Ciao a tutti, sono alla
mia terza fic in tre giorni (bastaa
ci hai rotto ndtutti), e siccome sono ispirata mi dovrete sopportare ancora per un po’.
Con questa FF voglio
augurare buona pasqua a tutti gli autori di EFP che
scrivono cose meravigliose e anche a tutti quelli che recensiscono, perché non
c’è niente di più stimolante nel continuare a scrivere che le rece! Detto
questo vi lascio alla storia che spero vi piaccia!
*UNA PASQUA INASPETTATA*
Pasqua.
Lei e la sua famiglia erano stati invitati da Bulma per cena. Finalmente avrebbe rivisto Bra che quasi sicuramente l’avrebbe trascinata in camera
sua per spettegolare sui ragazzi, non che a lei piacesse, ma l’amica era così divertente quando si disperava!
E poi c’era lui, bello come il sole, il ragazzo
più affascinante che avesse mai visto; e lei lo amava… certo… ma lui? No
sicuramente no, anzi a volte non sembrava neanche accorgersi della
sua presenza preso com’era a parlare di ragazze con lo zio Goten.
Poteva
restare a fissarlo per ore, interminabili momenti dedicati esclusivamente a
lui…
Ed
ora era lì nel gigantesco salone della Capsule Corporation, davanti alla tavolata imbandita, lui era lì accogliendo tutti con un
sorriso smagliante,uno di quelli che ti fanno risplendere dentro talmente sono
luminosi e ricchi di calore.
-Urcaaaa, quanto ben di Dende,
possiamo iniziare a mangiare?!?-; a
interrompere queste perle di saggezza fu appunto suo
nonno Goku e,naturalmente, sua nonna Chichi che lo rimproverava di quanto fosse precipitoso
davanti al cibo.
Subito
dopo arrivò la famiglia Briefs al completo così, per
somma gioia di Goku, si sedettero a tavola; lei
intanto si guardava intorno : Bulma,
Chichi e sua madre spettegolavano, Vegeta e Goku parlavano degli allenamenti (più che altro Goku si rimpinzava di cibo e cercava di parlare mentre
Vegeta lo guardava disgustato e si rimpinzava anche lui), Gohan
e il sig. Briefs discutevano su quale aggeggio
complicato si combinasse meglio con quale macchina complicata, Bra e Goten “amoreggiavano” (se
se vedi quando se ne accorge Vegeta nda) .
Quell’atmosfera calda e spensierata non si
addiceva al suo stato d’animo : con una scusa si
defilò dalla gioviale combriccola per poi dirigersi verso una delle immense
balconate della CC a contemplare le stelle, le sue compagne di ogni notte
passata a pensare a lui; ad un tratto una voce:
-Ehi
Pan! Cosa ci fai qui fuori al
freddo?- ; a quelle parole il suo cuore incominciò a battere sempre più forte,
incessantemente…
-Niente
guardo le stelle…- rispose con tutta le freddezza del
mondo.
-capisco…-
-già-
[stupida stupida stupida cosa significa “già” ???, non ha senso dire
“già”,oddio sono proprio nipote di mio nonno].
Attimi
di silenzi interminabili, e poi tutto accadde in fretta :
un abbraccio, un bacio sul collo, una (anzi due) parole sussurrate
all’orecchio, una risposta, un incontro di labbra…
Pan Son adorava la
Pasqua.
Allora, ennesima fic romantica, sono una romanticona
(ma quando se chiedi a tutti di uccidere qlc ndtutti) (shh zitti nda)… ehhm bene dopo questa mi dileguo dalla circolazione.
Orsù gente, prendete la
tastiera (-__-) e scrivete una recensione! Fatemi
sapere se è troppo sdolcinata e se i personaggi sono un po’ OOC, provvederò
subito a correggere. Scusate se sono ancora un po’ pasticciona con gli
avvertimenti!
A presto
besos