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Autore: hermione_W    18/09/2013    3 recensioni
In un tranquillo pomeriggio, Delia Ketchum riceve una lettera che la porterà a tornare indietro nel tempo con i ricordi. Ma il passato non può ritornare definitivamente...
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Delia Ketchum, Giovanni
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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                                                         The past can't come back...






Era un quieto pomeriggio di settembre nella cittadina di Pallet Town. L'aria era fresca e frizzante, e si preparava ad annunciare il lieto evento della stagione autunnale. Le foglie cadevano e adagiavano tranquillamente sull'umido terreno, separandosi per sempre dagli alberi a cui erano appartenute. 
In una stradina di campagna, un Mr. Mime era intento a spazzare il vialetto d'ingresso di una villetta e, talvolta, volgeva lo sguardo verso la casa, dove una giovane donna di nome Delia, dai capelli castani e dal viso dolce, terminava di sistemare le vivande nel frigorifero. Erano appena tornati dal supermercato, dove avevano fatto delle compere.
Ad un certo punto, mentre svolgeva le sue faccende, il Pokèmon pagliaccio notò che la cassetta delle lettere era insolitamente piena, quindi chiamò Delia perché potesse anche lei rendersene conto.
< < Cosa c'è Mimey? C'è qualcosa dentro? > > domandò Delia.
< < Mime! > > Il Pokèmon la osservò e annuì.
Aprì la cassetta e ne uscì fuori una lettera dalla busta argentata e con un simbolo che lei già conosceva.
< < Una lettera dal Team Rocket? E perché mai la dovrei ricevere? > > Si chiese tra sé e sé.
Così, fece scivolare via la missiva dalla busta e la lesse:

Ciao Delia,
ti sembrerà strano ricevere questa lettera dopo circa dieci anni dall'ultima volta in cui ti ho contattata, ma mi è sembrato piuttosto opportuno inviartela.
Di recente, ho sentito parlare due mie reclute, se così si possono definire quei due, di una visita ad una villetta nella città di Pallet. Non ho potuto fare a meno di sentire il tuo nome e degli elogi a te riferiti per quanto riguarda una lotta Pokèmon.
Quindi, io ti propongo di tornare nel Team. E' un'offerta che non puoi rifiutare. 
Vieni a trovarmi domani pomeriggio per una risposta definitiva, nella base generale del Team Rocket.

                                                                                                        Giovanni


Delia la rilesse attentamente. 
< < Sul serio Giovanni mi ha mandato una lettera del genere? > > Si disse, come per convincersi che ciò era reale.
In passato aveva fatto parte del Team ma aveva solamente sedici anni. Non era ancora riuscita a capire che fosse un'organizzazione losca. La convinse lo stesso Giovanni, che allora era un suo amico. Ma la ragione ben presto prevalse sull'amicizia e lei lasciò il Team prematuramente, tuttavia loro continuarono a frequentarsi e ben presto si sposarono. Intanto nacque Ash ma, un giorno, Giovanni lasciò tutto e ritornò a capitanare il Team Rocket. 
All'inizio Delia provò rabbia nei confronti di suo marito, ma capì che il rancore non serviva a niente.
Ci riflettè su e pensò che era meglio andare alla base. 
Doveva incontrarlo.




