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Autore: Evangeline_Litium    19/09/2013    5 recensioni
Questa storia narra di un gruppo di ragazzi che si fa chiamare i Whikans che vuole prendere il potere del proprio Paese, la Russia, e terminare la guerra contro la Cina. Soltanto che non andrà tutto per il verso giusto, anzi quasi niente.
Questa storia mi è venuta in mente mentre ascoltavo una canzone. Accetto suggerimenti anche se ho già in mente un finale. Grazie a tutti quelli che la leggeranno e spero vi piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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CAPITOLO 1
La stanza era immersa nel silenzio. Nessuno dei presenti osava muoversi nella tenera luce del lampadario che pendeva dal soffitto.
''Avete capito bene ragazzi?!" Il capo dei militari, Alicia, continuava a impartire ordini ai soldati. Era ormai da generazioni che la sua famiglia, la Okio, continuava ad avere il comando sul corpo militare della Russia del Sud. Alicia era una donna robusta, sulla quarantina d'anni, zitella, come molte dei capi della Russia anzi possiamo anche dire tutti. Era ormai da quattro anni che la guerra fra l'esercito Russo e quello Cinese imperversava senza sosta; senza mai bloccare la caduta di anime innocenti, accatastando corpi di militari, uomini, donne e bambini sul confine fra i due Paesi.
"Sì, capo!" L'esercito di 200 persone che era radunato nell'enorme atrio rispose a gran voce.
Ormai l'esercito non si fondava più sul coraggio o l'onore o l'abilità di strategia; ogni famiglia allenava il proprio figlio, o figlia, a imparare l'arte della guerra. Se venivi da una famiglia prestigiosa, ovviamente, eri più bravo nel combattere, nello sparare nelle tecniche di combattimento, ma se, come la maggior parte dei soldati, eri figlio di un contadino, artigiano.. non ti potevi di certo aspettare un insegnamento degno di nota.
Alicia fece un sorriso, soddisfatta. Era fiera del suo piccolo esercito che era formato da donne per la maggior parte. Prima di essere messa al comando in questo luogo, era stata in un altro campo, con molta più gente. Lì non si poteva mantenere il controllo. Mille, duemila persone che bisbigliavano e non la ascoltavano. La faceva andare in bestia, soprattutto la seconda. A volte era anche dovuta arrivare a punizioni fisiche per far cessare il caos che regnava sovrano in quel posto.
Intanto, tra l'esercito della signora Alicia, un gruppo di cinque ragazzi era rimasto in silenzio. No aveva risposto alla domanda del capo, né tantomeno l'aveva ascoltata. Si facevano chiamare i Whikans, un gruppo di tre ragazze e due ragazzi che erano contro la guerra e soprattutto contro la Russia. Non è che fossero dei disertori, affatto; anche loro odiavano quanto quelli del loro popolo la Cina, ma i Whikans sapevano del vero piano della Russia. Una delle spie russe, quattro anni prima, era riuscita a scopire che nel territorio cinese, si nascondeva un'arma letale, in grado di spazzare via intere nazioni, ed era in mano ai cinesi, cosa che non faceva molto piacere ai russi.
Molti ora stanno pensando "Perché allora non l'hanno usata contro i Russi?" La risposta è: se l'avessero fatto, il loro piano sarbbe stato svelato e tutto il mondo si sarebbe messo contro di loro prima che avessero finito la loro opera di maggior prestigio.
"Secondo te questa banda di militari crede davvero a quello che sta dicendo questa idiota?" disse Amalia.
Amalia Schuster aveva origini tedesche e i suoi genitori erano emigrati in Russia a causa di problemi economici. Qui, la ragazza, era entrata a far parte del corpo militare, mentre i genitori erano spariti senza lasciare tracce. Era stata lei stessa a creare il gruppo. 
"Boh, sono dei tonti assurdi questi..." rispose Felix.
Felix Nema, il più grande del gruppo, era un ragazzo come tanti. Non era né più bello né più atletico. Quello che lo distingueva dalla "massa", chiamiamola così, era la sua genialità nella matematica e nell'informatica. Spesso era il capo del gruppo che comandava la spedizione in territorio nemico e molte volte aveva salvato la vita ai suoi amici avvertendoli della possibile imboscata o trappola in quella determinata zona in cui si trovavano.
"Abbassate il tono! Quella vi sente!" bisbigliò Karen indicando Alicia.
Karen Aryes era sempre molto attenta a non farsi sentire, sia da possibili nemici che da nemici che da amici.
Intanto, nella sala, i soldati si erano messi a discutere per conto loro mentre il boss stava tranquillamente a oziare sulla sua sedia di pelle di coccodrillo mentre leggeva un libro di Stephen King. 
"Tranquillizzati Karen! Comunque, Evangeline, che stai facendo al cellulare?" disse a voce bassa Tomas cercando di scoprire cosa stava facendo la sua amica sul cellulare con così tanto interesse.
Tomas Altsteal era il ragazzo più giovane fra i cinque, si era unito al gruppo per ultimo però era come se facesse parte di loro da anni. Era cresciuto nella città di Samara assieme a sua madre, poi aveva visto davanti ai suoi occhi il suo migliore amico che veniva brutalmente ucciso da un ladro solo per prendergli quei pochi spiccioli con cui potevi al massimo comprarti una pagnotta dura. Da allora aveva giurato a sé stesso che nulla del genere sarebbe più successo in  sua presenza.
"Ehi! Sono fatti miei!" rispose Evangeline alzando la voce leggermente e ritraendo verso sé il cellulare. 
Evangeline Litium, la ragazza più silenziosa del gruppo. Non parlava se non interpellata e per il resto del tempo stava zitta a smanazzare con il suo cellulare. Nessuno sapeva nulla del suo passato, neanche la sua migliore amica, Amelia.
Evangeline era una ragazza introversa che non mostrava mai le proprie emozioni in pubblico, era fredda e aggressiva se istigata.
"Ragazzi, bisogna parlare del piano per togliere dal piedistallo quella stronza di Alicia Okio" disse infastidita Karen alzando di poco il tono di voce senza accorgersene.
"Allora facciamo un piano!" propose allegramente Amelia sorridendo con uno dei suoi speciali sorrisi smaglianti.
"Io propongo di ucciderla!"
"Io di farla arrestare!"
"Io di rapirla e torturarla!"
Tutto il gruppo iniziò a bisticciare mentre Evangeline perdeva la pazienza.
Per un secondo la sala cadde nel silenzio assoluto, fu allora che si sentì l'urlo di Evangeline.
"Non me ne frega un cazzo di cosa le volete fare a quella puttana della Okio, ma non bisticciate come dei ragazzini! Porca miseria!" 
Tutti i soldati la fissarono mentre la ragazza cercava di contenersi.
Qualche secondo dopo capì cosa aveva appena urlato e si girò verso la donnona da lei citata poco prima; questa alzò gli occhi dal libro e la fissò con aria di sfida e di disprezzo allo stesso tempo.
"Bene ragazzi" si alzò con fare stanco dalla poltrona e li fissò.
"Ho un lavoretto per voi in cui potreste leggermente rischiare la vita" disse con fare maligno fissando Amelia e gli altri.
  
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