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Autore: s_smile    19/09/2013    5 recensioni
Il suo incubo più terribile e – da quando aveva sposato Peeta – il suo desiderio segreto stava per diventare realtà. E lei sentiva di non essere ancora pronta.
[Future!fic] [Everlark] [Fluff/Malinconico]
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Biscotti glassati e scelte difficili.



 
«Dorothea! No, aspetta. Che ne dici di Laurel? Oppure Thalìa.» trillò eccitato Peeta, posando un piccolo vassoio ricolmo di biscotti appena sfornati sulla penisola della cucina. Pur non guardandoli, sapeva che gli occhi gli stavano brillando per l’emozione. In fondo, era quello che aspettava da chissà quanto. Katniss – in bilico sullo sgabello di fronte – sospirò silenziosamente, abbandonando la guancia sul palmo della mano. Erano tutti dei bellissimi nomi, ma sceglierne uno significava prendere coscienza di quello che sarebbe successo ed accettarlo: sarebbe diventata madre. Il suo incubo più terribile e – da quando aveva sposato Peeta – il suo desiderio segreto stava per diventare realtà. E lei sentiva di non essere ancora pronta.
Lo sentiva quando iniziava a tremare come una foglia al vento solo perché quella creaturina decideva di mettere in mostra un arto del suo corpo ancora in via di sviluppo, attraverso il piccolo strato di pelle che la divideva dal mondo esterno. Lo sentiva quando era costretta a ingurgitare qualcosa che non le era mai andato a genio solo perché la piccola ne aveva voglia. Lo sentiva quando si alzava sbuffando nel cuore della notte per andare in bagno con gli occhi sbarrati per la stanchezza. Sentiva di non essere pronta a dedicare la sua vita ad un altro essere umano.. ma infondo lo aveva già fatto.
Abbassò lo sguardo sulla piccola pila di biscotti, mentre la voce di Peeta – ancora intento ad elencare decine di nomi – le arrivava ovattato alle orecchie, e un sorriso le incurvò le labbra. Non sapeva se di amarezza o semplice accettazioneNonostante il tempo fosse passato non c’era giorno che il suo pensiero non andasse a lei. Nei primi tempi il dolore era stato atroce, ma poi la consapevolezza che il passato non può essere cambiato aveva placato i tumulti del suo cuore. Sospirò ancora, allungando la mano ed afferrando uno di quei dolcetti glassati. Era vero: la sua paperella non era più con lei. E, nonostante glielo avessero ripetuto mille e mille volte, ancora non poteva evitare di pensare che la colpa fosse sua. Che non l’avesse protetta. Ma se c’è una cosa che il passato insegna è come evitare di commettere lo stesso errore due volte. E, pur essendo terrorizzata dall’idea della maternità, Katniss non avrebbe mai lasciato che la sua bambina vivesse nel terrore, o nella fame o in tutto quello che lei e Prim avevano affrontato. Questo era sicuro.
Si portò distrattamente il biscotto alla bocca, bloccandosi solo un istante prima di addentarlo, incuriosita dal disegno che lo ricopriva. Studiò la glassatura bianco latte, soffermandosi ad ammirare la piccola rosa in cima e seguendo con gli occhi le linee di ogni petalo che Peeta aveva sapientemente dipinto. «Rosalie.» le uscì in un sussurro e Peeta ammutolì all’istante. «Che ne dici di Rosalie?» ripeté più forte. Il biondino buttò l’occhio sul dolcetto che Katniss continuava a fissare ed il suo volto si illuminò alcuni istanti. «Mi sembra perfetto.» rispose, allargando le labbra in uno smisurato sorriso.
[500]




Angolo autrice:
Salve tributes! Inizio col dire che questa storiella è nata quasi per caso, poichè dovete sapere che in questo periodo ho sviluppato un'insana passione per i biscotti - soprattutto al cioccolato! - e li vado mangiucchiando a tutte le ore del giorno. Sento già la mia bilancia fare i bagagli lol. 
Poi ammetto che mi serviva un'idea qualsiasi per pubblicare, dato che - non so se ve ne fraga qualcosa - questo sabato compio un anno d'iscrizione su Efp. Un meraviglioso anno, lasciatemelo dire! Anche se la mia vita sociale ne ha largamente risentito.. ma vabè. Comunque volevo scrivere qualcosa per celebrare questo "aniversario" ed ecco qui. Mi sto anche allenando a scrivere cose più sintetiche e ad essere meno dispersiva e prolissa, infatti questa fict ha giusto 500 parole (per me è un grande traguardo, fidatevi!)
Spero che vi abbia strappato un sorrisino, o qualsiasi gesto di apprezzamento voi facciate (?) e, come sempre, vi invito a scrivermi tutto quello che volete in recensione. Recensite anche e soprattutto se non vi è piaciuta e fatemi notare cosa non và o cosa non vi ha convinto.
Ultima cosa: come ho detto, sono qui da un anno e vi informo che non sono stata con le mani in mano! Quindi, se volete, passate alla mia pagina e trovate qualcosa che vi piace. (Si mi faccio pubblicità, e allora!?) 
Concludo qui perchè è tardi.
Grazie di aver letto!
S. ;)
 

Piccola precisazione (e ringrazio Deb per avermelo fatto notare): So che Katniss ha la fobia delle rose, ma nella storia parlo di un periodo di tempo abbastanza successivo alla guerra (almeno sei o sette anni) e ho pensato che lei avesse superato, almeno in parte, questa paura.
Da qui la scelta del nome Rosalie, anche come richiamo a quello di Primrose, ma senza chimare la figlia esplicitamente "Prim" perchè credo che per Katniss sarebbe comunque difficile, dato che la sofferenza per la morte della sorella la accompagna sempre.
Ecco, spero di essermi spiegata bene.
   
 
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