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Autore: Effy1991    17/09/2013    1 recensioni
Louis…ci sarebbero così tante cose che dovrei chiederti che a volte provo paura al solo pensiero di cominciare a porti una domanda la cui risposta potrebbe essere così ovvia da farmi impazzire del tutto.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ammetto che da Larry Shipper è stato “strano” immedesimarmi in un contesto un tantino estraneo dal mio solito filone. Ci ho provato. E ne ho fatto trasposizione in una realtà verosimile.

Kisskiss

Effy

-Amore svegliati-sussurro all’orecchio del mio fidanzato che ha ancora i begli occhi chiusi e il corpo coperto dal lenzuolo bianco in questo letto matrimoniale. Gli scopro le spalle nude baciandole più volte. Porto indietro con la mano i miei capelli lunghi e scuri ancora spettinati e sbadiglio. Dò una breve occhiata alla sveglia. Sono le 8:00. Decido di allungare prima una gamba poi l’altra oltre il materasso e mettere entrambi i piedi giù dal letto. Mi risistemo la camicia da notte di seta viola fin su le ginocchia. Sbadiglio ancora. Mi dirigo a passo lento al balcone con l’unico intento di aprire le tapparelle per lasciar filtrare tutta la luce del sole in questa mattina inglese di marzo.

-El -La voce infastidita di Louis mi spinge a voltarmi a guardarlo-Ho ancora sonno-

-Finalmente ti sei svegliato!-mi avvicino a lui, che nel dormiveglia si è portato le lenzuola oltre la testa. Sorrido al suo gesto così ingenuo.

-Ho sonno -bofonchia. Mi siedo in un angolino del letto accanto a lui.

-E’ tardi dormiglione!-mi appoggio al suo braccio delicatamente.

Louis si scopre del tutto spalancando con forza gli occhi-Sei odiosa quando fai così-li richiude-E cattiva-una smorfia si disegna sul suo viso contornato da una barba leggera e bionda.

-Non sono cattiva-preciso-Voglio solo che il mio ragazzo non sia per l’ennesima volta in ritardo per le prove del suo concerto-

-Oddio, le prove!-sbuffa mettendosi a sedere, togliendosi via il lenzuolo e mostrandosi in tutta la sua nudità senza preoccuparsi della mia presenza, suscitando in me un inevitabile sorrisino malizioso.

-Dovrei smetterla di addormentarmi nudo-ironizza-Credo di farti uno strano effetto-

-Già-appoggio le mie labbra sulle sue-Buongiorno uomo sensuale-

-Buongiorno donna che ha ingoiato il Big Ben-con la sua mano mi porta i capelli dietro le orecchie-Dormito bene?-

 Annuisco con il capo-Tu?-

-Ho dormito troppo poco ma posso accontentarmi-risponde con aria di sufficienza prima di tirarmi a sé facendomi appoggiare il capo contro il suo petto-Facciamo la doccia insieme?-

-Mh-gli bacio il mento ispido-Hai messo su un po’ di pancetta-gli tocco gli addominali non scolpiti pizzicandogli la pelle del suo bassoventre.

-Non ti piaccio più?-solletica il mio fianco senza prendere troppo sul serio le mie parole.

-Oh no-scuoto il capo-Ce ne vuole per non farmi più piacere te-mi libero dalla sua stretta alzandomi.

-Lo so-mi segue-Sono il ragazzo più desiderato sul pianeta terra-stira i muscoli del collo.

-No, ti sbagli quello è Harry-specifico sorridente prima che un’ombra cali sul mio umore dopo la mia stessa affermazione. Non ricevo risposta, ma forse è giusto così. Apro la porta del bagno e la richiudo non appena vi entra anche Louis.

Lascio scorrere l’acqua della doccia controllandone con la mano la temperatura.

-Togliti questa tenda da funerale El!-Louis mi cinge di spalle prepotentemente abbassandomi le bretelle sottili della camicia da notte, baciandomi il collo.

-Calmati Louis-provo a tener a bada il suo desiderio invano. In men che non si dica mi ritrovo completamente svestita stretta al suo corpo caldo e conosciuto ed avverto la sua erezione premere sul mio fondoschiena-Qui c’è qualcuno che non sa controllarsi-alzo gli occhi al cielo mordendomi un labbro. Louis mi guida ancora avvinghiata a lui all’interno della doccia-Non è colpa mia se sei bellissima-mi fa appoggiare con la schiena contro le mattonelle fredde e mi bacia tenendo entrambe le mani strette ai miei fianchi.

-Louis smettila o farai tardi!-gli stringo il mento con due dita.

-Non m’importa-sussurra-Per tutto il resto c’è sempre tempo-Mi solleva una gamba tenendomela ferma all’altezza del ginocchio. Mentre l’acqua calda e fumante scroscia sui nostri corpi nudi mi penetra prima che possa replicare altro. Sotto le sue spinte precise e assestate mi lascio andare a gemiti e respiri affannati , accarezzando il corpo gocciolante e fremente del mio uomo.

-Ti piace El?-entra ancora una volta dentro di me-Ti piace?-insiste.

Sposto la testa e i capelli bagnati oltre il suo collo. Deglutisco. Chiudo gli occhi tenendomi aggrappata alle spalle di Louis fissando un punto indefinito oltre la doccia.