Il giorno dopo, verso il tardo pomeriggio, chiese a Mr. Mime di restare a casa, poiché lei doveva raggiungere Giovanni per la questione della lettera.
Così, si incamminò diretta alla base, con la lettera tra le mani e un pensiero rivolto a ciò che stava succedendo. Aveva un po' di timore al pensiero di rivederlo dopo così tanto tempo. Ormai aveva chiuso definitivamente con il suo passato, ma ecco che le si ripresentava una nuova occasione.
Doveva raggiungere la base, situata non molto lontano da Pallet, esattamente a Viridian. Era più importante delle altre diffuse per tutta la regione, perchè vantava numerosi laboratori in cui si svolgevano esperimenti sulla clonazione. 
Arrivata all'ingresso del maestoso edificio, fece un profondo respiro ed entrò.
L'entrata dava su un corridoio immenso, dove molte porte consentivano l'accesso alle camere adiacenti. 
Lentamente, cominciò a camminare. Ricordava molto bene le stanze e raggiungere l'ufficio sarebbe stato un gioco da ragazzi. Infatti, appena svoltò a destra, si ritrovò davanti la porta dello studio principale. Bussò e subito Giovanni aprì. Si osservarono per qualche secondo, timidamente,  prima che Giovanni chiudesse la porta e Delia cominciasse il discorso.
< < Giovanni. Perché mi hai contattata dopo così tanto tempo? > >
Giovanni abbassò lo sguardo, come una vittima, ma prese subito la parola.
< < Vedi, Delia. Giorni fa, sentendo parlare quelle due reclute, mi sono ricordato di te e del periodo in cui facevi parte del Team Rocket. Eri così efficiente...> >.
Delia lo guardò per un po', perplessa, ma continuò.
< < Ma...Perché? Sai che non avrei mai accettato, poiché ora comunque mi occupo di casa, delle faccende domestiche e di Ash...Con quale coraggio mi hai inviato la lettera? > >
< < Credevo che ti avesse fatto piacere...> > rispose l'uomo, quasi sussurrando.
< < Dopo il tuo comportamento vigliacco nei nostri confronti? > > affermò tranquilla, inarcando un sopracciglio. 
< < Delia, io...> > Esitò un momento, incerto se continuare a parlare o fermarsi a riflettere. Ma decise che era meglio raccontare la verità.
< < L'altro giorno ti ho sognata. O meglio, più che un sogno è stato un flashback. Eravamo in un parco e sorseggiavamo una granita, tenendoci per mano. 
Eravamo felici, spensierati e innamorati. Mi sentivo così libero. 
Però poi mi sono svegliato e mi sono reso conto del fatto che mi sentivo incompleto. Mi mancava qualcuno. Mi mancavi tu > >.
Terminò la frase ed entrambi rimasero in silenzio, Delia con la bocca spalancata e Giovanni incredulo di ciò che le aveva rivelato. In fondo anche i boss hanno un cuore che batte per le persone che amano, pensò, cercando di giustificare il suo comportamento. 
< < Vedi, Delia. Quando me ne sono andato, non l'ho fatto perché non ti volessi bene, ma perché era destino che io dovessi capitanare il Team...Capisci cosa intendo? Non potevo abbandonare tutto ciò che avevo creato. Mi ci sono voluti anni per farmi apprezzare dalle reclute e mandare tutto a monte sarebbe stata una follia. Per questo ti avevo chiesto di ritornare...Sei l'unica persona che io abbia mai amato > >. Le disse, tutto d'un fiato.
Delia gli si voltò di spalle. Ad un tratto provò tenerezza nel ricordare i momenti felici passati insieme, ma decise di parlargli.
< < Sai Giovanni...Anche io ho molta nostalgia di quei momenti, ma non possiamo tornare indietro. Vedi, tutto passa, anche se ci ostiniamo ad andare avanti imperterriti. Dobbiamo rassegnarci e lasciare il mondo come sta...Le nostre strade si sono divise anni fa e so che non possono rincontrarsi...Il passato non può tornare indietro, mi dispiace...> >
Uscì dalla stanza e cominciò a correre. Una lacrima le rigò il volto candido, al pensiero di ciò che le aveva detto Giovanni. Era stato molto sincero e lei lo sapeva, ma non poteva cambiare la sua vita attuale. Così, varcò l'uscita della base e si diresse verso casa sua e verso il suo presente, ormai molto lontano dai ricordi.






Angolo autrice:
Bene bene :) Questa storia è nata da un'idea che mi frullava già da un bel pò di tempo ed è dedicata alla mia MAPS Sandra2001. <3 :* Spero ti piaccia :D
Il disegno allegato è un mio scarabocchio...Vi prego, non lanciatemi pomodori ç_ç

Mi congedo ^_^ Lasciatemi tante recensioni, mi raccomando! Anche se critiche :D
                                                            Saluti dalla vostra hermione_W


 
  
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