A Sick o Bright Blue
Eyes,
che «dovrebbe trovarsi un lavoro»
hope you like it ♡
Dico davvero, alzati.
La luce del
sole entrava piano nella stanza, quasi chiedesse il permesso di intromettersi
in quello spazio prima di palesarsi.
Una zazzera
scura spuntava fuori da un piumone, dei piedi avvolti in un paio di calzini si
ritirarono sotto le coperte e un grugnito simile a quello di un cane bastonato
che non voleva essere toccato scivolò fuori dal letto, in risposta ad un «alzati».
No, non si sarebbe alzato.
Seth non era
mai stato un bravo ragazzo, se per bravo ragazzo si intendeva quelli che si
svegliavano al primo “svegliati” della madre o al primo trillo della sveglia –
amorevolmente gettata contro un muro, e gli ingranaggi dell’apparecchio erano
ancora a terra a mo’ di fossile in uno
scavo archeologico. Eppure aveva appena spalancato le ante delle finestre e l’aria
glaciale di una Londra innevata e pronta ad accogliere nuovi, freddi, fiocchi bianchi.
«Dico davvero, alzati», ribadì.
«Seth!» urlò
il corpo sotto le coperte, scosso da un brivido più simile ad uno spasmo che
altro, si strinse la trapunta sulle spalle e pochi secondi dopo balzò in piedi,
portandosi dietro il piumone mentre percorreva la stanza gettandosi sulle ante,
facendole sbattere per poi chiuderle frettolosamente, guardava il biondo con la
stanchezza negli occhi e una rabbia sottile, momentanea.
«Sì, mi
chiamo così» scherzò l’altro, scostando un ciuffo di capelli decisamente sconvolto dalla fronte dell’altro
– la capigliatura del moro riprendeva senza ombra di dubbio la piega del
cuscino, sorridendo nel vedere che chiuse gli occhi per reazione innata, come
se avesse paura che l’altro gli infilasse improvvisamente le dita negli occhi. «Dobbiamo
andare, siamo in ritardo» sentenziò poi, afferrando la trapunta per i lati e
tirandosela contro, scoprendo così l’altro e lasciandolo in pigiama, «andiamo Nid, non fare il bambino. Non è il tuo primo giorno di
scuola, su».
L’altro
grugnì ancora per il freddo – non era riuscito a chiudere del tutto la finestra
– e combatté qualche secondo con Seth per riprendersi la coperta ma, capendo
che era uno scontro perso, decise di raccogliere tutti i vestiti che aveva
sistematicamente preparato sulla sedia e corse in bagno a lavarsi, prepararsi e
soprattutto stare al caldo e, strada trovandosi, si era tuffato anche in cucina
per afferrare una mela – ritornando in stanza avvisando l’altro di essersi
preparato il più in fretta possibile.
«Sono pront―»
mugugnò con la mela in bocca incastrata tra i denti, poi si bloccò di colpo
mentre si aggiustava la felpa un po’ troppo lunga sulle braccia, «che stai
facendo?» domandò vagamente stupito, fissando il biondo bellamente steso sul
letto a guardare il soffitto, senza scarpe e con la giacca buttata in un angolo,
giocava con le frange della sua sciarpa grigia.
Seth girò lo
sguardo verso di lui, sorridendo come bambino – o come un cretino, dipendeva
dai punti di vista - «tu sei solito a perdonare, vero?».
L’altro
annuì, togliendosi il frutto dalle labbra, «…sì,
direi di sì: perché?».
«Perché oggi
non c’è scuola».
In
lontananza, si udirono delle campane rintoccare le ore.
«Pesce d’Aprile» si scusò Seth, ben
consapevole che non fosse né aprile né giorno di pesce, poi scoppiò a ridere in
faccia al moro, «davvero… mi dispiace» disse con le
labbra strette, nel futile tentativo di trattenere le risa.
Per tutta
risposta, Nid mollò la presa dalla mela facendola
ruzzolare a terra vicino alla sveglia-reparto archeologico, aprì l’armadio dove
riposava un osceno plaid con dei cherubini ricamati e andò a dormire sul divano
in salotto, per tutta la mattina.
Note d’Autrice • «viviamo e
respiriamo parole»
Ok, innanzitutto
ciao(……)
Non ho molto
da dire, anzi, in realtà non ho davvero proprio niente da dire x° Questa piccola shot è una
piccola dedica alla mia cara ragazza Sick (di cui vi lascio il link nonostante il nick sia in fase di cambio ;] click) che oggi si
è sentita un po’ “malinconica” – e allora ho deciso di sfruttare due dei suoi
personaggi di una fan fiction che ha iniziato nella categoria Angeli &
Demoni (un sacco di feels, a proposito – e anche di
questa vi lascio il link nel caso vorreste farci un giro ♡ click #2)
che shippo tantissimo e dedicarle il testo qui di
sopra che spero davvero che le sia piaciuta un po’.
Sì insomma, long life
and prosper.
radioactive,