Una serie di immagini affiorano alla mia mente. Immagini assurde, immagini lontane che somigliano più ad incubi, incubi del passato, di un passato che non riesco ad archiviare del tutto.

-El c’è qualcosa che non va?-il tono di Louis torna a farsi serio e premuroso. Smette di fingersi il prepotente maniaco del sesso di qualche istante fa rimettendosi  nei panni del sensibile, di quello che si è accorto che c’è qualcosa che non va, in me.

-Nulla tesoro-provo a mentirgli-Sono solo un po’ stanca-gli accarezzo la fronte e gliela bacio.

Istintivamente provo ad uscire dalla doccia ma Louis mi trattiene per un polso-Non è vero-mi punta i suoi occhi azzurri addosso-Dimmi cosa c’è che non va-richiude l’acqua corrente ed entrambi mettiamo piede sul pavimento. Ci avvolgiamo in due asciugamani bianchi e ritorniamo silenziosi sul letto ancora sfatto.

-Allora?-torna a fissarmi ancora tremante e bagnato.

-Ti ho detto che non c’è nulla che non va-replico dolcemente-Non preoccuparti-mi stringo al suo bicipite appoggiando la testa sulla sua spalla. Lascia un bacio tra i miei capelli bagnati

-Sai che sono qui per te-

Annuisco.

-E sai che qualunque cosa ti passi per la testa hai il dovere di dirmela-

Annuisco ancora.

-E sai che preferisco vederti sorridere-

Alzo lo sguardo per incrociare il suo. Sorrido.

-Devi essere di un altro pianeta Louis Tomlinson-

-Non io, Eleanor-appoggia ancora le sue labbra sulle mie-Sei tu quella speciale tra noi due-

-Ti spiace se finisco di prepararmi in bagno?-domando rimettendomi in piedi provando a mostrargli un minimo di gratitudine per avermi ascoltata quanto basta per tirarmi su di morale.

-Ti aspetto qui-fa scivolare sul pavimento l’asciugamano-Intanto comincio a vestirmi-

Anche io scelgo i miei vestiti dal grande armadio: intimo nero e un abitino grigio, scampanato e semplice. Sospiro richiudendomi alle spalle la porta del bagno in camera. Mi appoggio contro essa e i miei occhi iniziano ad allagarsi di lacrime. Deglutisco trascinandomi fino al phon affisso al muro che accendo sperando che il suo rumore possa soffocare il mio pianto.

Louis…ci sono cose che non potrei mai dirti.

Louis…ci sono argomenti che forse è meglio non affrontare mai.

Louis…ci sarebbero così tante cose che dovrei chiederti che a volte provo paura al solo pensiero di cominciare a porti una domanda la cui risposta potrebbe essere così ovvia da farmi impazzire del tutto.

Louis…perdona i miei silenzi e i miei sorrisi forzati quando dentro di me aumenta l’angoscia sui “misteri” della tua vita.

Una vita di cui anche a me mancano i passaggi fondamentali e che tu tieni così nascosta da farmi, a volte, seriamente paura.

Louis, sei realmente stato con Harry?

Louis,  lo ami ancora?

Louis, cosa fate insieme quando io non ci sono?

Louis, ti comporti con lui esattamente come fai con me?

Louis, chi sei?

Louis, cosa vuoi davvero?

Louis, ci sono cose talmente evidenti che non si possono celare con qualche battuta o qualche semplice dichiarazione.

Louis, hai la minima idea di come mi senta io quando mi viene detto che la nostra relazione è finta, costruita a tavolino? Che io sono solo il tuo ostacolo maggiore dal dichiarare amore eterno a Harry? Che io e te non siamo altro che due persone belle, insieme per mettere a tacere le tue verità scomode?

Louis…loro lo sanno di quante volte io e te ci sussurriamo parole dolci? O di quanti momenti felici trascorriamo insieme? O di quante volte facciamo l’amore?

Louis…sei sincero quando sei con me e fai tutto ciò?

Louis, mi sento una vigliacca, una matta a farmi queste domande da sola ma purtroppo non posso farne a meno. Soprattutto adesso. Tu non sai un’altra cosa Louis. Stavolta sono io a portarmi il mistero più grande tra noi nel cuore. E non credo, per ora, di poter riuscire a parlarne apertamente con te. E forse svierò le tue perplessità e le tue domande con la stessa riluttanza con la quale fai tu con me in quelle rare occasioni in cui provo a leggere la tua anima.

Sono incinta di te Louis. Dentro di me è appena nato qualcosa che abbiamo costruito insieme in uno dei momenti magnifici che abbiamo vissuto insieme. E ho paura…paura perché a volte mi sembra di essere così distante dalla persona che amo e che dice di amarmi, mi sembra di conoscerla così poco che mi porta a pensare che il bambino che avrò in grembo potrebbe essere figlio di uno sconosciuto e non del mio fidanzato.

Cosa c’è dietro i tuoi occhi azzurri Louis? Questi stessi occhi che sto incrociando anche adesso. Sei vestito di tutto punto, sei sorridente, sei sensuale e immensamente dolce mentre mi attiri a te sfiorando le dita della mia mano.

-Ti amo-mi dici. E non so più nemmeno se questo ti amo è rivolto a me o, una piccola parte di te lo sta urlando a Harry , nella stanza accanto alla nostra, ignaro protagonista della nostra storia.

 

 

  
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