma. Ricordi quei muri che avevi costruito? Baby li ho buttati tutti giù, e non hanno nemmeno iniziato una guerra, non hanno nemmeno fatto rumore. Ho trovato un modo per lasciarti andare, sai, sparire non è sinonimo di cancellare. Il tempo ingiallisce, l’alcool lo aiuta. Tutti hanno bisogno di aiuto, nessuno si salva da solo. E adesso io muoio un po’, ma nessuno mi salva. Sono tornata alla casa del campo, nostro luogo di fiamme scintille e rossore. Il grano brillava ancora della luce della tua aurea, ma dentro amore, era polvere. Il grano non lo sa che te ne sei andato, non lo sa. Ma la casa si, gli oggetti non parlano più. Io e te, io e te, eravamo come i diamanti nel cielo. Ora è calato il sipario amore, la nostra opera è finita. Si può avere il replay? No. Non si può obbligare ad amare. Non ascoltare una parola di quello che dico, le grida suonano tutte uguali. Si confondono con l’oceano, arrivano fioche sulla spiaggia, si infrangono sulla riva e diventano vapore. Sono i limiti delle parole tesoro, ma la bellezza nasce dai limiti, sempre. Ricordi quando ci guardavamo negli occhi? Racchiudevamo il mondo. C’è il mio gruppo di amici, prendiamo altre due birre. Mi mostro un po’ di più, ci piace giocare qua. Fumiamo un po’, benvenuto sull’orlo. Vedo rosso Marlboro, marrone cannabis. La linea che separa i sogni dagli incubi è sottile come un ago. Ora sto cadendo nella notte e non ho paura. Allora brilla nel buio amore, stasera, ti vedrò da qua. Siamo sempre noi, peccato e ingenuità. Lo sai come sono fatta, mi piace il pericolo a dispetto del mondo. Siamo un gruppo così, uniti come fratelli, diabolici come pochi. Intriganti, ribelli, notturni, infetti dal veleno della vanità, ormai siamo perduti e la nostra anima ha un prezzo. Sappiamo che l’unico modo per sentirsi veramente vivi è rischiare di non esserlo più, giovani e forti contro la morte, sentire che respiri, sentire che vivi. Vivere, morire, sono solo conseguenze. Continuiamo a girare, qualcuno ride, qualcuno cade, io forse urlo ancora, ma non mi sento. Funghetti allucinogeni, ribalteremo il mondo. Chi può dire dove finiscono le strade, dove iniziano i giorni. Arriva il Baileys. Posso toccare il cielo, lo posso fare per davvero. Adesso tocca all’MD. Siamo sotto un temporale elettronico, le casse si infuocano. Lo so che ci sono persone che dicono che queste cose non esistono, gli adulti credono che a diciassette anni non puoi sapere l’amore. Ma credete davvero che per amare, sia necessario sapere come si fa? Non sono cose che si descrivono, gli scrittori fanno a gara a dare le definizioni più belle ma non lo sanno che i sentimenti non si scrivono, si vivono. Non voglio crescere mai, i grandi si dimenticano come era essere adolescenti, sottovalutano i nostri dolori dicendo che i veri problemi sono altri. Che discorso è? Per un adulto un vero problema è perdere il lavoro, per me è che lui non mi vuole più. Aspetta, questi sono discorsi da persona lucida. No. Prendo ancora funghetti. Ho bisogno di dare un nome a questa voglia. Lo vedi? È il momento in cui sai di essere vivo. Ora ci sento. Mi alzo in piedi e sto urlando e gli altri mi seguono e gridiamo insieme e corriamo veloci e forse siamo uccelli e voliamo. Sputiamo in faccia al mondo e diamo scacco matto alla morte. Siamo immortali, siamo infiniti. I polmoni si liberano un po’ dall’erba e l’aria fredda delle cinque entra e sei libero. Sopra il mio corpo le nuvole vanno, alte alte e gelide. Come se galleggiassero su un vetro invisibile ma a differenza dei cigni non hanno riflesso, a differenza di me sono libere dai legami. Un po’ di Brandy. Sono educata, raramente gentile. Non corrispondo al tipico stereotipo di adolescente che si aggiunge agli ingranaggi che permettono il funzionamento del mondo. Ora sono di nuovo stesa in terra e gli altri sono accanto a me e forse qualcuno ha vomitato e qualcuno si è addormentato. Ho delle ferite che non mi ricordo di essermi fatta, tu sanguini da una mia ferita, ma non sento dolore. Si alzano le note di mille canzoni, il mare è illuminato dalla luna e i nostri falò. Questo è un mondo che nessuno sa, i grandi anche se ci passano accanto non lo vedono. Ci sono amicizie, amori e segreti illegali. Il nostro gioco è sleale, ma adoriamo questa magia, non ci importa del resto. Adesso basta, volevo dir solo questo.
 
  
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