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Autore: _Raksha    18/09/2013    3 recensioni
Spoiler Mockingjay!
Non voglio anticiparvi nulla della fanfiction, vi premetto solo che parlerò degli anni mancanti nell'ultimo libro della collins per come penso possano essere andati.
Vi consiglio di non leggere la fanfiction se state ancora leggendo i libri in quanto potrebbe essere ad alto contenuto di spoiler xD
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Io e Peeta ricominciamo a crescere insieme. Ci sono ancora momenti in cui lui afferra lo schienale di una sedia e aspetta finchè i flashback non sono finiti. Io mi risveglio urlando da incubi di ibridi e bambini perduti. Ma le sue braccia sono li a darmi conforto. E in seguito le sue labbra. La notte in cui provo di nuovo quella sensazione, la fame che mi aveva assalito sulla spiaggia, so che tutto questo sarebbe accaduto comunque. Che quello di cui ho bisogno per sopravvivere non è il fuoco di Gale, acceso di odio e rabbia. Ho abbastanza fuoco di mio.
Quello di cui ho bisogno è il dente di leone che fiorisce a primavera. Il giallo brillante che significa rinascita anziche distruzione. La promessa di una vita che continua, per quanto gravi siano le perdite che abbiamo subito. Di una vita che può esere ancora bella. E solo Peeta è in grado di darmi questo.
Cosi, quando sussurra: - Tu mi ami, vero o falso? - io gli rispondo - Vero.




Sento il cuore che batte forte, non riesco a fuggire dagli ibridi che mi inseguono, continuando a sussurrare il mio nome.

Katniss.

Katniss


Mi sveglio urlando e mi ritrovo davanti due enormi occhi azzurri che mi guardano preoccupati.
-Katniss, stai bene? - dice Peeta - Si, sto bene - Anche se in realta sono ancora scossa dall'incubo appena fatto.
Peeta torna di sotto, sento il profumo di biscotti che si diffonde per tutta casa, ma per il momento decido di chiudermi al bagno e fare un bagno caldo.
Esco dal bagno e mi vesto, sto per andare al piano di sotto, di corsa, quando vedo dalla finestra che Peeta è uscito ed è alla porta di Haymicht.
Entra in casa sua.
Scendo al piano di sotto e mangio i biscotti preparati da Peeta con del the, e inizio a chiedermi come mai questa visita inprovvisa a Haymicht, senza dirmi nulla.
Decido di non farci caso, continuo a mangiare.
Una volta finito prendo il mio arco ed esco anche io, mi addentro nei boschi, in cerca di una preda.
Ecco la mia preda, uno scoiattolo che corre veloce su un albero, Peeta ne va matto!
Incocco la mia freccia sull'arco, miro, sto per tirare, quando ad un tratto mi sento male, mi gira la testa, cado e poi il nulla.

Tutto nero.

Tutto andato.

E non ricordo nulla.


Al mio risveglio trovo Haymicht al fianco del mio letto. Sussulto. 
- Cosa ci fai tu qui? Dov'è Peeta? - Chiedo tutto d'un fiato.
- Dolcezza! è questo il modo di salutare il tuo mentore?"
- Ti ho fatto una domanda, ti pregherei di rispondere. - Chiedo impaziente ad Haymitch, che prende una gran sorsata di liquore dalla sua bottiglia e sospira.
- Dolcezza, mi dispiace - dice con aria afflitta.
- Cos... cosa vuoi dire? - e la sua risposta mi piomba addosso come una coltellata in pieno cuore.
- Peeta è a Capitol City, dal dottor Aurelius, ha tentato di avvelenarti con i biscotti che hai mangiato stamattina, ma per fortuna ha usato delle dosi che ti hanno solo stordita. Me lo ha detto stamattina, quando si è presentato a casa mia. Pensavo stesse scherzando, ma poi ho capito. - e di punto in bianco si ferma, per poi continuare - Quando sono venuto a casa tua non c'eri e ho pensato al bosco. Ti ho trovata svenuta poco dopo la recinzione. Quando sono tornato Peeta non c'era piu. Aveva già chiamato Aurelius ed è partito verso Capitol City. -
Inizio a piangere quasi come fossi una bambina, poi chiedo - Quanto tempo sono rimasta svenuta? -
- Dolcezza, è quasi una settimana che dormi, pensavo quasi fossi entrata in coma! -
Una settimana, Peeta non è qui da una settimana!
- Ah, Dolcezza, ha lasciato questo - E mi porge un piccolo foglio di carta bianco con sopra delle parole scritte nella sua grafia, la grafia di Peeta.

Ho chiamato il dottor Aurelius, sto partendo per Capitol City.
Io Peeta Mellark ho ucciso Katniss Everdeen, la ragazza di fuoco, la ragazza che amavo piu di me stesso.

 
Devo raggiungere Peeta, devo trovarlo e riportarlo a casa, a costo della vita.




Spazio Autrice:
Non mi mandate al linciaggio, è la mia prima fanfiction e il prologo è un pò campato in aria, lo ammetto é.è
Ma non vi preoccupate! Se a qualcuno interessa che io continui (ovviamente molto piu seriamente del prologo) lasciatemi una recensione e farò del mio meglio.

 
 
  
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