Titolo:
Cinque
Anni (banale e
inutile come
un balsamo per i capelli di Sam, ma ci teniamo entrambi per
compassione.)
Conteggio
parole: 788/788
Personaggi: Castiel,
Dean Winchester
Note:
One
Shot, AU-verse, fluff
Trama : Castiel
conosce Dean Winchester da cinque anni, ormai.
A/N: Shot
scritta per il #DestielDay.
(18
settembre 2008 – 18 settembre 2013, horray!)In
un giorno come questo, l’universo dovrebbe solo pensare in
rosa e mangiarsi
zucchero filato; nonostante l’angst della serie, ho voluto
concedere a me
stessa un po’ di sano e tranquillissimo ammoreh.
©
Ovviamente nessuno di questi bambocci mi appartiene,
siano lodati i giovedì e le torte, eccetera, eccetera. Ci
siamo capiti no? Beh,
Amen.
Cinque Anni.
Castiel
conosce Dean Winchester da cinque anni, ormai.
La
prima volta che l’ha visto, Dean era stravaccato sul letto
che aveva scelto per
sé nella loro camera al college, con le scarpe sulle
lenzuola e lo sguardo che
s’incrociava sul telefono che stava facendo dondolare sulla
fronte; la prima
volta che Dean ha visto Castiel, il sorriso è capitato
spontaneo in un punto
indefinito tra le labbra e gli occhi e,
appena si è alzato di scatto per tendere la mano e
presentarsi con il solito
sorriso sornione, il telefono nuovo di pacca si è schiantato
a terra,
scheggiandosi irrimediabilmente lo schermo in una piccola ragnatela di
pixel e
cristalli liquidi.
Castiel
ha imparato a conoscere Dean in cinque anni e non sempre è
stato facile.
La
prima volta che Castiel ha alzato la voce con lui, Dean ha sgranato gli
occhi
sorpreso ma si è ritirato nell’orgoglio e
l’ha alzata a sua volta, poco importava
che fosse iniziato tutto da un commento sul suo disordine e che il
resto stesse
finendo a scatafascio mentre urlavano di un Dio invisibile; la prima
volta che
Dean gli ha gridato contro «non hai capito un cazzo di me,
Cas!» ha
sbattuto la porta mentre usciva e non è
tornato a dormire la notte.
Castiel
è amico di Dean da cinque anni e non è molto
tempo se sai dove guardare.
La
prima volta che Castiel ha guardato le stelle Dean era accanto a lui,
insieme
sul terrazzo del campus, e gli teneva una mano sulla spalla e
stringeva, con
gli occhi persi ma appiccicati alla schiena dell’amico; la
prima volta che Dean
ha detto a Castiel « la famiglia va’ oltre il
sangue, hai ancora me» lo
pensava davvero e del resto se n’era
fregato, perché potevano litigare quanto volevano ma Castiel
aveva appena perso
il padre e guardava le stelle.
Castiel
è accanto a Dean da sessanta mesi esatti ma è
iniziato ad andare tutto a rotoli
molto tempo prima.
La
prima volta che Castiel aveva sentito cianciare sulla sua prima
conquista da
matricola e di come Kayla fosse fantastica, Dean era stato obbligato a
tenergli
la fronte in bagno per i successivi trenta minuti mentre il compagno
rigettava
il pranzo che non aveva mangiato;
la prima
volta che Dean aveva incontrato Sebastian gli aveva spaccato la faccia
esattamente tre ore e un paio di minuti dopo, quando il suo
appuntamento con
Castiel era terminato e lui era arrivato al limite con la propria
pazienza, o
almeno così lui l’aveva chiamata quando lo sguardo
confuso dell’amico gli era
capitato di fronte .
Castiel
ama Dean da cinque lunghi anni e da tempo ormai ha capito che
è inutile lottare
contro i propri sentimenti – soprattutto se rivolti a Dean
Winchester.
Il college lo hanno
terminato entrambi
e, mentre Dean ha iniziato una sua attività come meccanico e
si diverte a
gingillare tra olio e motori, Castiel ha deciso di specializzarsi con
un Master
in Medicina.
Oggi è il loro primo giorno da coinquilini e Castiel ha
ancora lo stomaco in
subbuglio.
Dean
è stravaccato come la prima volta che Castiel lo ha visto,
ma stavolta è steso disordinatamente
sul loro divano, il telefono con
lo
schermo scheggiato in basso a destra è sul tavolino affianco
e in mano ha una
rivista d’auto d’epoca; quando Dean si accorge
dello sguardo imbambolato di
Castiel, posa la rivista accanto al cellulare e sorride. «Che
fai? Non vieni?»
Castiel
stringe le labbra in una linea pallida e stretta, inclina leggermente
il capo e
risponde neutro senza mai staccare gli occhi da lui, «il
divano è troppo
piccolo, non c’è spazio.» Avrebbero
dovuto prenderne uno più grande, ma era
stato Dean ad insistere su quello e ora proprio Dean doveva fare i
conti con le
conseguenze delle proprie scelte.
Dean
però
sorride sghembo e non si muove, si limita semplicemente ad alzare un
braccio e
tendergli la mano con fare casuale, «credo tu ti stia
sbagliando, Cas.»
Il
punto è che Castiel non è convinto, non lo
è davvero, ma lo ama da così tanti
anni che stringe quella mano calda – dando voce a tutto lo
scetticismo con un
solo sguardo e Dean ride, tirandolo con un colpo secco e facendogli
perdere l’equilibrio
in un istante.
Adesso Castiel si trova con la guancia spiaccicata sulla maglietta
sgualcita
dei Def Leppard di Dean e non può evitare di sentire Dean tutt’attorno: il suo
mento sulla testa, il braccio intorno le
spalle e il calore nella pelle.
Appena
Castiel si rilassa abbracciato a lui, Dean sorride.
«Vedi?
Lo spazio c’è sempre.»
Alla
fine, sì, Castiel
è innamorato di
Dean da cinque anni ma ha questo brutto presentimento che
sarà così ancora per
un bel po’ di tempo.