Harry aumenta la pressione sui lati dell’Iphone bianco. E’ scritto chiaro e tondo, nel modo con cui lo scriverebbe lui e con cui, probabilmente, smentirebbe qualcosa che lo ha stancato.
Larry è il più grande carico di stronzate che abbia mai sentito.
La vista di Harry si appanna un po’, qualcosa in mezzo al petto si spezza - e non c’è nessun Louis a curare, non più - mentre rilegge per l’ennesima volta.
Allora è così che si chiama. Parlare a bassa voce sotto le coperte, stare stretti in una piazza di letto, lanciarsi sguardi di nascosto, sussurrare quello che si vorrebbe urlare.
E’ così, che al giorno d’oggi, si chiama l’amore?
Larry è il più grande carico di stronzate che abbia mai sentito.
Che è amore, Harry né è sicuro. L’ha capito circa quattro mesi fa, quando aspettava degli occhi blu e un sorriso malandrino, e non era più questione di sesso e basta, non se questo comportava il fiato mancare ogni singolo giorno.
Il cuore che batte, le fossette che compaiono, cambiamenti d’umore. E poi? Poi lui, le coperte aggrovigliate ai piedi del letto, non distinguere di chi sia il respiro che spezza il silenzio, i polpacci che ti fanno male e non solo quelli.
“Harry, io ci ho pensato a fondo” gli ha detto una volta Louis. Harry lo sapeva.
Louis pensa sempre, anche quando non dovrebbe, si immerge nelle cose come un sottomarino, osserva le cose dalla sua prospettiva e ha anche le vertigini. Non importa però, se si tratta di secondi e la mano di Harry si stringe intorno alla sua.
“E cosa hai pensato?”
Louis ha pensato a tante cose. Alle sorelle che da quando non c’è lui non la smettono di tirarsi i capelli, la madre che ha male alla gola, l’Ipod perso, il cane che raspa nel cortile del vicino, i fiori appassiti sul davanzale di camera sua, il libro che deve finire da tanto tempo, Liam e Niall che non vanno più d’accordo, le grida ad un concerto e le stesse che alle tre e venticinque del mattino si spostavano in camera di Harry.
“Io non ce la faccio più, a pensare, sento un cazzo di male al centro del petto”
“E allora non pensare, guarda me, Louis, guarda me”
Larry è il più grande carico di stronzate che abbia mai sentito.
Ci sono cose che al mondo non si possono dire, Harry l’ha imparato a sue spese. Non si può dire un sogno proibito, la verità, i dibattiti arrabbiati che hanno Liam e Niall, le calorie nel bicchiere di caffè a chi è a dieta, il conto in banca, il finale spiazzante di una serie tv, loro - loro? -
“Ti amo!” in punta di piedi per dei centimetri che devono azzerarsi.
“Non è vero”
“E’ certamente più vero dei jeans Armani che porti”
Loro non sono il più grande carico di stronzate, loro sono un segreto. Un qualcosa di proibito e maledetto, quando non si dovrebbe.
Harry si getta sul letto, il telefono ancora nella tasca rovinata.
Come ci sono cose al mondo che non si possono dire, ci sono momenti in cui di riflettere non c’è bisogno.
Sblocca velocemente il cellulare, lancia un’occhiata agli schiamazzi provenienti dalla finestra e accede su Twitter.
Il pollice clicca l’icona scrittura, le dita ticchettano freneticamente sullo schermo touch e senza neanche rileggere, Harry pubblica.
Larry è il più bel carico di stronzate che abbia mai sentito.
Sorride.






ciao bellissime! allora, prima di tutto: grazie se siete arrivate a leggere fino a qui
secondo: io davvero non so cosa pensare di questa os, tenete a mente che io non shippo nemmeno larry aiuto ahahahah
bhe, probabilmente non shippo larry perché ho già troppe coppie da shippare (suona male) ahahah
comunque, l'importante non è cosa penso io, ma cosa pensate voi: ci tengo tantissimo ad un vostro parere
e niente, la canzone citata qui sopra è A modo mio di Mecna che amo, mamma mia se lo amo!
okay, vado, ditemi cose ne pensate e ancora grazie mille!